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C'era una volta una piccola casetta nel bosco dove vivevano la zia Gina e la zia Polly assieme ad una moltitudine di animaletti domestici e selvatici,

questo bosco era situato nel paese Delnonsodove, dove tutti erano, per nascita, vegetariani e questo faceva sì che non ci fossero predatori, quindi sia le prede che i predatori, potevano vivere tranquillamente tutti assieme.

La casetta era scaldata da una grossa stufa di ghisa, l'orto e il frutteto dietro la casetta erano fonte di sostegno per tutti gli abitanti della casa assieme alle fresche uova delle gallinelle e il miele delle api laboriose.

La legna veniva fatta nel bosco raccogliendo rami e tronchi di alberi ormai secchi, la legnaia situata su un fianco della casetta era sempre ben rifornita...

La farina per il pane e per la polenta veniva presa in un mulino situato all'inizio del bosco....la zia Gina caricava le sporte sulla schiena dell'asinello Eolo e assieme andavano a prendere qualche sacco per avere sempre a portata di mano questo prezioso alimento che veniva poi trasformato in pane, pasta, dolci e la tanto amata polenta.

 

Nel paese Delnonsodove non esistevano soldi e si usava il baratto, la vita là era semplice e seguiva i ritmi della natura, venivano festeggiate le stagioni, c'era la festa dell'autunno, dell'inverno, della primavera e dell'estate.... la casetta, come illuminazione aveva le candele fatte con la cera d'api,

 

 

non c'era frigorifero e gli alimenti venivano conservati in un "casottino" fatto di pietra situato dietro la casetta, dentro il quale scorreva un piccolo ruscello dall'acqua cristallina che rendeva la temperatura fresca anche d'estate.

L'acqua per lavarsi e per fare da mangiare veniva raccolta da un pozzo e conservata in casa dentro dei secchi di rame per averne sempre a portata di mano.

Nelle giornate di sole si faceva il bucato all'aperto in un mastello di legno e i panni si stendevano ad asciugare al sole.

 

 

 

 

 

 

Il sapone era confezionato a mano dalle 2 zie con una ricetta inventata da loro usando i prodotti di cui disponevano.

La zia Polly amava cucire e si divertiva a confezionare gufetti, cuoricini e gattini in pannolenci che poi venivano usati per il baratto...era lei che faceva gli abiti per tutti.

La zia Gina, invece, fornita di un fuso a mano, filava la lana grezza delle pecorelle per poi confezionare maglioni e sciarpe e pure questi servivano per barattare.

In quel paese non esisteva la società dei consumi, quindi i bisogni erano limitati ai generi di sopravvivenza e col semplice baratto si poteva vivere una vita davvero dignitosa.

D'estate si raccoglievano le verdure e la frutta e quella che non veniva consumata  era tenuta per l'inverno, mettendola in vasetti sterilizzati che si conservavano per tutta la stagione fredda... davanti alla casetta, sempre per l'estate, c'era in funzione una specie di barbecue per cucinare alla griglia, onde evitare di fare fuoco in casa, viste le temperature già elevate...

La zia Gina nei giorni più caldi si concedeva della pause rinfrescanti nei pressi di una cascata poco distante dalla casetta, con in mano il suo libro preferito,

 

 

 

 

la zia Polly invece amava fare lunghe passeggiate all'ombra degli alberi nel bosco, accompagnate dalle sue amate gallinelle che erano alla costante ricerca di vermetti, il loro menù preferito...

 

i cani si buttavano nell'acqua per trovare un po' di refrigerio e i pappagalli starnazzavano come delle oche rincorrendosi tra i rami di un faggeto.

Alla sera, dopo la cena, consumata sotto il pergolato di glicine, si restava ad aspettare l'arrivo della luna per ringraziarla della sua luce, al mattino, come si aprivano le finestre, il primo pensiero veniva rivolto al sole per ringraziarlo del suo calore che permetteva a tutte le creature di vivere, nel paese Delnonsodove, era molto presente il sentimento della gratitudine verso Madre Natura che dispensava i suoi frutti generosamente a tutti i suoi figli....

D'inverno ci si rintanava nella casetta al caldo della stufa e si raccontava, davanti ad una tazza di tisana fumante, un sacco di storie e di leggende...un sera erano tutti intenti ad ascoltare una novella raccontata dalla zia Polly, quando si sentono dei rumori alla porta, la zia Gina si alza e va a vedere chi è che chiede aiuto a quell'ora tarda, apre la porta e si trova davanti un piccolo bambi

 

 

 

che ha perduto la strada per tornare a casa dalla mamma e dai fratellini, è disperato il piccolino, le due zie non ci pensano due volte e lo invitano ad entrare, promettendogli che all'alba lo accompagneranno loro nella sua tana...quella sera nella casetta si fa una piccola festa in onore dell'inatteso ospite, lo si rifocilla con polenta e castagne e gli si offre un giaciglio vicino alla stufa per riscaldarlo dal freddo preso nel bosco ormai imbiancato dalla prima neve....fuori è tutto silenzio, il bosco dorme, nella casetta invece si intonano dei canti di ninna nanna per aiutare il bambi ad addormentarsi dolcemente....la mattina seguente, come promesso, le 2 zie si incamminano col piccolino alla ricerca della sua famiglia, ma dopo pochi metri ecco arrivare, tutti trafelati, mamma e papà caprioli che lo stavano cercando disperatamente, la famiglia così si può finalmente riunire e le 2 zie tornano verso la loro casetta soddisfatte che tutto sia andato a finire bene...

Un'altra sera, in inverno inoltrato, ecco che si sente grattare alla porta, la zia Gina si alza e va a vedere cosa sta succedendo, apre e non vede nessuno, poi abbassa lo sguardo e lì, tutto rannicchiato c'è un bellissimo porcospino che chiede di entrare a riscaldarsi un po'.

 

Una volta dentro, si scopre che il porcospino è una mamma in attesa pronta per partorire e che temendo che i piccolini nascendo sulla neve avrebbero avuto difficoltà a sopravvivere a quel freddo intenso, ha chiesto asilo alle 2 zie, che quella sera si vedono trasformate in ostetriche, per dare una mano a far nascere i piccolini....e difatti dopo mezz'ora ecco spuntare il primo neonato, poi un secondo, un terzo ed un quarto, 2 maschi e 2 femmine...quella notte la stufa è stata continuamente alimentata per tenere al caldo i nuovi arrivati e la loro mamma che non sa più come fare per ringraziare le zie per la loro gentilezza ed ospitalità e decide di chiamare le 2 femminucce appena nate, Gina e Polly come riconoscenza dell'aiuto ricevuto....tutta la famiglia, resterà nella casetta ospite fino all'arrivo del disgelo e della primavera.....

Che bella casetta la casa della zia Gina e della zia Polly, è un rifugio sicuro per tutti gli animali che sono in difficoltà, lì potranno trovare, in qualsiasi momento, calore e protezione.....

Vi piacerebbe sapere dov'è questo paese dove regnano pace, amore e serenità?

Ebbene non lo troverete su nessuna cartina geografica, per trovarlo dovete fare solo una cosa: entrare nel vostro cuore, perchè è lì che esiste per ognuno di voi!!

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Oggi vi presento gli abitanti fissi della casetta,

iniziamo con le gallinelle:

Trudy, Mafy,Egy,Nilly - le 4 ovaiole

Carletto e Carlettino - i 2 galli

Cicì, Cocò, Nerina, Rossina - le 4 americanine

Mora, Seta, Miky, Carlino, Pulcina, Agostino - le 6 moroseta tutte bianche

Gina, Cico, Cica e Cirilla  - le serama

Bianca la livornese e Moretta la Pepperpot

poi 

Lulù, Tobia, Kyra, Timmy - i 4 cani   

Ribes, Silver, Cedrina - i 3 cincillà

Owen e Chochy - le 2 cavie

Pantoufle - il coniglio nano

Elviro ed Elvira - le 2 oche

Neltilda, Bosso, Melauro, Hlao-rù - i 4 inseparabili

Pitù, Tato, Natalie, Gingle - i 4 pappagalli

Coco e Rita - le 2 cocrite

Rody, Cri-cri, Ginger, Topy, Gigio, Fumè, Cenerella, Gigia, Pepy

Titino, Mirty, Buccia - i criceti

4 piccioni

2 gufi appollaiati su un albero nei pressi della casetta  

ed 1 civetta 

una bella squadra, non credete?

Nella casa della zia Gina e della zia Polly non si soffre certamente di solitudine....

Si sta avvicinando Yule, la festa del solstizio d'inverno, il sole si trova nel punto più basso dell’orizzonte ed inizia a risalire, è la notte più lunga dell'anno, poi c'è il ritorno della luce, le giornate iniziano ad allungarsi e anche se si è ancora in pieno inverno, si inizia già a pensare alla primavera ed alla fertilità della terra che ricomincerà di nuovo a dare i suoi frutti.

La zia Gina e la zia Polly si preparano a festeggiare questo passaggio della Ruota dell'anno con tutti i loro animaletti. 

Per prima cosa viene appeso un agrifoglio alla porta come portafortuna, la zia Polly tutti gli anni fa una ghirlanda con rami sempre verdi e nastri rossi, che simboleggia il persistere della vita nonostante il gelo invernale 

 

 

la zia Gina, invece, costruisce il tronchetto di Yule, prende un pezzo di tronco trovato nel bosco, incolla sopra un rametto di agrifoglio o delle pigne dopo aver fatto 3 buchi per le candele bianche che restano accese

tutta la notte.

Dalla dispensa viene preso del buon sidro e delle arance

da spremere per berne il succo ed in questa ricorrenza non possono

certo mancare i tradizionali biscotti allo zenzero

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e non dimenticano di fare la tradizionale  stringa di popcorn da appendere fuori per gli uccellini e il cesto di pane secco e fette di polenta per tutti gli altri animaletti del bosco,

Yule è una festa importante e va festeggiata in compagnia....

la tradizione vuole che si resti svegli tutta la notte a festeggiare e le 2 zie non vogliono certo  venire meno a questa tradizione, hanno preso un bel tronco nel bosco da mettere sul fuoco e farlo durare acceso fino alla mattina, raccoglieranno poi la cenere che la tradizione vuole benedetta e la useranno per concimare l'orto, un sacchettino di questa cenere verrà appeso vicino la porta di entrata della casetta come buon auspicio e buona fortuna.

L'anno scorso la notte di Yule è stata un po' speciale perchè una famigliola di cinghiali si è unita a loro per festeggiare....Nel pomeriggio la zia Gina, dopo che tutte le prelibatezze per la serata erano state preparate, incurante della neve che scendeva copiosa, decide di andare nel bosco a cercare il tronco adatto per bruciare quella notte, come vuole la tradizione...strada facendo incontra questa famigliola che vagava in cerca di cibo, l'inverno è duro per gli animali selvatici, il cibo è più difficile da reperire che non nelle altre stagioni e la zia Gina non poteva permettere che qualcuno, mentre tutti festeggiavano, patisse la fame, quindi non ci ha pensato 2 volte ad invitare i cinghiali a mangiare una bella polenta al calduccio nella casetta; invito accettato con grande piacere da tutti i componenti della famigliola, soprattutto dai piccolini ormai rassegnati a restare a digiuno, e così, appena trovato il tronco, la zia si incammina di corsa verso casa per mettere sul fuoco un bel paiolo di polenta gialla per sfamare quelle povere bestiole.

