Ruota dell'Anno
Nel paganesimo e in molte religioni neopagane, la Ruota dell'Anno rappresenta il ciclo naturale delle stagioni, commemorato con la celebrazione di otto sabbat o sabba. Secondo il neopaganesimo, tutte le cose della natura sono cicliche, compreso lo scorrere del tempo che viene immaginato come una ruota che gira incessantemente; lo scorrere delle stagioni si riflette nella nostra vita: nascita, crescita, declino e morte.
Per alcune delle religioni neopagane come la Wicca, gli otto sabbat segnano otto momenti tipici lungo il percorso dell'anno e simboleggiano altrettante tappe nella vita del Dio, che nasce dalla Dea a Yule, cresce fino a diventare adulto, si unisce a lei a Beltane, regna come Re di primavera per poi indebolirsi e morire a Lammas.
Alcune tradizioni dividono gli otto Sabbat in quattro maggiori e quattro minori.
I quattro Sabbat maggiori sono molto probabilmente associati con i cicli dell'agricoltura e dell'allevamento, nell'antichità la loro data veniva determinata in base alla levata eliaca di alcune stelle facilmente visibili ad occhio nudo. Tradizionalmente duravano tre giorni a partire dal tramonto del giorno precedente (nella cultura celtica il giorno cominciava al tramonto).
Samhain/Calenda - Capodanno - Levata eliaca di Antares (Alpha Scorpii) celebrato attorno al 31 ottobre
Imbolc/Candelora - Festa del ritorno della Luce - Levata eliaca di Capella (Alpha Auriga) celebrato attorno al 2 febbraio
Beltane/Calendimaggio - Estate - Levata eliaca di Aldebaran (Alpha Taurus) celebrato attorno al 1º maggio
Lughnasadh - Festa del raccolto - Levata eliaca di Sirio (Alpha Canis major) celebrato attorno al 1º agosto
Va sottolineato come queste coincidenze astronomiche, che erano esatte nell'età del ferro, oggi non sono più corrispondenti a causa dell'effetto combinato dei fenomeni di nutazione e delle precessioni.
Gli altri quattro Sabbat minori:
Yule celebrato attorno al 21-22 dicembre
Ostara celebrato attorno al 22-23 marzo
Litha celebrato attorno al 21-22 giugno
Mabon celebrato attorno al 22-23 settembre
sono calcolati in base al ciclo solare e coincidono con i due solstizi e i due equinozi.
Samhain (31 Ottobre)
Samhain è il più sacro e importante sabbat di tutta la ruota dell'anno. Samhain combina un numero di elementi: il raccolto agricolo, il raccolto selvatico, la transizione della stagione autunnale in una temperatura invernale e la commemorazione del giorno dei morti.
E'il momento per ricordare i nostri antenati e i nostri amati che ci hanno salutati, e come tempo solenne dovrebbe tendere alla contemplazione del mistero della vita e della morte come insegnato dagli antichi.
Samhain è tempo per l'introspezione, per svuotare il falso della nostra mente, cuore e anima. E' il momento per guarire la fonte delle nostre ferite più profonde e quelle che abbiamo inferto agli altri, prima che il tempo ci sorpassi.
E' il momento in cui possiamo imparare a vedere chiaramente. Ora dobbiamo guardare alla natura delle nostre motivazioni e al risultato delle nostre azioni. Samhain è il momento per comunicare e ascoltare gli altri, del pensiero degli antenati e cosa siamo grazie a loro.
Samhain si avvicina e il velo tra i mondi diventa ogni notte più sottile. I nostri antenati sono celebrati a Samhain, è il tempo dei morti e dei morenti. Gli spiriti dei defunti sono più vicini ai nostri cuori, in questo momento in cui persino la terra sta morendo. Un umore malinconico e introspettivo scende su di noi in questo tempo oscuro di fini e completamenti; e quindi eventuali rinascite. Nelle ombre crescenti, l'oscurità e la nebbia prevalgono mentre gli alberi cedono le loro colorate foglie, prendendo le sembianze di scheletri.
Samhain è la festa più conosciuta di quelle stregonesche. E c'è un motivo per tutto ciò. Ovviamente per prima cosa è un sabbat festoso e soprattutto è l'unico sabbat che le persone riconoscono come festa pagana (anche se hanno dei preconcetti ovviamente) e amano festeggiarlo ugualmente.
