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Il Fuoco della Dea Brigid è l’ultimo esempio di fiamma perenne di cui si abbia notizia dall’antichità pagana ad oggi in Europa.

Pare che anticamente, a Kildare, in Irlanda, nei pressi di una grande quercia (“Cill Dara”= “Tempio della Quercia”) vi fosse un centro di culto druidico e che un “Fuoco di Brigid” vi bruciasse già da migliaia di anni in onore della dea Brigid, Signora trina dei fabbri, dei poeti e dei guaritori e protettrice delle greggi e del raccolto.
Il fuoco sacro era custodito a cicli di venti giorni da una comunità di diciannove sacerdotesse che a turno lo sorvegliavano affinchè non si spegnesse.
Il ventesimo giorno esso veniva affidato alla Dea stessa, che lo custodiva intatto fino al giorno successivo, quando la sacerdotessa del primo turno lo ritrovava ancora acceso. Niente di tanto dissimile, insomma, da quanto accadeva ad esempio nei santuari greci o nel tempio della dea Vesta a Roma, con il fuoco custodito dalle vergini vestali.

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