La zia Polly, la vede arrivare tutta trafelata con i cinghiali alle calcagna e non riesce a capire cosa stia succedendo, ma dopo che la zia Gina le dà le dovute spiegazioni, fa subito accomodare i nuovi ospiti.... ormai nella casetta è tutto pronto per i festeggiamenti, manca solo una grossa polenta per gli ultimi arrivati, ma a questo rimedia subito la zia Polly che prende un bel pentolone di rame, ci mette l'acqua, un po' di sale e lo mette sulla grande stufa di ghisa e quando l'acqua prende il bollore ci butta dentro a pioggia la farina di granoturco per farci un bel polentone...nel frattempo la zia Gina serve delle fette di pane integrale e castagne secche ai piccoli della famiglia per iniziare a sfamarli un po'...i poverini si buttano a capofitto e non gli sembra vero di poter mettere nella pancia un po' di cibo....scende la sera e il silenzio nel bosco, ma non nella casa delle 2 zie dove iniziano i festeggiamenti coi nuovi arrivati...si accendono tutte le candele preparate per l'occasione, nastri rossi e verdi penzolano dalle finestre e dalla porta, il vischio e l'agrifoglio sono in bella mostra, sul tavolo c'è vin brulè, sidro di mele, succo di arancia, biscotti allo zenzero, tisane alle spezie, una grande torta fatta col pane e castagne, nocciole, ghiande, fichi secchi e  tra un attimo arriverà anche l'asse con la polenta....

      non manca proprio niente...le zie intonano dei canti

tradizionali                e tutti gli animali stanno a sentirle estasiati, dopo di che la

      zia Polly fa le porzioni da distribuire ai presenti....

   ormai tutti mangiano e bevono a volontà       

e quando sono sazi, si siedono vicino alla     

    stufa per vedere il ceppo di Yule bruciare lentamente.....

 

       l'alba arriva e li trova tutti addormentati lì, sul

 pavimento di legno sopra a dei materassini che le zie avevano preventivamente messo, sapendo che la festa sarebbe finita così, con una bella dormita....

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Andiamo una corsa nella casetta per vedere cosa hanno mangiato di buono stasera la zia Gina e la zia Polly....wowwww, si sente un buon profumino che fa venire l'acquolina in bocca, ma sì, è proprio un profumo di pizza, vegana naturalmente....le zie sono delle esperte nel fare la pizza...nel pomeriggio impastano il composto e lasciano lievitare al caldo della stufa, quando è ben lievitato lo stendono sull'asse della pasta e lo lavorano per bene, lo mettono poi in una teglia e gli versano sopra un bel sughetto di pomodoro e lo cuociono nel forno per 6-7 minuti, trascorso questo tempo lo sfornano per guarnirlo di formaggio di riso e rondelle di pomodorini, sopra aggiugono una manciata di origano e un filo d'olio, rimettono in forno per circa 10' e la pizza è pronta, non resta che apparecchiare la tavola con un bel boccale di birra.....buon appetito a tutti!!

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Oggi è una bella giornata, dopo 15 giorni di pioggia,     nel bosco Delnonsodove finalmente è tornato a splendere il sole, quindi la zia Gina e la zia Polly ne approfittano per recarsi nel bosco a raccogliere un po' di castagne da far seccare,          l'inverno sarà lungo e loro vogliono essere sicure di avere delle buone scorte per tutta la stagione fredda.

Accompagnate dai 4 cani si inoltrano per la stradina del bosco dirigendosi nel posto dove sanno di trovare dei secolari castagneti pieni di frutti....è il loro rifornimento annuale, queste piante sono meravigliose, sono cresciute rigogliose e forti e i venti non riescono a piegarle tanto il loro tronco è grosso, sono una meraviglia della natura, dei veri colossi....il terreno sottostante gli alberi è un tappeto di ricci, tantissime sono le castagne cadute nei giorni di pioggia.....munite di guanti e di pazienza le zie si mettono a scegliere i ricci migliori per svuotarli del loro contenuto....i cani nel frattempo proseguono il loro cammino nel bosco alla ricerca di odori nuovi...la giornata è mite nell'aria si sente odore di muschio, il cielo è terso e le zie hanno già riempito una cesta, sarà passata un'oretta buona, ma ecco ritornare Timmy tutto trafelato

e fa intendere alle zie di seguirlo per raggiungere gli altri cani ...le zie capiscono subito che è successo qualcosa di grave e con passo veloce seguono il cagnolino...nel bosco il silenzio è rotto solo dall'abbaiare dei 3 cani  che sono tutti agitati perchè pare abbiano trovano la tana di qualche animale selvatico...arrivano le zie e loro si tirano subito da parte per mostrare la loro scoperta...è la tana di una volpe,

purtroppo l'animaletto si è ferito piuttosto gravemente ad una gamba e non riesce più a camminare....le zie con pazienza e prudenza riescono a tirarla fuori e distenderla sul prato, la zia Polly si toglie lo scialle dalle spalle e lo avvolge attorno alla volpe e tornano subito a casa per cercare di medicare la ferita onde evitare delle complicazioni, le castagne verranno a prenderle domani, adesso è più urgente fare qualcosa

per la volpacchiotta...come arrivano nei pressi della casetta vengono subito

      circondate dalle gallinelle, curiose di vedere cosa c'è dentro lo scialle....

vi ho detto che in questo paese di pace e serenità non esistono predatori,

    quindi le galline sono tranquille nei confronti della volpe, anzi le fanno

pure le feste e lei si bea di tutte queste attenzioni...viene portata dentro

    la casetta, la zia Gina corre nell'armadietto delle medicine a prendere

       bende e cerotti....

 

la ferita viene disinfettata con la propoli delle api

 

 

 

 

 

e fasciata per bene, bisogna anche steccarla perchè pare che ci sia pure una frattura...meno male che la dispensa è ben fornita di bacche del bosco con cui rifocillare la povera volpe che non potendo muoversi non è riuscita a procacciarsi del cibo ed è così rimasta a digiuno per lungo tempo....mentre la zia Gina finisce di medicare e di rassicurare la volpe, la zia Polly mette sul fuoco una pentola per fare un buon risotto con le verdure per tutti, volpe compresa.

La casetta, da oggi, avrà un nuovo abitante, il recupero della zampa, salvo complicazioni varie, sarà comunque lungo, quindi la volpe passerà

l'inverno lì, con tutti gli altri animali....

viene dato un nome alla bestiola: Foxy...

lei è tutta felice di questo incontro che le ha salvato la vita,

da sola non sarebbe mai riuscita a sopravvivere....

tutto è bene quel che finisce bene, le zie, come ho già detto, non hanno certo il tempo di annoiarsi nel loro eremo, c'è sempre un andirivieni di esseri viventi a 4 o a 2 zampe....

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Oggi è ancora una bella giornata, zia Gina e zia Polly, nel pomeriggio, torneranno al castagneto                        a raccogliere le castagne che non hanno fatto in tempo a

                                    prendere ieri...in mattinata come primo lavoro c'è stata la                                                medicazione alla zampetta di Foxy, poi si sono dedicate alla cucina, hanno spadellato per preparare un buon pranzetto per tutti gli abitanti della casa....Foxy sta dimostrando la sua gratitudine a Lulù, Kyra, Tobia e Timmy per averla stanata e così salvata da morte certa, un bel legame si sta instaurando tra di loro e lei sta imparando dai cani come comportarsi...le zie ridono di questo e dicono che presto Foxy imparerà anche ad abbaiare

 

 

Pantoufle, il coniglietto, Owen, Chocky,le cavie,

Ribes, Silver e Cedrina, i cincillà,

passato il primo momento di sbigottimento l'hanno accettata pure loro e non perdono occasione di giocarci assieme, anche se lei per ora deve restare a riposo sulla poltrona nell'angolino dedicato al relax....con questa scusa gli animaletti hanno preso possesso di tutte le poltrone, saltano tra i cuscini, facendo delle rocambolesche capriole, mentre Foxy li guarda divertita....i pappagalli dall'alto dei loro trespoli osservano tutto quello che succede, urlando a più non posso...          quella casetta pare un manicomio, ma va

 

bene così dato che tutti sono felici, vicini di casa non ce ne sono e quindi non ci possono essere lamentele per il chiassoso baccano che viene fatto,nel bosco del paese Delnonsodove

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E' notte ormai,                   un'altra giornata è finita, nella casetta si sono spente tutte le candele,

è ora di andare tra le braccia di Morfeo, nel mondo dei sogni, le zie hanno chiuso bene la porta e si avviano nei loro letti, tutti gli animali sono nei loro giacigli tranquilli a riposare, Foxy si sente già un po' meglio vedendosi circondata da tanta cura ed amore e si addormenta dolcemente sulla poltrona del salottino...la luce della luna entra dalle           finestre ed illumina debolmente le stanze, il cielo è tutto stellato,

     la civetta ed i gufi si svegliano e vanno nei cesti lasciati dalle zie sotto la tettoia a          scegliersi un po' di cibo e poi tornano sull'albero vicino alla casetta e stanno di guardia tutta la notte....

    il bosco è immerso nel silenzio, tutte le sue creature stanno riposando per recuperare le forze per il giorno seguente, non ci resta che dire una sola cosa:

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Stamattina al risveglio gli abitanti della casetta hanno avuto la sorpresa di trovare il cielo tutto annuvolato e grigio, minaccioso di pioggia, speravano in un'altra bella giornata di sole, da passare fuori nel bosco, invece dovranno restare rintanati in casa al calduccio della stufa.... d'altronde si sa che nel mese di novembre le giornate di sole sono davvero poche, la natura si sta preparando per l'inverno e per le giornate uggiose...i nostri amici però non si perdono d'animo perchè sanno che anche se il cielo è grigio, l'importante è portare il sole nel proprio cuore e il loro cuore è davvero molto luminoso.

Le zie oggi si impegneranno nei loro lavoretti di cucito

                     zia Polly potrà dedicarsi anche alla pittura,

         un'altra sua passione e la zia Gina andrà avanti

a scrivere il libro di favole

iniziato un po' di tempo fa' e ancora

non finito,

             mentre gli animali scorrazzeranno per casa, sperando che non facciano

troppi disastri.

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Nel bosco è scesa la sera, oggi nella casetta è stato un giorno dedicato agli hobbies, zia    Polly ha fatto un bellissimo quadro con gli acquarelli con tema i suoi fiori preferiti, la zia Gina invece ha quasi finito la favola che sta scrivendo. Per merenda, tutta la                          combricola ha mangiato delle succose mele cotte al forno

   con una  bella fetta di pan di spagna ...Foxy è stata la più

         golosona, ha voluto fare il bis della torta, la zampa va un po'

  meglio ma è ancora obbligata a stare a riposo sulla poltrona,

       ma gli altri animali non la fanno certamente sentire sola, pure

 loro hanno passato la giornata nell'angolo relax con la scusa di tenere

       compagnia a Foxy        e per tutto il pomeriggio l'hanno

intrattenuta con giochi, chiacchiere e scherzetti vari 

   

Pantoufle, il coniglietto              ha fatto una caduta rocambolesca dalla poltrona,          voleva prendere Chocky,            ma ha sbagliato mira e patapumpete è caduto sul                pavimento, il poverino ci è rimasto un po' male, in compenso, gli altri, si sono fatti                      delle grosse  risate

 Nel frattempo fuori ha iniziato a piovere,                    ma cosa c'è di più bello del             sentire lo scroscio della pioggia che scende e                che batte sul tetto, quando si è    in casa al calduccio della stufa accesa? Anche le zie sono uscite solo una volta, a metà   pomeriggio, per riempire le ciotole per gli uccellini                            e per gli altri                 animaletti del bosco, nessuno deve restare senza                           mangiare nel             bosco del paese Delnonsodove.                      