Essendo il velo dei mondi sottili, non erano solo gli antenati a tornare in terra, ma tutto il popolo del Sotterraneo.
Samhain è ovviamente la fine della metà dell'anno "estivo". (I celti dividevano l'anno in due parti, estate e inverno). E' anche l'ultimo raccolto prima della neve. E' il nero opposto di Beltane, annuncia il ruolo dell'Oscurità e celebra la Crona. E' anche considerato il primo dell'anno stregonico. Poichè i Celti consideravano il tempo come circolare, piuttosto che lineare, la notte è al tempo stesso la fine e l'inizio dell'anno. Per questo motivo, Samhain è una festa di divinazione e un momento per i defunti. Una notte di contraddizione dove la vita e la morte, opposte ma parti dello stesso ciclo, venivano celebrate assieme.
Alle volte i più pensano che questa festa sia per venerare un dio malefico dal nome Samhain. E' una creazione letteraria del novecento. Favole di druidi che lasciavano zucche alle porte delle famiglia che avevano procurato sacrifici per Samhain (Satana). Tutto ciò non è VERO!
Samhain oggigiorno è famoso come Halloween, una contrazione delle parole Hallowed Evening ovvero pomeriggio santo e ovviamente ha ancora molto della vecchia tradizione celtica, nonostante i tentativi della chiesa di trasformarlo in un giorno di preghiera per il pantheon dei santi.
L'aspetto più conosciuto di Samhain è la Festa dei Morti. E' una notte per onorare gli antenati, per celebrare le loro vite e per rispettare le loro memorie.
L'altro ruolo di Samhain, meno conosciuto, è rappresentato dal fatto che il velo tra i due mondi diventa molto leggero, questo del resto è il motivo per cui i morti possono attraversarlo in questo giorno. E ciò rende semplice anche la divinazione. E' una notte per usare le rune, i tarocchi, la sfera di cristallo.
Samhain è anche il momento per liberarsi delle debolezze. Su un pezzo di carta pergamena scrivete le debolezze o brutte abitudini che vorreste perdere. Meditate su come la vostra vita potrebbe cambiare perdendole. Quindi bruciate il pezzo di carta, possibilmente in un fuoco rituale, ringraziate gli Dei e continuate con la vostra celebrazione.
Questo è il terzo raccolto, l'ultima fiammata di vita e di luce, prima dell'inesorabile discesa dell'inverno e del declino della luce nella notte più lunga dell'anno - Yule.
Corrispondenze:
Simboli - Falò, candele alla finestra, Calderoni, Scope, Zucche, Gatti, Pipistrelli e Cani, Zucche dipinte, Foto dei defunti, Mele, Foglie e Fiori autunnali.
Divinità - Ecate, Cerridwen, Cernunnos, Osiride, Iside, Anubis e Ade.
Colori - Nero, Arancione, Rosso.
Cibi tradizionali - Mele, Granturco, patate, maiale, Noci, Sidro, Idromele, Zucca, Birra, Dolcetti di miele, Thè, Melograni.
Erbe - Crisantemo, Ginestra, Foglie di Quercia, Felce, Menta, Artemisia, Salvia e Rosmarino.
Incensi - Mela, Noce Moscata, Salvia, Menta, Mirra, Patchouli.
Pietre - Ossidiana, Onice e Corniole.
Animali - Pipistrelli, cani, gatti.
Yule ( 21 Dicembre)
La notte del solstizio invernale è la notte più lunga dell'anno. Il respiro della natura è sospeso. Aspettiamo l'alba non lontana, quando la Grande Madre da vita al Sole Bambino, che porta con se speranza e la promessa dell'estate. La Dea gira la ruota ancora una volta. Poichè è una festa solare, è celebrata col fuoco e il nome di Yule. E' il tempo in cui lasciar andar via le nostre paure,i nostri dubbi,le idee logore e i progetti finiti, qualsiasi cosa della nostra vita che ci tiene lontani dai nuovi inizi che ci porteranno ad una nuova crescita. In questa lunga notte, noi rinnoviamo e diamo nuova vita ai nostri corpi e spiriti. In questo momento piantiamo i semi del cambiamento.