   In serata si è cenato con un bel minestrone di verdure e legumi accompagnato da              grosse fette di pane abbrustolito 

 

 

    ma adesso, sono ormai tutti a nanna nei loro giacigli belli caldi e soffici che                        ripensano alla bella giornata casalinga trascorsa nella casetta delle due zie

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Oggi la giornata è freddina, c'è il sole ma scalda poco, stamattina quando la zia Gina ha aperto le ante delle finestre ha trovato Rox,

il pettirosso che tutti gli anni viene a svernare qui

dalle zie, nel bosco del paese Delnonsodove...zia Polly

va subito nella credenza a prendere riso e briciole del pane per dargli il benvenuto e tutti gli abitanti si affacciano per salutarlo ... adesso sanno che presto arriverà anche la neve...lui è quello che ne annuncia l'arrivo.

Dopo aver fatto colazione e aver medicato la volpe Foxy, la giornata di oggi sarà dedicata alla raccolta dei cachi, quest'anno la pianta è stata davvero molto generosa, è stracarica di frutti e ormai è ora di toglierli e ritirarli nella dispensa per avere la scorta per l'inverno...un bel po' verranno lasciati sulla pianta per permettere agi uccellini del bosco di nutrirsi anche loro....

a Rox viene presentata la nuova abitante della

casa, Foxy e lui decide di stare con lei per farle

compagnia visto che ancora non può muoversi

dalla poltrona...un altro amico si è aggiunto e la

volpacchiotta è tutta contenta di questo nuovo arrivato.... 

Tutti gli altri, invece, si recano sotto la pianta, appoggiano una

scala per arrivare fino quasi in cima e si passano i cachi per riempire

le ceste e le cassette che si sono portati appresso...

si fermano solo per mangiare un boccone veloce,

per non perdere del tempo prezioso, ormai le giornate si stanno sempre più accorciando di giorno in giorno e il tempo di luce a disposizione si è ridotto....

Ridono, scherzano e lavorano sodo i nostri amici e prima che venga buio la raccolta è terminata...Zia Polly ha smesso un po' prima per andare a casa a preparare una bella e calda cena per tutti e visto che il pranzo è stato leggero,

stasera devono recuperare...

Comincia a fare buio ed ecco i nostri lavoratori che

tornano cantando, sono stanchi ma soddisfatti, la raccolta

è stata davvero molto proficua , quindi  si potrà anche

fare parecchia marmellata da mangiare poi spalmata sul

pane casereccio....

La cena è pronta, stasera zia Polly ha preparato una buonissima crema di zucca,

da gustare con crostini di pane abbrustolito,

seguita da una gigantesca torta salata alle

verdure, un bel bicchierotto di vino fatto

in casa e una bella tazza di tisana speziata....

poi, tutti nel salotto del relax, vicino a

Foxy, a sentire qualche novella raccontata

dalle zie, e poi, subito a nanna a riposare e recuperare le forze per il giorno dopo.....

un altro giorno si chiude in questa casetta speciale, oggi è stato un giorno di lavoro per tutti, solo i pappagalli, i criceti, le cavie e

i cincillà se ne sono stati in casa al calduccio,

loro non possono uscire nelle giornate

fredde, ma non importa, perchè la mano d'opera della casetta è tanta quindi non ci sono problemi.....

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La zia Gina ha terminato la sua novella, la metto qua sotto per chi è curioso di leggerla

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E qui sotto ecco 2 quadri della zia Polly

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Oggi giornata uggiosa, tipica del mese di novembre, pioviggina e fa freddo quindi sarà dedicata agli hobbies e ai lavoretti in casa.....zia Polly è contenta perchè potrà mettersi subito all'opera per fare la marmellata coi cachi raccolti ieri, aiutata dalla zia Gina che inizia a pulirli...sceglie quelli più gustosi, maturi al punto giusto, dolci e non acidi, elimina la buccia e i semi e prepara qualche buccia di mela che serve da pectina naturale, un po' di cannella e zenzero e il succo di limone....zia Polly, mette il tutto in un pentolone, ravviva il fuoco della stufa ed inizia a

mescolare l'intruglio che dovrà cuocere per circa 40 minuti...

nel frattempo la zia Gina sterilizza i vasetti così che siano

pronti a ricevere e a conservare la marmellata.... 

finito questo lavoro, le 2 zie vanno nella stanzetta adibita

ad essiccatoio, dove vengono appunto essiccate, erbe, frutta e 

verdure...devono controllare a che punto sono i fichi e l'uvetta

raccolti all'inizio dell'autunno.....

Ma ecco che cominciano a scendere i primi fiocchi di neve, Rox

aveva avvisato bene.... conviene rinforzare il fuoco nella stufa e stare alla finestra a vedere come il bosco si stia pian piano imbiancando tutto, prima però le 2 zie vanno una corsa sotto la tettoia a mettere provviste per tutti gli animali selvatici che con l'arrivo della neve non riescono più a trovare il cibo per sfamarsi....ed ora tutti in casa a giocare o a lavorare al calduccio della casetta....

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Sta calando la sera nel bosco, oggi la zia Gina e la zia Polly, finito con le prelibatezze culinarie, hanno confezionato un po' di maglioni per gli abitanti della casetta; visto che è arrivata la neve           è bene cercare di ripararsi un po' dal freddo.... hanno fatto più modelli per accontentare i gusti di tutti, i cani hanno già il loro bel guardaroba di vari cappotti di pile ed uno dei loro cappottini è stato sistemato per Foxy...per le gallinelle e le oche, invece, hanno creato dei bei maglioncini.... grande festa stasera ci sarà come ringraziamento per le 2 zie sempre molto premurose...come avrete capito, ogni scusa è buona per festeggiare nella casetta sperduta nel bosco...

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Il tempo continua ad essere brutto nel bosco, sembra che il sole abbia deciso di non tornare più, gli abitanti della casetta però non si lasciano abbattere dal grigiore giornaliero e riescono lo stesso a divertirsi anche se devono restare in casa

al riparo dalle intemperie....

ieri pomeriggio è venuto uno scoiattolino a bussare alla porta delle due zie,

le quali l'hanno subito fatto entrare ed accomodare vicino al fuoco per

asciugarsi un po'.

Lo scoiattolo non va in letargo durante l’inverno. Si limita ad alternare

periodi di sonno prolungato con periodi di modesta attività per la ricerca del cibo  e siccome questo piccolino non riusciva più a trovare del cibo di suo gradimento, ha pensato bene di farsi ospitare dalle zie, sapendo che hanno la dispensa rifornita di ogni ben di dio...difatti la prima cosa che ha fatto zia Polly, è stata correre a prendere un po' di ghiande e castagne secche da dare all'ospite appena arrivato, dopo 5 minuti si sente bussare di nuovo alla porta, la zia Gina va ad aprire e chi ci trova? il fratellino più piccolo che sta chiedendo di entrare pure lui...come si fa a rifiutare l'ospitalità a degli animaletti così simpatici? non si può, naturalmente, quindi viene fatto accomodare anche lui vicino al fuoco e viene ben rifocillato.....                come ben sapete, nella casetta delle zie c'è posto per tutti, anche se non è                    tanto grande, le zie, scherzando, dicono che ha le pareti di                    caucciù che     si allargano all'occorrenza per farci stare tutti...

Come vedete anche la giornata di ieri è stata piuttosto movimentata, gli abitanti della casa sono contenti quando arrivano nuovi ospiti e sono subito pronti a festeggiarli tutti assieme....la zia Polly ha preparato una bella cenetta a base di farinata di ceci, la zia Gina, invece ha sfornato una torta farcita con la marmellata

di albicocche della loro pianta, con l'aggiunta dei pinoli

                                     il tutto accompagnato da tisane 

                                            allo zenzero e tè rosso.

                                           e dopo essersi ben saziati si sono

                                           diretti, ognuno al proprio giaciglio, i 2 scoiattolini di nome                                           Cip e Ciop hanno avuto, preparato dalle zie, un bel                                                  lettuccio caldo e confortevole, dove hanno potuto riposare bene e fare tanti bei sogni.....

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Anche oggi la neve continua a scendere copiosa, ormai tutto il bosco è imbiancato, gli animali sono rinchiusi nelle loro tane con le scorte di cibo....d'inverno la vita è molto dura per tutti gli animali selvatici, ma loro sono forti e temprati e supereranno bene anche questo inverno che si sta dimostrando parecchio rigido...

Nella casa i lavori proseguono, visto che non è possibile uscire con questo tempaccio, la zia Gina, aiutata dalla zia Polly, decide di dare una bella ripulita alla dispensa e a riordinare le cose in casa....

la volpe Foxy       comincia a migliorare e adesso può iniziare a scendere dalla poltrona per fare qualche piccolo passo, cercando però di non sforzare troppo la zampa che non è ancora guarita del tutto...

Cip e Ciop,                             invece, hanno voluto uscire nonostante il tempo brutto, loro sono abituati ad arrampicarsi sugli alberi e sentono il bisogno di sgranchirsi un po' le gambe...in questo periodo le gallinelle hanno ridotto la produzione di uova e stanno cambiando le penne, le zie per sostenerle un po', durante questa muta, decidono di somministrare loro del polline delle api, molto ricco di vitamine e minerali,

le bestiole sono golose di questo alimento e non fanno storie per mangiarlo...

i criceti, le cavie e i cincillà, in questo periodo si fanno delle grandi dormite, il coniglietto invece è bello vispo                       e passa le sue giornate vicino a Foxy, i due ormai sono diventati                               grandi amiconi  e sono sempre assieme...

 

 

Rox,              anche lui come                            gli scoiattolini,  sente il bisogno di fare   qualche volo nel bosco, quindi va e viene a suo piacimento

 Le zie lasciano la piena libertà a tutti gli animali della casa, ognuno è libero di fare quello che più gli è gradito, sempre però nel pieno rispetto di tutti gli altri abitanti della casetta.

Si accendono le candele,                 la sera è arrivata nel bosco, la zia Gina apparecchia la tavola, la zia Polly ha preparato il pasto per tutti, stasera si può scegliere tra un profumatissimo risotto ai funghi o una bella spaghettata,           come secondo mix di verdure cotte al vapore e condite con olio e limone ed

un pizzico di zenzero e zucchine trifolate

e per finire un buon dolcetto non può certo mancare: una bella torta di mele all'acqua,  come solo la zia Polly la sa fare....

                                

e dulcis in fundo una bella

tisana digestiva, tipica

della casetta:                                             

finocchio, anice, liquerizia e

menta  addolcita con un po'di miele ....                                                                   

ed infine, per concludere bene la giornata, una storiella raccontata vicino al fuoco e

poi, tutti a nanna........

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Oggi è una bella giornata, gli abitanti della casetta decidono di uscire un po' a giocare in mezzo alla neve...lasciano Foxy in compagnia degli animali che non possono prendere freddo, si coprono per benino e via nel bosco tutto imbiancato... che bello rotolarsi e tirarsi le palle di neve!!!!... la zia Gina e la zia Polly decidono di fare un bel pupazzo con una carota al posto del naso, un cappellaccio in testa e una sciarpa attorno al collo, prendono una scopa e gliela infilano nei fianchi e tutti gli corrono attorno, ridendo e scherzando                   

Sono tutti presi dalle risate e dai giochi, quando vedono sfrecciare vicino a loro una lepre tutta bianca che si confonde col paesaggio                 la bestiola vedendo il gruppo festante si ferma per vedere se riesce ad                    unirsi a loro e soprattutto spera di riuscire a prendere la carota-naso del                          pupazzo per papparsela....le zie capiscono subito le sue intenzioni e non esitano a dargliela loro e poi la invitano ad andare a sfamarsi nella casetta, offrono pasto e sistemazione a tempo indeterminato, come sapete il cuore delle due zie è grande più del bosco del paese Delnonsodove e sono felici quando riescono a fare del bene alle creature selvatiche.

La lepre accetta volentieri l'invito e decide di fermarsi qualche giorno con loro....

La zia Polly, che è la cuoca della casa decide di rientrare per preparare il pasto per tutti, ha in mente di fare tutto, dal primo al dolce, a base di carote in onore della nuova arrivata...gli altri si fermano ancora un po' a giocare nella neve....Pantoufle sfida la lepre a fare una bella corsa, spera di riuscire a batterla, ma deve rassegnarsi ad arrivare secondo tra il tifo e le urla di tutti...         è inutile Pantoufle, tu sei veloce, ma la tua cugina lepre ti batte senza                troppi complimenti....

Il rientro a casa è come sempre festoso, canti             e risate accompagnano i nostri  amici...la zia Gina corre subito a preparare la tavola, il rancio è quasi pronto e tutti aspettano con ansia che la zia Polly porti in tavola le varie portate....

come primo ecco arrivare uno sformato alle carote, seguito da una bella insalata alla julienne                 e come dolce una bella torta di carote,mandorle ed arance....

 

                                                                    

 

la zia ha superato se stessa con questi piatti, tutti sono soddisfatti e adesso aspettano la storiella raccontata dalla zia Gina vicino al fuoco, prima di andare tutti a coricarsi, il letto per la nuova arrivata, Trilly è il suo nome, è pronto, lei ringrazia e si accomoda sotto le coperte, contenta di aver fatto questo piacevole incontro...

e gli ospiti continuano ad aumentare nella casetta in mezzo al bosco....

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E' scesa la sera nel bosco innevato, oggi la giornata è stata soleggiata e i nostri amici hanno così deciso di andare a fare un po' di legna, con la neve parecchi rami ormai secchi sono caduti a terra e prima che vengano ricoperti da un'altra nevicata conviene andare a prenderli e metterli poi sotto alla tettoia, dove prendono aria e sole e possono così asciugare per bene...canticchiando             eccoli che si avviano verso il bosco con le 2 zie in testa alla comitiva, si sono muniti di corde per fare delle fascine da trascinare a casa, Lulù, Tobia, Kyra e Timmy hanno dei cappotti fatti apposta con dei ganci dove possono legare la corda delle fascine e trascinarle per il bosco fino alla casetta, la zia Gina e la zia Polly hanno pensato di prendere 2 slitte da caricare di legna e così se, per caso, dovessero trovare anche qualche bel tronco grosso, quelli che tengono il fuoco per tanto tempo, non avrebbero difficoltà nel portarlo a casa....

 

Trilly            si è aggregata con entusiasmo alla combriccola, una zampa può benissimo darla anche lei, anzi la leprotta ha voglia di rendersi utile, ormai è già entrata nell'ordine di idee che anche lei fa parte della famiglia, quindi si sente in dovere di fare qualcosa di utile per la vita della comunità....i nostri amici sono tutti responsabili, sanno che se ognuno di loro fa qualcosa di utile per tutti, la vita si svolge tranquilla e senza troppi intoppi....

Cip e Ciop                                si arrampicano in cima agli alberi e buttano a terra i rami secchi                               che ci sono in alto, dove gli altri loro amici non          arriverebbero mai.... i nostri intrepidi boscaioli non perdono tempo e prima che scenda il sole sono riusciti a fare una bella scorta di legna e così si avviano verso la casetta soddisfatti del loro lavoro, chi è rimasto a casa ha provveduto ad alimentare il fuoco della stufa in modo da tenere la casa ben riscaldata per il loro ritorno....si avvicina l'ora di cena e le zie si mettono all'opera per sfamare tutta la tribù, c'è chi nel frattempo apparecchia la tavola....in mattinata la zia Gina ha infornato 2 o 3 pagnotte di pane casereccio, quindi stasera c'è pure il pane fresco, la zia Polly invece aveva fatto bollire per più di un'ora un bel minestrone ricco di verdure,                 non resta quindi che preparare un bel secondo piatto composto da   zucca                   a fette e patate cotte al vapore, condite con olio e arricchite di una bella porzione di formaggio di riso stagionato ....il dolce di questa sera è una bella torta di pane.... buon appetito ragazzi, mangiate che oggi avete sgobbato per bene....una bella tisana preparata dalla zia Gina e una storiella raccontata dalla zia Polly e poi, tutti a riposare, la notte è lunga                 in questo periodo e si approfitta per fare delle interminabili dormite...

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Vediamo un po' cosa è successo oggi nella casetta nel bosco.....altra giornata di neve copiosa, e nessuno ha osato uscire neanche per fare una passeggiatina, un forte vento faceva turbinare la neve e avventurarsi in quella bufera era parecchio rischioso.

I nostri amici se ne sono stati quindi in casa al calduccio, hanno portato dentro una bella scorta di legna tanto da non dover neanche uscire a prenderla durante tutto il giorno, Oggi si sono dedicati alla lettura, la zia Gina è andata nella biblioteca della casetta a prendere un po' di libri da distribuire, mentre faceva ciò, la zia Polly si dilettava a fare un po' di maglia per fare un cappottino a Trilly, la leprotta.

Foxy,la volpacchiotta, sta facendo dei grandi progressi e tra un po' la sua

gamba sarà guarita, ma anche lei come Trilly ha deciso di diventare

un'abitante fissa della casa delle 2 zie....tutti gli animali sono contenti di questa loro decisione e anche le zie sono soddisfatte di questa scelta.

I pappagalli oggi sono particolarmente agitati e fanno un gran baccano con le loro grida mentre si rincorrono per tutta la casa, le gallinelle sono le più tranquille, si sono accovacciate vicino la stufa a prendersi tutto il bel calduccio che esce dalla stufa di ghisa ben rifornita di legna, Elviro ed Elvira, le 2 oche si sono fatte preparare un bel mastello di acqua tiepida dalla zia Gina, dove possono fare il loro bagnetto quotidiano, i criceti e i cincillà, invece, dormono nelle loro tane, Owen e Choky, le 2 cavie si rincorrono, Owen ha rubato una carota nella dispensa e Choky vuole raggiungerlo per portargliela via, Pantoufle guarda lo spettacolo del loro inseguimento spaparazzato sulla poltrona assieme ai 4 cani....ma ecco che all'improvviso si sente un grido stridulo e qualcuno bussa alla porta, prontamente la zia Gina va a vedere chi è che chiede aiuto, apre la porta ma non vede nessuno....poi ecco spuntare un bel musetto, timido, timido...è un piccolo topolino rimasto solo, i suoi fratelli hanno traslocato in un altro bosco e lui, a causa della bufera di neve, li ha persi di vista...ha camminato in lungo ed in largo per cercare di ritrovarli e quando ormai era sfinito, aveva scorto la casetta e, facendosi coraggio, aveva bussato alla porta....

Naturalmente, come ben sapete, l'accoglienza è più che                  calorosa, la zia Polly va subito nella dispensa a prendere qualcosa per                     rifocillarlo, lui dice di chiamarsi Benny e ringrazia il destino che l'ha fatto          finire nei paraggi di quella provvidenziale casetta....tutti gli altri abitanti lo circondano e gli danno il benvenuto in maniera festosa, stasera ci sarà un piatto in più da aggiungere alla già numerosa tavolata, ma nessuno si preoccupa, le dispense sono ben rifornite e c'è cibo a volontà per tutti...in serata, dopo la cena, il topolino racconta agli altri un po' delle avventure che hanno passato lui e i suoi fratelli e tutti stanno ad ascoltarlo attenti ed incuriositi... la neve fuori continua a scendere, ma i nostri amici non si preoccupano di ciò, loro sono ben riparati e al calduccio della stufa e si godono questi momenti, ma ormai si è fatto tardi ed è ora di andare a dormire....si spengono tutte le candele e piano piano ci si avvia ognuno nel proprio giaciglio, è ora di andare nel mondo dei sogni....dolce notte amici cari 

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Tutti gli animali del bosco sono in festa,

oggi, 21 dicembre è il Solstizio d'inverno, Yule...

stasera ci saranno grandi festeggiamenti nella casetta....le 2 zie stamattina si sono alzate molto presto e mentre tutti gli altri ancora dormivano si sono messe all'opera per preparare delle buone pietanze per la serata. In generale le portate tradizionali sono noci, frutta come mele e pere, dolci bagnati col sidro. Per il Banchetto Semplice o per i pasti di Yule, le bevande adatte sono i punch caldi, tè di ibisco o zenzero.    La zia Gina si mette subito all'opera per fare il Marzapane....

pesta in un mortaio le mandorle con lo zucchero fino a quando

diventano come un crema. Aggiunge, poco alla volta l'albume

e l'uovo intero e per ultima la farina passata al colino in modo

che non si formino dei grumi. Fa riposare per qualche minuto

e poi la stende con l'aiuto di un mattarello allo spessore desiderato

e da qui fa delle palline che passerà nello zucchero al velo.

La zia Polly, invece si mette a fare i biscotti allo zenzero.....

In un recipiente setaccia la farina e unisce tutte le spezie in polvere,

il bicarbonato e il sale. In un’altra ciotola invece sbatte il burro

con lo zucchero, aggiungendo l’uovo e alla fine il miele.

A poco a poco unisce a quest’ultimo composto la farina con le spezie.

Lavora per bene l’impasto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Forma una palla e la mette a riposare al fresco per qualche ora.

Trascorso il tempo di riposo, aiutandosi con della farina per non far

attaccare l’impasto al piano, stende la pasta col mattarello fino a formare

una sfoglia di 5 mm di altezza.Infine taglia i biscotti a forma di omino.

Nei giorni scorsi sono state già preparate le decorazioni

Per la tavola si mette un panno bianco. La tavola è decorata

con sempreverdi, euforbia, rosmarino, agrifoglio, vischio e edera.