Yule è il solstizio invernale. E' il momento in cui le ore del giorno sono le più brevi dell'anno, e ovviamente, vi è la notte più lunga. La Dea da vita al Dio, rappresentando la rinascita della luce. E' il momento dell'anno in cui gli spiriti della Terra (e dei boschi) sono spinti a riposare, per prepararsi al lavoro che ci sarà nel ridare alla Terra i nuovi boccioli di vita, con la Primavera.
La parola Yule si crede derivi dalla parola scandinava o anglosassone "Iul", o addirittura dal norvegese "jul" che significa "ruota", quindi una data che segna il punto definitivo nella Ruota dell'Anno.
Gli antichi Greci festeggiavano una celebrazione simile per assistere il Dio Cronos in battaglia contro Zeus e i Titani. I Romani invece festeggiavano il Dio Saturno. Decoravano le loro case con ghirlande di alloro e sui sempreverdi venivano accese candele. Gli schiavi venivano resi liberi.
Celebrazioni venivano tenute in onore degli spiriti dei boschi. Gli alberi venivano portati nelle case e decorati con campanelle, candele e con nastrini dai colori brillanti per attrarre gli spiriti. Pane, frutta e noci venivano appesi sui rami per dare cibo agli stessi.
Il solstizio invernale è stato spesso associato alla nascita del " Re Divino", molto prima della nascita del cristianesimo. Yule è la rinascita, il ritorno della speranza e della vita. Non ha mai cambiato il suo significato nel tempo. Del resto Yule e Natale non sono poi così diversi. Entrambi celebrano l'arrivo del Dio/Sole, così come Cristo è stato chiamato, la luce del mondo.
La tradizione cristiana dell'albero di Natale ha le sue origini nella celebrazione pagana di Yule. Famiglie pagane portavano un albero in casa così che gli spiriti dei boschi avrebbero avuto un posto dove restar caldi nei mesi invernali. Campanelle erano appese ai rami così che si poteva riconoscere quando uno spirito era presente. Il cibo era appeso per farli mangiare e una stella a cinque punti, il pentagramma, simbolo dei 5 elementi, era messo a capo dell'albero.
Come festa del sole, Yule è celebrato attraverso il fuoco e l'uso di un ceppo. Un pezzo del ceppo è salvato e tenuto durante l'anno per proteggere la casa. Questa antica tradizione di matrice inglese era fatta con un ceppo di Quercia che era tagliato, decorato con aghi di pino e pigne e quindi bruciato nel caminetto per simbolizzare il sole che ritorna.
Un tipo diverso di ceppo di Yule, sicuramente più utile per i praticanti moderni, è quello che viene usato adesso e che ha la base per tre candele. Trovate un ramo piccolo di quercia o pino, fate tre fori per tenere tre candele: rossa, verde e bianca (stagionale), verde oro nera (il dio sole) o bianca, rossa e nera (la Grande Dea). Decoratelo con del verde (io preferisco l'edera e il vischio), boccioli di rosa, chiodi di garofano, usate della farina per mimare la neve. Questo ceppo può essere bruciato dopo Yule o conservato per l'anno seguente. Fate attenzione che qualsiasi ceppo prendiate non sia preso da un albero vivo e che il permesso sia stato chiesto e sia stato ricompensato con un'offerta.
Anche se cade nel momento più scuro dell'anno, Yule è un momento sacro e di pace. La concentrazione del singolo dovrebbe essere verso la famiglia, gli antenati, la pace e la serenità.
Corrispondenze:
Simboli - Ceppo, l'albero, candele, vischio, l'edera, gli abeti
Divinità - Tutte gli Dei nascenti e del Sole, tutte le Dee Madri e le Dee triplici.
Colori - Rosso, Verde, Oro e Bianco
Cibi tradizionali - Noci, frutti come le mele e le pere, Maiale, Idromele, patate, cipolle.
Erbe - Agrifoglio, Vischio, Edera, Cedro, Alloro, Ginepro, Rosmarino, Pino, Valeriana, Mirra
Oli - Rosmarino, Mirra, Noce Moscata e Cedro
Incenso - Pino e Cannella
Animali - Cervi, scoiattoli e il pettirosso
Pietre - Quelle dal colore rosso, rubini, corniole e granato
Imbolc (2 Febbraio)
Imbolc, celebrato alle prime avvisaglie della Primavera è una festa duplice, è sia la promessa della fine dell'inverno ma anche il riposo della Dea dopo aver dato alla luce il Dioa Yule. Altri nomi della festività includono Oimealg secondo i Druidi, Imbolic per i Celti, Disting secondo i Teutonici, Lupercus nella Stregheria.