Le tre candele sono di colore rosso (simbolo del sangue

del parto), bianche (simbolo dell'innocenza della nuova vita) e verde (simbolo della crescita). 
L'incenso di Yule è composto da camomilla, zenzero, pino e salvia. 

il Sacchetto di Yule è già pronto, fatto con
3 cucchiaini di ginepro
2 cucchiaini di cannella
2 cucchiaini di zenzero
2 cucchiaini di cumino
1 cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino di rosmarino
1 cucchiaino di buccia di limone
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
1/2 cucchiaino di alloro

poi sono pronte delle campanelle per salutare il mattino del Solstizio e le stringhe di popcorn da appendere fuori casa perchè gli uccelli possano mangiarli,

il vischio alle porte e piccole campanelle sull'albero per chiamare gli spiriti e le fate.

 

Non manca certamente il ramo di Yule,

la cui decorazione più importante sono i desideri.

Si tratta di bigliettini in carta pergamenata sui quali le zie

scrivono i desideri di tutti coloro che vogliono partecipare al rito.

e poi il ceppo con le 3 candele

E' pronta anche Wassail, la Bevanda tipica pagana di Yule

4 litri di sidro di mele o di succo di mele
1 arancio a pezzetti
1 limone a pezzetti
1 mandarino a pezzetti
4 bastoncini di cannella
1 cucchiaino di chiodi di garofano o anice stellato
Riscaldare il tutto in una pentola di terracotta,

per circa un’ora, poi servire freddo.

Stasera, come cena si mangerà un bel

piattone di patate e cipolle stufate

e frittata con un bel bicchiere di sidro.

Nel pomeriggio la zia Gina e i 4 cani Kyra, Tobia, Lulù e Timmy andranno

nel bosco a cercare un bel tronco da mettere nella stufa a bruciare tutta la notte

come da tradizione e poi sistemeranno sotto la tettoia tanto cibo per gli animali

selvatici, anche loro devono festeggiare....

Preghiera dell'Inverno

Regina del Sole, Regina della Luna
Regina dei corni, Regina dei fuochi
Portaci il Figlio della Promessa.
E' la Grande Madre che Lo crea
E' il Signore della Vita che è nato di nuovo!
L'oscurità e la tristezza vengono messe da parte
quando il Sole si leva di nuovo!
Sole dorato, delle colline e dei campi,
illumina la Terra, illumina i cieli,
illumina le acque, accendi i fuochi!!
Questo è il compleanno del Sole,
io che son morto, oggi son di nuovo vivo.
Il Sole bambino, il Re nato in inverno!

"La danza a spirale" di Starhawk

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Buon Yule a tutti!

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E' notte ormai, andiamo una corsa nella casetta            per vedere cosa sta succedendo.... le candele         sono tutte accese e si sentono canti tradizionali              che si diffondono per tutto il bosco, sbirciamo da una finestra, la tavola è imbandita di tutte le pietanze tipiche di questa festa, il tronco trovato nel pomeriggio dalla zia Gina, sta lentamente bruciando nella stufa e resterà acceso fino a domani mattina....gli animali danzano tutti festosi, fuori continua a nevicare          e questo rende tutto un paesaggio da fiaba....adesso è ora di consumare la cena e tutti i vari dolcetti, poi si continuerà la serata raccontando fiabe e leggende, si canterà e ballerà fino al mattino            e domani sarà una giornata di riposo assoluto, si starà a letto tutto il giorno a                   dormire, a leggere e a chiacchierare....

      che la luce sia con tutti voi .....

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Yule è passato e si sta avvicinando la fine dell'anno, nel bosco Delnonsodove la neve è ormai bella alta, le zie stamattina sono uscite a fare un po' di strada per arrivare al pozzo ed alla legnaia, aiutate da quasi tutti gli abitanti della casa che prendono la cosa come un gioco e così, lavorando, si divertono pure...fanno una bella scorta di legna e di acqua da portare nella casetta e siccome sono in tanti non devono fare neanche troppi viaggi per riempire la piccola legnaia che hanno in casa....

La zia Polly, finito i rifornimenti, si mette in cucina a spadellare, oggi ha deciso di fare un bel piatto di Gnocchi al sugo di pomodoro                 e come secondo Falafel

 

di carote speziati ossia polpette insaporite con curry, zenzero e peperoncino cotte in forno fino a doratura e sono morbide, saporite, gustose e leggere

 

e come dolce la zia Gina sta preparando una bella Ciambella al limone e zenzero senza zucchero               .........e subito, nella casetta si diffonde un profumino che fa venire l'acquolina               in bocca....non resta che apparecchiare la tavola e gustarsi queste leccornie, accompagnate da un buon succo di mela         e una tisana digestiva per concludere bene il goloso pranzo....

Nel pomeriggio la zia Gina tira fuori da un cassetto la Tombola e tutti si mettono a giocarla per insegnare agli ultimi                                    arrivati come funziona questo gioco in modo che siano                                                      preparati per quando si giocherà seriamente, come                                                     da tradizione, la notte    dell'ultimo giorno dell'anno.

E gioca te che gioco anch'io ecco che nel bosco si fa sera, si accendono le candele e ci si prepara per la cena....zia Polly per stasera ha preparato uno sformato di zucchine e carote accompagnato da una ricca insalata mista,

seguito dalle mele al forno ripiene preparate dalla zia Gina....

 

 

poi tutti di corsa vicino alla stufa a sentir raccontar una novella prima di infilarsi ognuno nel proprio giaciglio per cadere tra le braccia di Morfeo!

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E' l'ultimo giorno dell'anno....nella casetta oggi ci sono stati i preparativi per festeggiare l'arrivo del nuovo anno....le zie sono state per la maggior parte della giornata in cucina a preparare il cenone di san Silvestro...

ecco il menù: 

Pizzette di Sfoglia con Zucca e Spinaci

Polpettine di Melanzane e Formaggio di Riso

Cous Cous con Chicchi di Melograno e Uvetta

Sformato di Finocchi e Formaggio di Riso

Listelli di Carote e Sedano Crudi con Salsa di Pomodoro e Menta

Panettone farcito con Crema Pasticcera

e allo scoccare della mezzanotte per un po’ fortuna in più

Zuppa di Lenticchie e Crostini di Pane Fritto

wowwwww che meraviglia è un peccato non essere là in quella casetta a festeggiare tutti assieme.....

Nel pomeriggio è stata preparata la tavola con candele decorate con la cannella,

 

                                      tovaglia e tovaglioli sono di colore rosso, 

sulla porta è stata messa una ghirlanda fatta con fettine di arancia essiccate  aggiungendo stecche di cannella, fiocchetti colorati e rametti di pino.

non manca certamente il vischio

 

e tante decorazioni sparse per tutta la casa 

ci sono gli gnometti  e gli alberelli fatti dalla zia Polly

candele e arance con i chiodi di garofano preparate dalla zia Gina

questa sera nella casetta c'è una grandissima

illuminazione, le candele accese sono davvero tante,

d'altronde è una giornata di festa, l'anno vecchio

se ne va per far posto all'anno nuovo....e bisogna

festeggiare alla grande il nuovo che arriverà....

Adesso sono tutti a tavola a mangiare e a chiacchierare, tutta la combriccola si sta godendo la cenetta speciale e sono contenti di essere tutti assieme a festeggiare, anche gli ultimi arrivati ormai fanno parte della numerosa famiglia e sono felici di questa cosa......

ecco, è mezzanotte, l'anno vecchio non c'è più, si deve brindare al nuovo anno

col sidro di mele....dopo il brindisi una bella partita a tombola e il gioco dell'oca

fino a tirare alla mattina, poi di corsa tutti a nanna, soddisfatti delle bella serata

di fine anno in famiglia.....

Buon Anno cari amici della casetta nel bosco,

che sia un anno

di pace e serenità per tutti voi!

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 Le Feste sono finite e nella casetta si ritorna alla vita di tutti i giorni....Il bosco è sempre innevato, quando ci sono le belle giornate, gli abitanti vanno a sgranchirsi le gambe o le ali e ne approfittano per raccogliere un po' di legna, nelle giornate senza sole se ne stanno rintanati in casa al caldo della provvidenziale stufa di ghisa.

L'altro giorno, mentre erano tutti nel bosco si sono imbattuti in una coppia di lupi argentati, da poco trasferitasi nel bosco Delnonsodove. Questi lupi hanno deciso di mettere su casa in questo posto, dove far crescere la loro prole quando arriverà e vedendo il gruppo  dei nostri amici decidono di fare 4 chiacchiere con loro per chiedere informazioni riguardo dove farsi la loro tana nuziale, non conoscendo il bosco hanno bisogno di qualcuno che dia loro delle giuste dritte....La zia Gina si offre di accompagnarli a fare un giro tanto che possano scegliere quello che a loro piace di più...li porta su una collinetta di faggi poco distante dalla casetta dove ci sono già fatte delle tane abitate in passato e adesso ormai abbandonate....ci vuole solo un po' di pazienza per sistemarle nel migliore dei modi...i 2 lupi si dimostrano entusiasti di questa occasione così non devono neanche faticare per scavare la tana, sarebbe stata un'impresa molto ardua visto il terreno ghiacciato dalle temperature molto basse di questo periodo....Le due zie si offrono di ospitarli nella casa fintanto che la tana non sarà pronta e nel frattempo mettono a disposizione fieno e paglia a volontà per fare i giacigli....visto che non sono lontani dalla casetta, tutti i giorni si recano tutti là per dare una mano ai 2 lupi e a sera tornano tutti nella casetta dove la zia Polly prepara delle cene prelibate anche per i lupi: Gerolamo ed Anita questi sono i loro nomi...si sono conosciuti e si sono innamorati subito ed hanno così deciso di mettere su famiglia, ma volevano un posto tranquillo e sereno dove poter vivere in pace con tutti e cosa c'era di meglio se non il bosco Delnosodove?

Le zie sono contente di avere queste 2 creature come vicini di casa e si prodigano in ogni modo per aiutarli a sistemarsi....zia Polly si mette a cucire due sacche di stoffa per contenere fieno e paglia da usare come materassi, va in solaio a prendere una poltrona che non viene più usata e aiutata da tutti gli abitanti della casa la porta nella tana assieme a 2 brande e ad un po' di vettovaglie con una bella scorta di cibo così che non debbano patire la fame...la zia Gina fa una bella pulizia a tutta la tana, una tenda bella pesante viene messa all'entrata per ripararsi dai venti freddi, comunque la tana è orientata in maniera che i venti del nord non soffiano direttamente sull'entrata e questo è un bel vantaggio....Gerolamo ed Anita sono molto felici di aver conosciuto le 2 zie e la la loro tribù e sanno che potranno vivere felici in questo posto....dopo qualche giorno di intensi lavori la tana è pronta per ospitare i 2 sposini, Carletto vuol fare gli onori di casa e intona una serie di chicchiricchììììììììììììììììììì accompagnato da Carlino e Carlettino...

i 3 galli fanno un concerto coi loro canti, tutti gli altri applaudono festosi e tra urla e brindisi          consumano il pranzo preparato dalle 2 zie con il finale di una grossa torta nuziale

Pantoufle, Trilly e Foxy

 

recitano una poesia di buon augurio per la vita di coppia dei loro nuovi amici,

"Brindiamo a voi e a questa vita:
Pace Amore e Gioia Infinita!"

tutti sono contenti e sperano che presto la famiglia si allargherà con l'arrivo di tanti piccoli lupacchiotti....Gerolamo ed Anita ringraziano con tutto il cuore i loro nuovi amici e vicini di casa ed in caso di bisogno si dichiarano pronti a dare una zampa di aiuto....

tutto è bene quel che finisce bene, le zie soddisfatte, tornano nella loro casetta con tutta la tribù dei loro animali....scende la sera nel bosco, i 2 lupi sono sistemati nel loro nido d'amore e gli abitanti della casetta si preparano per andare a dormire....

notte a tutti voi amici cari, che dolci sogni accompagnino il vostro sonno.

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Un giorno nuovo sta nascendo nel bosco, zia Gina e zia Polly, vista la bella giornata, hanno deciso di andare a trovare un loro amico gnomo che abita nel bosco, si è fatto la sua casa nel tronco di un albero e la divide con un suo amico scoiattolo che abita al piano superiore.

 

 

 

 

 

 

 

La casa dello gnomo, Fritz è il suo nome, invece si trova tra le radici dell'albero che è molto grande: c'è una cucina con un caminetto, la camera da letto, il ripostiglio, il bagno e... la botola segreta per scappare in caso di pericolo.

Gli gnomi, come le fate, i nani e gli elfi, sono strettamente legati alla natura in cui abitano. Ogni animale in difficoltà sa che, se c’è uno gnomo nei paraggi, è salvo!

Piantano i semi di nuovi alberi, ne curano le radici e si occupano dei cuccioli e dei piccoli uccelli rimasti senza genitori, sono creature sapienti che conoscono i misteri della natura e sanno tutto quel che c'è da sapere sulle piante e sugli animali.

Zia Gina e zia Polly riempiono un cesto di nocciole e castagne con una bella pagnotta di pane appena sfornato e tante fette di polenta con qualche varietà di verdura e una bottiglia di buon sidro da portare in dono a Fritz e al suo amico scoiattolino,che di nome fa Lino.

Si mettono le racchette ai piedi perchè la neve è ancora parecchio alta e si incamminano canticchiando verso la dimora di Fritz e di Lino....strada facendo si imbattono in una lontra che sta cercando di rompere il ghiaccio di un piccolo laghetto che c'è nel bosco, si fermano a scambiare due chiacchiere con lei e le lasciano un po' di cibo, da lei apprendono che nei giorni scorsi c'è stata una valanga di neve che è scivolata giù da una montagna ai bordi del bosco, ma per fortuna non ha fatto danni. Generalmente le lontre  conducono vita solitaria che abbandonano soltanto durante l'epoca degli amori, frequentano ambienti molto vari: vivono nei fiumi, nei torrenti, nei laghi, nelle paludi...

La nostra lontra è felice di aver incontrato le due zie, così ha rimediato un bel pranzetto già pronto e ha chiacchierato un po' con qualcuno....dopo i saluti le nostre zie riprendono il loro cammino, ormai manca poco per arrivare all'albero di Fritz...difatti, eccolo là in fondo alla stradina....chissà se c'è qualcuno in casa? Lino le ha subito avvistate e si precipita giù dall'albero per dare loro il benvenuto...dalle radici ecco spuntare anche Fritz che sapeva del loro arrivo....il suo sesto senso non sbaglia mai...vicino all'albero-casa c'è una legnaia per accatastare la legna per scaldarsi, c'è una piccola stufetta e delle sedie, dove vengono ricevuti gli ospiti che non possono entrare nella casa tra le radici perchè troppo piccola se non si è uno gnomo....una tazza di tè fumante viene offerta alle zie e loro tolgono dalla cesta che hanno portato in dono un po' di biscotti e mangiando e bevendo si mettono a chiacchierare coi 2 amici che raccontano un po' della loro vita e delle loro avventure.

Fritz ha preparato un bel regalo per Polly e Gina, 2 belle pietre di quarzo (cristallo di rocca) portafortuna, prese da un nano che lavora nella miniera delle pietre...le zie sono molto contente di questo bel regalo e lo ringraziano col cuore, Fritz vuol avere notizie anche degli altri abitanti della casetta nel bosco e loro lo informano degli ultimi arrivi e di come la famiglia sia così aumentata tra la gioia di tutti....lo gnomo è contento di questa bella notizia e promette che in primavera restituirà la visita assieme a Lino e così potranno conoscere anche loro i nuovi amici...

Quando si è in buona compagnia il tempo scorre veloce ed ecco che per le zie è arrivata l'ora di rientrare...lasciano le leccornie e il sidro ai loro amici, ringraziano ancora del regalo, si salutano fraternamente e si danno appuntamento per la primavera....la luce sta scemando all'orizzonte e loro affrettano il passo verso la casetta dove arrivano giusto in tempo prima che faccia buio....

La giornata è ormai finita, non resta che cenare e poi raccontare a tutta la tribù radunata vicino al fuoco com'è andata la visita ai loro 2 amici e della loro promessa di venirli a trovare quando ci sarà il disgelo e la terra riprenderà il suo ciclo di rinascita...

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Oggi nel bosco Delnonsodove ha ripreso a nevicare, le zie con gli abitanti della casetta,nei giorni passati, siccome il tempo era bello, ne hanno approfittato per andare a fare un po' di  legna, la legnaia è già ben rifornita, però è sempre meglio essere tranquilli con delle belle scorte sempre a disposizione....

Avanti ieri, assecondati dal tempo soleggiato, i nostri amici si sono attrezzati bene con slitte varie e hanno deciso di portare un po' di legna alla coppia di 2 lupi da poco insediatesi vicino a loro ed approfittare per vedere come se la cavano nella loro nuova dimora. Anita e Gerolamo li hanno accolti con grande entusiasmo, le zie oltre alla legna, hanno portato anche un po' di riserve di cibo che non guastano mai, il disgelo è ancora lontano, quindi meglio essere previdenti.....si sono fermati a chiacchierare un po' con loro e hanno ricevuto la bella notizia, Anita è in dolce attesa....la famiglia si allargherà con l'arrivo della primavera....una coppia di lupi resta insieme tutta la vita, ma non solo per una questione di riproduzione, i lupi sono uno degli animali più fedeli al proprio partner che si possano trovare in natura....

ma è davvero una bella notizia quella che hanno dato Anita e Gerolamo alle nostre zie, le quali pregustano già la gioia di avere dei nuovi nipoti e si mettono subito a disposizione per qualsiasi cosa possano aver bisogno i futuri genitori....

E dopo tante raccomandazioni ad Anita di non affaticarsi troppo, con tanta gioia nel cuore, si incamminano verso la loro casetta                 che trovano bella calda, il fuoco l'hanno tenuto acceso gli abitanti rimasti a casa che stanno curando dalle finestre il ritorno delle zie e degli altri e appena li vedono sbucare da dietro un albero, corrono alla porta, curiosi di avere notizie dei 2 lupi...vengono subito messi al corrente della lieta novella e tutti assieme decidono di festeggiare e di segnare sul calendario la presunta data di nascita dei piccolini in viaggio verso questo mondo!

Dopo cena, vicino al fuoco della stufa, come gioco stasera, c'è la sfida per trovare dei nomi simpatici per i nuovi amici che arriveranno da consigliare a Gerolamo ed Anita così che possano scegliere quelli che più piacciono a loro...

Inizia Pantoufle, il suo nome scelto è Spillo e Spilla 

segue Chocky con Panna e Caffè

Owen suggerisce Omar e Amar

le gallinelle dopo essersi consultate tra di loro suggeriscono Piuma e Pennino

i cani optano per Lucy e Sole

i pappagalli sono propensi per Octavia e Ottaviano

Foxy e Trilly invece preferiscono Cina e Ardito

i cincillà per Lilla e Lillo

i criceti anche loro dopo un bel consulto un po' vivace dicono Luna e Marte

Elviro ed Elvira hanno deciso per Edo e Ada

i piccioni per Aura e Giove

Cip e Ciop sono decisi su Melissa e Timo

Rox ha pensato a Gloria e Giosuè

e per ultimo si pronuncia il topolino Benny, i suoi nomi preferiti sono Cicoria e Romolo...

Ma quanti bei nomi, i 2 lupi non avranno che l'imbarazzo della scelta, non credete?

Adesso però è ora di andare tutti a nanna, si è fatto tardi e fuori ha iniziato a nevicare, una dolce notte incantata a tutti gli abitanti della casetta.....

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Tra poco sarà Imbolc la festa delle candele e delle luci, che verrà festeggiata nella casetta dei nostri amici. Imbolc è la promessa della fine dell'inverno, va considerato come l'inizio della Primavera, un momento in cui avviene la benedizione dei semi e la consacrazione degli strumenti da lavoro per la stagione di raccolto che verrà,  inizia la stagione per prepararsi alla crescita e al nuovo che arriva. Questa festa è dedicata alla dea Brigid, la dea celtica del fuoco,dell'ispirazione, della creatività, fertilità e della guarigione. 

Come da tradizione si mette una candela accesa su ogni finestra lasciandole bruciare fino all'alba, così da salutare la rinascita del Sole e si fanno delle piccole bamboline di paglia che poi vengono bruciate.

Le zie si stanno preparando per questa festa, stanno facendo le candele (verdi,rosse e bianche), le bamboline di paglia e il vino di Imbolc, un vino particolare fatto con questa ricetta:
1 litro di vino bianco novello
1 pizzico di cannella
1 pizzico di vaniglia
1 pizzico di zenzero
1 chiodo di garofano
3 bacche di ginepro
Mettere il vino in una bottiglia di vetro scuro e aggiungere le spezie. Dopo aver tappato la bottiglia, metterla al sole o accanto al fuoco per 3 giorni.Quindi fare riposare il vino mettendolo al fresco per 7 giorni. Colarlo prima di berlo.

Per le bamboline di Brigid le zie usano la lana, prendono un cartoncino di 15-20cm e gli avvolgono il filo attorno per 100 giri, poi prendono un pezzo di filo dal gomitolo per fissare in alto i 100 fili, lo annodano e poi all'altezza del collo, stringono un altro filo perchè così compare la testa, ai lati prendono un po' di giri di lana per fare le braccia che poi accorciano e legano anche qui all'altezza dei polsi, un altro filo lo stringono per fare il giro vita e tagliano in fondo i fili e la bambolina è fatta....

 

 

 

 

Per questa ricorrenza è molto importante anche fare una bella pulizia a tutta la casa, le zie ci tengono molto a queste  "grandi pulizie", per purificare la casa delle energie stantie, puliscono tende, battono i tappeti e con una bella scopa di saggina

puliscono il pavimento spargendoci sopra una manciata di sale fino e rosmarino che accumulano per qualche giorno in un angolo della stanza. E' questo il giorno ottimale per la consacrazione delle candele che saranno usate durante l'anno.

La pianta sacra di Imbolc è il bucaneve. E’ il primo fiore dell’anno a sbocciare e il suo colore bianco ricorda allo stesso tempo la purezza della Giovane Dea e il latte che nutre gli agnelli. magari in qualche posto, sotto gli alberi dove la neve non è molto alto, le zie riusciranno a trovarne qualcuno da trasferire in un vaso e metterlo a tavola la sera di Imbolc

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per festeggiare Imbolc le zie hanno pensato di invitare Gerolamo ed Anita che così  possono stare in compagnia di tutti gli abitanti della casetta e sarà l'occasione buona per dare loro l'elenco dei  nomi scelti per i lupacchiotti in arrivo e, volendo, potranno anche approfittare per fermarsi qualche giorno nella casetta... 