Il nome Imbolc deriva dalla parola gaelica "oimelc" che significa "nel latte" perchè questo è il momento in cui gli animali da gregge danno alla luce o stanno per dare alla luce i cuccioli.
Questo periodo va considerato come l'inizio della Primavera, un momento in cui avviene la benedizione dei semi e la consacrazione degli strumenti da lavoro per la stagione di raccolto che verrà. Segna secondo alcune tradizioni il punto centrale della metà oscura dell'anno. E' la festa della Fanciulla, come aspetto della Dea, perchè da questo giorno fino al 21 Marzo, inizia la stagione per prepararsi alla crescita e al nuovo che giunge. Il serpente di Brighid emerge dal ventre della Terra per testare la temperatura dell'ambiente e in molti luoghi il primo Croco e la Margherita nascono nella terra ghiacciata.
Oggi Imbolc è il momento adatto per fare divinazione che riguardi le stagioni che verranno. Una tradizione cara a questo Sabbat è di mettere una candela accesa su ogni finestra lasciandole bruciare fino all'alba. Per poter salutare la rinascita del Sole. Imbolc può essere simbolicamente rappresentato con un piatto con della neve sopra, con i sempreverdi e/o candele. Potete mettere sull'altare anche un simbolo della ruota.
Brighid (chiamata anche Brigid, Brigit, Bridget ecc.) è la dea celtica del fuoco, dell'ispirazione, della creatività, fertilità e della guarigione. Era molto importante per i popoli irlandesi, talmente importante che quando la chiesa cattolica divenne il culto dominante in quella zona, non potette essere demonizzata e fu canonizzata come Santa Brigida, la matrona delle arti e della guarigione.
Imbolc come rinnovamento della luce, ci ricorda l'importanza del nostro personale rinnovamento. E' un momento di autoconsacrazione, per questo molti pagani scelgono questo sabbat come iniziazione o riconferma delle proprie idee.
Questo Sabbat inoltre onora la luna come fonte di fertilità per i mesi a venire. E' il tempo per i cambiamenti fatti sotto la superficie, quelli nascosti. E' il tempo dell'anno per prendere un impegno o per disfarlo. E' tempo di guardare avanti con speranza e gioia per quello che sta per arrivare.
Corrispondenze :
Simboli - Bamboline di grano, Scope, Candele, Fiori bianchi
Divinità - Tutte le divinità fanciulle e vergini, Brighid, Aradia, Athena, Inanna, Gaia e Februa, tutti gli Dei dell'amore e della Fertilità, Aengus Og, Eros e Februus.
Colori - Bianco, Rosa, Giallo, Marrone chiaro e verde pastello
Cibi tradizionali - Semi di zucca, semi di girasole, pane, tutti i latticini, peperoni, cipolle, aglio, uva passa, curry, i vini speziati e i thè di erbe.
Erbe - Angelica, Basilico, Alloro, Calendula, Iris, Mirra, Violette e tutti i fiori bianchi e gialli
Incensi - Basilico, Alloro, Cannella, Vaniglia, Mirra
Oli - Gelsomino, Garofano, Neroli, Oliva
Animali - Rondini, Pecore, Agnelli, Cervi
Pietre - Ametista, Rubino, Onici e Turchesi
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Ostara (21 Marzo)
Il nome Ostara proviene dal Latino ed era il nome della Dea della primavera Eostre. Durante Ostara uova dipinte sono usate sull'altare come decorazione per onorare il Dio e la Dea e sono portate addosso come talismani magici per la fertilità.
Il giorno e la notte sono uguali quando inizia la Primavera. La forza maschile e femminile, yin e yang sono bilanciati.
La linfa comincia a scorrere, gli alberi germogliano, il terreno si ammorbidisce, i ghiacci si sciolgono e ovunque è possibile sentire la fragranza e i colori della primavera. E' il secondo dei tre sabbat primaverili; Imbolc che segna l'inizio e Beltane che vede l'apice. Se Imbolc è ispirazione, Beltane è consumo, Ostara è quindi la crescita.