Rox, il pettirosso, è stato subito mandato dai 2 lupi per fare l'invito, invito subito accettato con grande gioia ....appena tornato Rox e saputo dell'accettazione dell'invito, le zie vanno subito a preparare la stanzetta degli ospiti...nella casetta c'è una stanzetta che viene tenuta apposta per poter ospitare qualche amico, una bella pulizia al pavimento e alle pareti, una bella branda matrimoniale, una scorta di legna per la stufetta ed è tutto pronto per i loro amici....viene fatta un'altra bambolina di buon augurio da dare ad Anita ed una bella scorta di candele benedette da portarsi nella loro tana.

Come potete vedere nella casetta in questi giorni, in attesa di Imbolc, ci sarà un bel da fare, la noia non si sa cosa sia nel bosco Delnonsodove

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                                 Stamattina gli abitanti della casetta sono stati svegliati da un                                   insistente bussare sulla porta di entrata. Zia Polly e zia Gina                                   si sono letteralmente buttate giù dal letto per correre a vedere                                   chi chiedeva aiuto a quell'ora; hanno aperto la porta e si sono                                   trovate di fronte una mamma capra con la figlia, ormai                                           sfinite dal tanto camminare che avevano fatto...le hanno                                         fatte accomodare in casa subito e mentre zia Polly correva a                                   prendere un po' di cibo per rifocillarle un po', mamma capra                                     spiegava a zia Gina il perchè del loro arrivo alla casetta....                                       provenivano dal mondo degli umani e avevano fatto                                               tantissima strada per arrivare lì, avevano sentito parlare di                                       questo bosco da una fatina incontrata,per caso,

                                 al pascolo dove erano solite recarsi a mangiare....

Bianchina, questo il nome della mamma capra, temeva per la vita della

sua  piccolina, nata 6 mesi prima e di nome Biancaneve, una sera aveva

sentito dire al padrone che aveva intenzione di uccidere la piccola per cucinarla per il matrimonio del proprio figlio che sarebbe avvenuto la settimana seguente... Bianchina non ci ha pensato su due volte, quella stessa notte si è messa in cammino alla ricerca del bosco Delnonsodove, dove è permesso entrare solo alle anime pure ed oneste...

la fatina le aveva indicato una grotta nascosta alla vista di tutti, si trovava dietro ad una cascata e da quella grotta, dopo giorni e giorni di cammino si arrivava nel suddetto bosco....una volta trovato il bosco avevano camminato ancora per tanto tempo ed erano ormai stremate dalla stanchezza e dalla fame, quando, in lontananza, avevano visto un filo di fumo salire al cielo e si erano incamminate in quella direzione con la speranza di trovare qualcuno disposto a dare loro un aiuto... Erano così giunte alla casetta delle zie che, prontamente, si sono fatte carico di queste due povere creature fuggiasche.....

ed ecco zia Polly arrivare di corsa con un cesto pieno di pane,

castagne, ghiande, nocciole e mele e mentre le caprette si mettono

a mangiare di buon gusto, lei va subito a mettere sulla stufa il

paiolo di rame per fare una bella polenta per tutti, sapendo

di fare cosa gradita alle due ospiti....

Oggi sarà un giorno dedicato ai nuovi arrivati, si festeggerà

questa new entry nella casetta....Bianchina racconterà loro della

vita vissuta con gli umani e di quanto questa razza sappia essere

crudele con i poveri animali, creature innocenti....lei può

ringraziare dell'incontro fatto con la fatina Violetta che le ha permesso di mettere in salvo la sua piccolina, Biancaneve....

E Biancaneve è contenta di aver trovato tanti amici con cui giocare, Bianchina darà più che volentieri una zampa per aiutare zia Polly e zia Gina nel tirare avanti tutta la "baracca"....e così , quest'anno ad Imbolc ci saranno anche queste due nuove amiche a festeggiare assieme a tutta la tribù....per fortuna nella casetta c'è ancora una piccola stanza, è da sistemare, ma verrà sistemata velocemente con due giacigli per accogliere le nuove arrivate che in brevissimo tempo si saranno ambientate bene nella nuova dimora....

Tutto è bene quel che finisce bene, adesso madre e figlia potranno stare assieme, nessuno le separerà più....qui gli esseri umani non potranno mai entrare perchè a loro non è permesso trovare l'entrata del bosco Delnonsodove....

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E nevica di nuovo nel bosco...quest'anno la neve la fa da padrona, i nostri amici oggi non escono dalla casetta, se ne stanno tutti belli rintanati al caldo della stufa, zia Gina è andata nell'angolo della biblioteca a scrivere le sue novelle,

zia Polly invece, sta facendo un cappottino per Bianchina e Biancaneve

la volpe Foxy e la lepre Trilly stanno facendo disperare il povero coniglietto Pantoufle, continuano a fargli scherzetti e lui si sta arrabbiando un po' e pensa come fare per restituire la pariglia alle due femminucce...i pappi stanno intrattenendo tutti con dei discorsi impegnati dall'alto dei loro trespoli, Pitù

tiene banco, ma anche Tato, Natalie e Gingle non sono da meno, invece i 4

inseparabili, le 2 cocorite e i 4 piccioni preferiscono stare tranquilli ad ascoltare.

Choky, aiutata da Owen sta insegnando alle ultime arrivate come si fanno le candele con la cera naturale delle api, Imbolc si sta avvicinando e bisogna essere pronti con tutto quello che occorre....Cedrina, Ribes e Silver, assieme ai cricetini si stanno facendo delle belle ronfate nelle loro casette, di giorno riposano per poi scatenarsi di notte, il topolino Benny si è aggregato ai criceti e sta pure lui dormendo....Rox              sta bussando al porta per entrare, oggi ha voluto, nonostante la neve,              andare a fare un giro di ricognizione nel bosco               accompagnato                  da Cip e Ciop e adesso eccoli di ritorno

tutti e tre, infreddoliti ma soddisfatti del pomeriggio passato fuori

sotto la neve...

Elviro ed Elvira sono nella tinozza a fare il loro bagno quotidiano, i 4 cani  sono tutti sdraiati davanti alla stufa a scaldarsi assieme a tutte le galline e ai 4 galli, Agostino che è ancora piccolino li studia a fondo per sapere come comportarsi

anche lui quando sarà un gallo fatto...

come vedete è una giornata tranquilla nella casetta, tra un po' sarà ora di

mettere su la cena per tutta la tribù e zia Polly, mentre taglia e cuce, sta

pensando cosa cucinare per accontentare tutti...

Scende la sera nel bosco, i 2 cappotti sono pronti, Bianchina ringrazia la zia Polly per questo bel regalo, la zia Gina posa la penna e si sposta in cucina per dare una mano alla zia Polly per preparare la cena per tutti....

Bianchina, finito di fare le candele, si offre per pelare le patate mentre

Biancaneve sta giocando con Trilly, Foxy e Pantoufle

 

 

 

 

 

....le patate serviranno per fare i gnocchi che verranno poi conditi con del buon pesto...wowww da leccarsi i baffi... come secondo una bella torta salata alle verdure e come dolce, già preparato in mattinata, una bella torta di mele e il tutto annaffiato con un buon sidro, specialità della casetta....

Una calda tisana al finocchio                      da sorseggiare vicino alla stufa,

concluderà la serata.......

E anche questa giornata nevosa è giunta al termine, piano piano, uno alla volta, i nostri amici si incamminano verso i loro giacigli per cadere tra le braccia di Morfeo!

Sogni d'oro a tutti voi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Altra giornata di bufera di neve e in questi casi è meglio restare chiusi nella casetta, e magari raccontare qualche leggenda, neanche Rox e Cip e Ciop osano uscire oggi....la zia Gina ha scelto di leggere a tutti gli abitanti della casa, la leggenda dei 3 giorni della Merla e cioè il 29-30-31 gennaio, ed ecco che tutti si sistemano vicino alla stufa, curiosi di sentire questa storia....zia Polly arriva con una grossa caraffa di tisana speziata per chi desidera bere qualcosa...e adesso tutti in silenzio che inizia il racconto....

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I GIORNI DELLA MERLA

La tradizione vuole che il 29-30-31 di Gennaio, gli ultimi tre giorni di questo mese vengano ricordati come i "giorni della Merla". Si diceva che fossero i più freddi dell’Inverno, e diverse sono le versioni sulla nascita di questa leggenda.
Una delle versioni più antiche narra che un tempo Gennaio non aveva 31 giorni ma solo 28. Era un mese molto dispettoso e molesto, e un anno si accanì su di una Merla, molto ammirata per le sue penne bianchissime. Gennaio si divertiva a tormentarla e ogni volta che usciva in cerca di cibo le scatenava contro una bufera di neve e vento. La Merla decise di farsi furba e l'anno seguente fece una bella scorta di cibo che infilò nel suo nido così che rimase per tutti i 28 giorni al riparo senza bisogno di uscire. Trascorsi i 28 giorni, la Merla uscì e disse a Gennaio: "Caro mio, quest'anno sono stata proprio bene al calduccio, e ormai posso uscire tranquilla, perché il tuo tempo è scaduto." Ma Gennaio, infuriato, andò da Febbraio, e gli chiese in prestito 3 giorni. E così tornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i 3 giorni. La povera Merla, ignara, che era uscita a far provviste, non riuscì nemmeno a tornare al suo nido. Trovò un comignolo e vi si rifugiò in cerca di un po' di caldo. Trascorsi quei freddissimi 3 giorni uscì dal comignolo sana e salva ma le sue candide penne erano diventate tutte nere a causa del fumo e della fuliggine. Da allora Gennaio ha sempre 31 giorni e i merli hanno sempre le piume nere.

 


 

 

 

 

 

 

Seconda leggenda:

La neve aveva steso un candido tappeto su tutte le strade e i tetti della città.
I protagonisti di questa storia sono un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell'estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova. Poi, per l'inverno, avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni per sfamarsi; il merlo volava da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola.
Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po' di tepore. Tre giorni durò il freddo. E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti: erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un'eccezione di favola. Gli ultimi tre giorni di gennaio, di solito i più freddi, furono detti i «trii dì de la merla» per ricordare l'avventura di questa famigliola di merli.

Proverbio

Dice qualcuno che
se a fine gennaio fa bello,
a primavera bisogna aprir l’ombrello
se invece fa freddo e scende la neve
in primavera si suda e si beve!

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E' ormai notte nel bosco, la giornata di oggi è stata dedicata a finire di preparare tutto quello che serve per la festa di Imbolc che inizierà stasera e si protrarrà per 3 giorni....la creazione della croce di Brigid ha impegnato tutti i nostri amici, ognuno si è fatto la sua, altre bamboline di lana bianca sono state fatte, in modo che tutti possano averne una, candele da benedire e conservare per tutto l'anno sono state create in aggiunta a quelle create nei giorni passati.... la zia Gina insegna agli ultimi arrivati come si intreccia la paglia per fare la croce di Brigid  conosciuta anche con il nome di Stella di Bride. La croce di Bride sembra derivare da un antico simbolo solare, le cui quattro braccia rappresentano i raggi del sole che si irradiano nelle quattro direzioni sacre.

Procedimento:

1) Piegare ciascun filo esattamente a metà tranne uno (verde).