Il Dio si trova nella sua forma di Pan. In primavera è il re dei boschi e il pastore di capre. E' il simbolo della giovinezza, dell'istinto della natura. In questa fase, è in sintonia con gli animali. E' libero, senza responsabilità, l'adolescente che cresce attraverso le foreste.
I simboli usati per rappresentare Ostara, oltre all'uovo, sono la Luna Nuova, le farfalle e i bozzoli. Simbolicamente molti Pagani, scelgono di rappresentare Ostara, piantando semi, piantine, suonando campanelli, accendendo fuochi, sia nel camino che nel calderone.
Celebrazioni che onorano la Fanciulla, come aspetto della Dea sono appropriate, così come tutte le celebrazioni che riconoscono la forza delle donne. Infine, questa festa è un tempo ideale per rompere le ultime catene che fermano la vostra crescita.
La tradizione vuole che venivano accesi fuochi all'alba per la vita rinnovata e per la protezione del raccolto. Molte streghe festeggiavano Ostara facendo falò e suonando campanelle.
Rivitalizziamo ciò che ha perso vigore. E' un mese di prosperità e cambiamento.
L'Equinozio di Primavera è un momento di azione, di rinnovamento, il tempo ideale per pulire la vostra casa e dare il benvenuto alla nuova stagione. Molti pagani, puliscono la propria casa con il pensiero positivo. Questo libera la casa da ogni sentimento negativo portato dall'Inverno. Una regola comune per le pulizie primaverili è che tutti i movimenti inclusi il lavare a terra o spolverare dovrebbero essere fatti in movimento orario.
Corrispondenze :
Simboli - Uova, conigli, farfalle, draghi, fiori e alberi.
Divinità - Tutti gli dei e le Dee giovani, gli Dei del Sole, le Dee Madri, le Dee dell'amore, Gli Dei della Luna e le Dee : Persefone, Eostre, Afrodite, Athena, Gaia, Cybele, Hera, Isis, Ishtar, Minerva, Venere, Mithras, Odino, Thoth, Osiride e Pan.
Colori - giallo limone, verde e rosa pallido, oro.
Cibi tradizionali - uova, i primi frutti di stagione, biscotti, latte e miele.
Erbe - Margherite, violette, ginestra, celidonia, dente di leone, gelsomino, rosa.
Incensi - Gelsomino, cannella, noce moscata, aloe, muschio, salvia, fragola, loto, violetta.
Animali - Conigli, lepri, capre e pecore.
Pietre - Ametista, acquamarina, diapro rosso, quarzo rosa e pietra di luna.
Beltane (1° Maggio).
"Beltane" significa "fuoco lucente" e si riferisce ai falò che venivano accesi dai Druidi in onore del Dio celtico Bel, Beli, Balar, Balor o Belenus. Beltane è anche conosciuto come la Vigilia di Maggio, il giorno di Maggio e la notte di Valpurga.
I raccolti sono benedetti per l'anno che verrà. Questa festività rappresenta la sacra unione del Dio e della Dea.
Beltane segna l'inizio dell'estate ed è un tempo per festeggiare, celebrare e gioire. E' anche tempo d'amare, dell'unione e del sacro matrimonio che onora la fertilità della terra.
Nella tradizione celtica, i due grandi festival dell'anno solare sono Samhain e Beltane, la celebrazione della morte e della rinascita, rispettivamente. Nei nostri rituali noi celebriamo l'unione tra la Grande Madre e il suo Dio. Il loro amore porta nuova vita alla Terra. Il Grande Rito simboleggia il matrimonio sacro.
La fertilità del raccolto è un tema importante in questo Sabbat. Le scope venivano cavalcate dalle donne, in un simbolico rito di fertilità. Il Palo di Maggio era la parte centrale della celebrazione e sopra portava una ghirlanda. Il palo rappresentava le forze maschili e la ghirlanda quelle femminili.
Il palo era solitamente il pino che era stato decorato a Yule con la maggior parte dei rami rimossi. I nastri venivano attaccati nella parte superiore ed erano rossi e bianchi: il rosso del Dio e il bianco della Madre. I partecipanti avrebbero iniziato a danzarci attorno: gli uomini tenendo un nastro rosso e le donne quello bianco. Durante la danza i nastri venivano intrecciati per formare un simbolico incrocio di nascita attorno al palo, che ovviamente rappresentava l'unione della Dea e del Dio.
I fuochi della casa venivano spenti e riaccesi dal fuoco sacro del rituale. I campi e le case erano benedetti con delle foglie brucianti. Quando il falò si spegneva pian piano, il bestiame veniva fatto attraversare le ceneri per essere benedetto e guarito. Un'altra tradizione era quella di saltare sul fuoco tre volte per avere buona fortuna. Le coppie avrebbero sancito la loro promessa d'amore, saltando sul fuoco assieme.
E' anche ritenuto rituale filare, ricamare e tessere in questo periodo dell'anno.
Per i moderni Pagani, Beltane è il tempo dell'unione e del piacere; la celebrazione del ritorno del calore del sole e del rinvigorirsi della Terra. E' la rinconciliazione degli opposti, attraverso l'amore e i frutti che sorgono da questa riconciliazione. Inoltre è importante tenere a mente i propositi di Ostara e metterli in azione finalmente. Andrebbero onorati anche i guardiani della casa oggi.
La prima mattina di maggio viene considerata magica per le acque selvatiche ( rugiada, fiumi, cascatelle ). Infatti veniva raccolta e conservata ed utilizzata per fare bagni di bellezza o bevuta per ottenere guarigione. Si dice che ogni fanciulla che fa il bagno in questa acqua magica sarà bella per tutto l'anno che segue.
Corrispondenze :
Simboli - Pali di maggio, falò.
Divinità - Pan, Eros, Artemide, Diana, Afrodite, Bacco e tutti gli Dei della fertilità.
Colori - Rosso, Bianco, Rosa e Verde.
Cibi tradizionali - Insalate, Frutti rossi, maiale e manzo, vino, farina d'avena o torte d'orzo.
Erbe - Pino, Biancospino, Rosmarino, Incenso, Mandorlo, Calendula, Lillà, Margherite.
Incensi - Lillà, Pino, Rosa.
Animali - Bovini.
Pietre - Smeraldo, Quarzo Rosa, Corniola, Zaffiro.
Litha (21 Giugno).
E' il giorno più lungo dell'anno, il giorno in cui sole è alla sua più alta potenza. Come Samhain, Litha è il giorno in cui i confini tra i mondi sono sottili, quando i mortali hanno singolari esperienze e quando le fate si adunano nelle valli. La caratteristica di Litha di essere un "giorno fuori dal tempo" è molto diversa da quella di Samhain.
Litha ha le qualità al contrario ; cioè le cose sono spesso ribaltate o confuse (es. le candele sono messe a galleggiare sull'acqua).
Molte persone credono che il 21 Giugno sia l'inizio d'estate, ma ciò è falso. L'estate inizia a Beltane, in Maggio. Il 21 Giugno è il momento in cui l'estate raggiunge il suo picco massimo. Questo è il motivo per cui Litha è chiamata spesso Midsummer. E' il solstizio d'estate, quando avviene il giorno più lungo dell'anno e ovviamente, la notte più breve. Per le energie attribuite al sabbat , Litha è il momento in cui la magia è al massimo della sua potenza.
Litha è uno dei quattro sabbat minori. Le celbrazioni solitamente iniziano alla mezzanotte del 20 e continuano fino al 23.
Litha è il momento per le feste, la musica, le danze e i falò. La vigilia della notte di Midsummer è la più importante celebrazione wiccan connessa al folklore delle fate. La Dea, che nel suo aspetto di fanciulla ha incontrato il giovane Dio e ha celebrato il matrimonio sacro a Beltane, adesso è Madre, incinta, come la Terra è piena del prossimo raccolto. Lei è la Terra; lui è l'energia e il calore che è entrata in lei per far nascere nuova vita. La sua energia esploderà con il raccolto, il grano e la frutta che nei prossimi due giri della ruota maturerà e ciberà le persone e gli animali. Il Dio diventerà un voluto sacrificio, cadendo con il raccolto e diventando seme per la sua stessa rinascita.
Questa festa rappresenta il Sole in tutta la sua gloria. E' la celebrazione della passione e l'assicurazione del successo del raccolto. La notte di Litha è il momento in cui i Druidi raccolgono le piante magiche e le seccano per utilizzarle in inverno.
Litha celebra sia il lavoro che il piacere, i bambini e il comportarsi da bambini! E' il momento per festeggiare la fine dell'anno crescente e l'inizio di quello calante.
Litha porta con sè molti rituali legati alle fate, basti pensare come la tradizione possa influenzare anche la letteratura. Prendiamo ad esempio Shakespeare e il suo " Sogno di una notte di Mezz'estate". Si dice che il piccolo popolo, gli elfi e le fate, possano essere visti con più facilità nella notte del solstizio, perchè il velo tra i mondi è più sottile.
Litha è anche un momento d'amore. Gli amanti si stringevano le mani su un falò, si spargevano fiori gli uni sugli altri.
Un'erba associata a Litha è l'erba di san Giovanni o l'iperico. Questa pianta con le sue infiorescenze brillanti e gialle a quattro punte come la croce solare che è governata dal sole. Una leggenda vuole che se si inciampa sulla radice di san Giovanni la notte di Litha, si viene magicamente trasportati nel regno delle fate. L'erba di San Giovanni raccolta in questi giorni può essere appesa sulla vostra porta come un amuleto di protezione.
Un'altra pianta sacra a Litha è il vischio, sacro ai druidi. Si trovava sui rami più alti delle querce e veniva tagliata a mezzogiorno con un falcetto d'oro e non doveva mai toccare terra o avrebbe perso la sua magia.
Erano considerate magiche in questa notte 5 erbe: le rose, l'iperico, la verbena, la ruta e il trifoglio.
Litha è il momento di ricelebrare la fiammata della vita anche attraverso la danza. La danza è uno dei più antichi modi di celebrare e di fare rituali nel mondo; un rito sacro che conosce gli arabeschi del tempo. Solitamente, colui che danza aduna gli spiriti per ottenere chiaroveggenza e conoscenza; comunica e riceve informazioni; onora gli antichi; cura e guida il viaggio mistico della sua anima nella danza della vita.
Corrispondenze:
Simboli - Fuoco, Ruota dell'Anno e Fate.
Divinità - Tutti gli Dei Padri e le Dee Madri.
Colori - Bianco, Rosso, Oro, Verde, Blu e Marrone.
Cibi tradizionali - Verdura e frutta fresca. Birra e idromele.
Erbe - Verbena, Rosa, Lillà, Felce, Sambuco, Timo, Margherita, Lavanda, Garofano.
Incensi - Limone, Lavanda, Rosa e Glicine.
Animali - Rondini, colombe, cavalli e mucche.
Pietre - Smeraldi, Giada, Lapislazzuli.
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Lughnassadh (1 Agosto).
Questa è la prima delle 3 celebrazioni del raccolto nella Stregoneria. La nostra Madre Terra ci ha benedetti con la sua ricompensa.
E' il momento in cui i giorni si accorceranno e i campi matureranno. I lunghi giorni d'estate ormai sono passati e noi vedremo i frutti dei nostri sforzi. Adesso è il momento di raccogliere.
Noi celebriamo l'estate avendo però già un occhio all'inverno che verrà. La celebrazione di questo Sabbat è una pausa per rilassarci e aprirci ai cambiamenti della stagione, così che si può essere tutt'uno con le energie e ottenere quello che vogliamo.
Il Dio simbolicamente perde un pò della sua forza così come il Sole che sorge sempre più a Sud ogni giorno e la notte che inizia a crescere.
Tessere il grano come per esempio fare le bambole di spighe è tradizionale. Il pane è infornato e l'altare è decorato con verdure e frutta del raccolto.
Altri nomi per Lughnasadh includono Lammas e la Vigilia di Agosto.
Nella tradizione irlandese, gaelica e scandinava questa festa era chiamata "Lughnasadh", un'occasione per commemorare il funerale del Dio del Sole Lugh. Però la situazione è un pò confusionaria. Anche se può sembrare che celebriamo la morte di Lugh, il Dio della Luce in realtà non muore ( mitologicamente ) fino all'equinozio autunnale. E in realtà, se leggessimo il mito attentamente, scopriremmo che non è la morte di Lugh ad essere onorata, ma i giochi per il funerale che Lugh stesso organizzò per commemorare sua madre Taillte.
La Dea stessa, è presente come mietitrice del grano, di anime e di vita, la Crona che gentilmente conduce la vita nella morte per poter ricreare ancora vita. Il grano è sempre stato associato a divinità che venivano uccise e smembrate e che ritornavano dal mondo sotterraneo come Tammuz, Osiride e Adone. La storia di Demetra e Persefone è un ciclo di morte e rinascita associato al grano. Demetra, la Dea della fertilità, non avrebbe lasciato crescere nulla finchè sua figlia non fosse stata liberata dal mondo Sotterraneo.
Corrispondenze:
Simboli - Luna Piena e cerchio.
Divinità - Demetra, Persefone, Lugh, Cerere e tutti gli dei che presiedono sull'agricoltura.
Colori - Rosso, Oro, Arancio.
Cibi tradizionali - Mele, Pane, Bacche, Grano, Patate.
Erbe - Prugna selvatica, Grano, Orzo, Acacia, Aloe, Incenso, Mirto, Girasoli.
Incensi - Rosa, Sandalo.
Pietre - Corniola, Citrino, Ambra, Tormalina, Avventurina.
Mabon (21 Settembre).
Mabon è la seconda delle feste del raccolto,anche chiamato Equinozio d'Autunno. E' un tempo di equilibrio, la notte e il giorno sono ugualmente suddivisi, ma la luce sta iniziando a diminuire a favore dell'oscurità.
L'equinozio d'autunno, il 21 Settembre, è il momento della discesa della Dea nel mondo del sotterraneo. Con il suo allontanamento, vediamo il declino della natura e l'arrivo dell'inverno. Tra l'altro è un mito classico, antico, visto nella storia sumera di Inanna e in quella greca e romana con Demetra e Persefone.
In Settembre, dobbiamo anche dare il nostro saluto al Dio del Raccolto. Egli è L'Uomo Verde, visto come il ciclo della natura nel regno dei boschi.
Il simbolismo di questo Sabbat è legato aiMisteri, all'Equilibrio, al momento in cui la notte e il giorno sono uguali. Alcuni simboli di Mabon sono l'uva, il vino, le ghirlande, le pigne, il granturco, le foglie secche, le ruote del sole, il melograno.
Mabon è il momento per celebrare le divinità antiche e gli spiriti del mondo. Ciò che bisogna fare per Mabon è ringraziare, infatti alcune delle attività pagane da prendere in considerazione sono quelle di fare il vino e celebrare i defunti. E soprattutto è il momento giusto per fermarsi e rilassarsi, essere felici.
Mabon ("Grande Figlio") è un Dio gallese. Era un grande cacciatore con agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Fu rapito dalla madre, Modron (Grande Madre), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù (altre leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un'aquila ed un salmone). Però durante questo tempo, Mabon ha vissuto, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron, il suo grembo. Solo in questa maniera può rinascere. La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera da trasformarsi in un nuovo seme. In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, il principio maschile fertilizzante. Modron corrisponde a Demetra.
Dall'equinozio autunnale, la forza del sole inizia a diminuire, fino al solstizio invernale, quando il sole inizia a crescere d'intensità e i giorni diventano nuovamente più lunghi delle notti.
I wiccan celebrano la Dea anziana mentre passa da Madre a Crona e il suo consorte, il Dio, che si prepara alla morte e quindi alla rinascita.
Il Dio del raccolto è spesso simbolizzato da un uomo di paglia o fieno, il cui corpo sacrificale è bruciato e le cui ceneri sono riversate sulla terra. La Dea del raccolto, è fatta dall'ultimo fascio del raccolto, vestita con un abito bianco decorato con nastrini colorati che simbolizzano la primavera, e quindi appesa ad un palo.
Corrispondenze:
Simboli - Un cesto di foglie cadute, Pigne, La ruota dell'anno, Vino, Lupi, Zucche e Cornucopie.
Divinità - Le Dee del raccolto, Persefone, Thor, Mabon.
Colori - Marrone, Arancione, Oro, Bordeux.
Cibi tradizionali - Frutta autunnale, Granturno, Vini, Sidro, Radici.
Erbe - Cedro, nocciolo, granturco, ghiande, cipresso, pigne, achillea, calendula, salvia, camomilla, foglie di mandorlo, frutto della passione, incenso, girasole, grano, mele secche.
Incensi - Mirra, salvia, pino.
Pietre - Ametista, Topazio, Corniole, Zaffiri, Ambra, Cristallo di Rocca.