Prendere l’unico filo non piegato e posizionarlo verticalmente.

Prendere un filo piegato (blu) e incastrarlo orizzontalmente come in figura con le estremità verso destra .

2) Tenere strettamente la parte centrale con pollice e indice e ruotare il lavoro di 90° a sinistra (come nell'immagine)

3)Avvolgere un terzo filo (giallo) attorno al secondo (blu)

4)Tenere la parte centrale e ruotare nuovamente di 90° a sinistra

Ogni volta che si aggiunge un filo, bisogna ruotare il lavoro di 90° a sinistra… Facile, no?!
 

5) Aggiungere un altro filo (rosso) e ripetere il passaggio quante volte si vuole finché non si raggiunge una dimensione che vi soddisfi.

6) Fermare le estremità con degli elastici e rimuovere le parti in eccesso.

La croce verrà appesa sulla porta come protezione per tutta la casa e per chi ci abita

Continua a nevicare nel bosco Delnonsodove, Gerolamo ed

Anita sono arrivati nel pomeriggio per passare un po' di

giorni con i loro amici e festeggiare Imbolc assieme, hanno

un po' faticato a raggiungere la casetta delle zie a causa

della neve alta, ma per fortuna ce l'hanno fatta ad arrivare.... 

vengono loro presentate Bianchina e Biancaneve e la zia

Polly subito dopo li accompagna nella camera preparata apposta

per loro dicendo che possono fermarsi tutto il tempo che vogliono ...i lupi ringraziano per questa accoglienza e dopo essersi riposati un po' raggiungono gli altri nel salone.

In serata tutti i lavori sono finiti, non resta che addobbare la casa, nastrini di vari colori vengono appesi alle tende, la croce di Brigid più grande viene messa sulla porta d'ingresso, si accendono le candele bianche sulle finestre e in giro per la casa, si prende il cesto della bamboline di lana e si distribuiscono tra tutti gli abitanti della casetta.

La cena è pronta, non resta che mangiare e poi, come tutte le sere, ci si raduna  attorno alla stufa di ghisa a sentire la leggenda che racconterà la zia Gina stasera e si berrà la  tisana preparata dalla zia Polly...

La zia Gina ha scelto la leggenda della nascita della neve

e zia Polly ha preparato una tisana a base di curcuma, zenzero, miele e

limone da sorseggiare lentamente mentre si ascolta la zia raccontare....

La nascita della neve
C’era una volte una montagna, altissima che si stagliava nel cielo affondando la sua cima nelle bianche nuvole.
Ai piedi della montagna pascolavano tante candide pecorelle, ma stava arrivando l’inverno e l’erba era diventata secca e insipida. Le pecorelle avevano fame ma non trovavano più nulla da mangiare. Una di loro, la più furbetta, guardò la montagna e pensò che forse lassù sulle alte cime, nascosti dalle candide nuvole, ci fossero tanti pascoli di erba verde e succulenta. E decise di salire su per le rocce per arrivare fino alle nuvole. Le altre pecorelle le andarono dietro, animate dalla speranza. Salirono per giorni e giorni, senza fermarsi mai incuranti della fame che attanagliava il loro stomaco e della sete che rendeva asciutta la loro bocca.

Finalmente raggiunsero le nuvole e le leccarono per placare l’arsura. Rinfrancate dalle goccioline d’acqua andarono ancora avanti con la speranza di trovare verdi prati d’erba. E cammina cammina ad un tratto videro campi sterminati con tante erbe aromatiche e gustose. Affamate si gettarono su di esse e le brucarono con ingordigia. Mentre mangiavano arrivarono i folletti delle montagne, dispettosi e astuti. I folletti si avvicinarono alle pecore e strapparono dal loro mantello tanti riccioli di candida lana per lanciarli in alto, nel cielo. Si divertivano un mondo a vederli cadere volteggiando nell’aria, lievi e leggeri.
I riccioli di lana attraversarono le nuvole e si coprirono di goccioline d’acqua che brillavano come tante gemme. Ma le goccioline d’acqua appesantirono i fiocchi di lana che caddero ancora più giù fino ad arrivare alla terra. Cadendo volteggiavano lievi e bianchi e si adagiavano sui prati brulli ricoprendoli di un manto bianco e lucente. Si poggiavano sui tetti delle case, sui rami degli alberi e sui cespugli. Tutto il mondo venne avvolto dal bianco silenzio, era nata la neve.

BUON IMBOLC A TUTTI

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E' sera ormai, andiamo una corsa nella casetta delle zie per sentire la leggenda che racconterà stasera la zia Gina....eccoli sono già tutti radunati attorno al fuoco con una tazza di tisana della zia Polly per riscaldarsi, fuori continua a nevicare e a fare freddo, ma i nostri amici non lo sentono,                      nella casetta si sta al calduccio.

La leggenda di questa sera è in tema con                        questo mese di febbraio:


La leggenda del Bucaneve

Narra la leggenda che tanti e tanti anni fa, al ritorno dall’ennesimo viaggio sulla terra, il giovane principe Bucaneve udì una fanciulla cantare e, di quel canto, si innamorò perdutamente.
Arrivato nel Paese dell'Inverno, chiese a Re Gelo, suo padre, il permesso di sposarla ma questi, brontolando cupi presagi, rispose che il loro amore non aveva speranza perché la fanciulla era la principessa Primavera e abitava la regione dei venti e dei fiori mentre lui, Bucaneve, era il principe delle nebbie e del gelo...
“Scordati, figlio mio, questa pazzia!” tuonò cupamente Re Gelo.
Passò, così, un altro inverno lungo e silenzioso, ma il cuore di Bucaneve, abitato dalle brume del mattino, non riusciva proprio a dimenticare così, alle prime avvisaglie della nuova stagione, il giovane principe decise di attardare un po' il suo ritorno.
Lungo il sentiero ancora impreziosito da luminosi cristalli di ghiaccio, attese l'arrivo di Primavera... e lei arrivò, leggera, accompagnata da un canto gioioso.
Bucaneve, nascosto tra i cespugli, riconobbe l’Amore.
Il capo inghirlandato da piccoli fiori, la sottile veste di aliti di vento, i ridenti occhi di azzurro marzolino... la bella principessa incantò per sempre il giovane principe.
Da lontano, il richiamo di Re Gelo giunse cupo, come brontolio di tuono, per ricordargli che doveva affrettarsi a rientrare nel Paese dell'Inverno... ma Bucaneve non lo ascoltò e continuò a perdersi negli occhi di Primavera che, a piccoli passi, si avvicinava danzando.
Intorno, come richiamato da un evento magico e misterioso, tutto tacque e il mondo si incantò negli occhi dei due innamorati.
Per non ferire a morte il Signore dell'Inverno, il sole nascose i suoi raggi dietro le nuvole e il gelido vento, che seguiva sempre Bucaneve, per non assiderare Primavera, andò a fare mulinelli più lontano.

Allora il principe avvolse nel soffice mantello la fanciulla e si tennero stretti a lungo, giurandosi eterno amore.
Giunta accanto al cespuglio, un brivido increspò le braccia nude. Poi, incerta, guardò intorno e... finalmente lo vide.
Avvolto nel mantello di candida neve, la corona scintillante di brina, fiera sul capo, la spada di ghiaccio, splendete al fianco e due meravigliosi occhi cerulei e inquieti come la tormenta... il giovane rapì per sempre il cuore della principessa.
Quando il sole fece nuovamente capolino tra le nuvole, Bucaneve baciò Primavera e "Non temere" le disse "perché alla fine di ogni inverno tarderò di un giorno il mio ritorno nel Paese del Gelo e quando arriverai io sarò qui ad aspettarti". Poi, rapito per sempre dal vento di tormenta che lo nascose, svanì tra le nebbie...
E lei, rimasta sola, chinò il capo e pianse. Ma quando una lacrima toccò il terreno, tra le impronte di neve lasciate dall'amato spuntò un piccolo fiore bianco, dai petali delicati, che Primavera raccolse e strinse al petto, nuovamente felice...
... E da allora, ogni fine inverno, nei campi scintillanti di brina sboccia un piccolo fiore, che qualcuno ancora chiama Bucaneve per ricordare la promessa fatta dal giovane principe dell'Inverno alla bella principessa Primavera.

fonte

Tra la neve un fiorellino 

mette fuori il suo capino. 

Bianca e gialla è la corolla

sbuca fuori dalla zolla. 

Passa un cervo e dice lieve 

''Ben tornato, bucaneve! 

Resterò a te vicino 

oh mio caro fiorellino.''

Flora Cardenti

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E adesso tutti a nanna, la giornata è terminata, anche oggi i nostri amici hanno dovuto stare chiusi in casa, continuando a celebrare Imbolc e in serata hanno messo altre candele alle finestre per rinnovare il fuoco simbolo del sole che sta tornando... dolce notte a tutti voi e che Morfeo vi accolga tra le sue braccia....

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Le giornate iniziano ad allungarsi e il sole scalda un po' di più, oggi è una bella giornata e le zie decidono di andare a trovare un loro amico, un nanetto che vive con la moglie, nel bosco in comunità con altri nani che hanno creato una piccola città nel bosco Delnonsodove,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunità che si chiama "La cittadella" e, loro, i nani, lavorano tutti in una miniera

nelle vicinanze del bosco dove estraggono cristalli e minerali...

la mattina presto si incamminano con tutti

i loro attrezzi e tornano in serata dalle

 

 

 

 

                                       loro mogli che,laboriose, confezionano

                                      bambole di pezza ed intagliano le pietre ....

Igor e Wilmina, questi sono i nomi della coppia amica delle zie, si sono

costruiti una bella casetta da soli e un po' in periferia dalla Cittadella,

l'hanno voluta a forma di pera e                        sono molto soddisfatti del risultato ottenuto....Le zie sono arrivate,                             bussano alla porta e viene Wilmina ad aprire, Igor è al lavoro con                              tutti gli altri, Wilmina è molto contenta di vedere le zie e le                                  fa accomodare in casa, su una panca vicino al camino acceso                               e offre loro una tisana ai frutti di bosco che le zie accettano più                              che volentieri.

Vuole avere subito notizie degli altri della casetta e le zie le raccontano degli ultimi avvenimenti, dei nuovi arrivi e di come siano così aumentati i suoi abitanti....

Wilmina conosce da tanto tempo le due zie e sa quanto il loro cuore sia grande, conosce bene la loro ospitalità e generosità perchè anche lei ed Igor, i primi tempi del loro matrimonio, sono stati ospiti nella casetta fino a quando hanno poi trovato il villaggio dei nani della Cittadella dove hanno deciso di trasferirsi....

Dopo essersi gustate la tisana e aver chiacchierato del più e del meno, la zia Gina chiede a Wilmina se ha delle pietre disponibili, che vorrebbe acquistarne un po' col baratto naturalmente, zia Polly toglie dal suo zaino 2 cappotti fatti da lei e 2 golf di lana per i due nani e zia Gina aggiunge il suo zaino carico di fagioli, castagne, farina, mele e biscotti allo zenzero più una forma di pane casereccio....in cambio loro prendono delle punte di cristallo di rocca, di quarzo rosa e di ametista e due cuori di selenite la pietra lunare tanto cara alle zie...   

 

 

 

ecco fatto, ancora qualche chiacchiera poi è ora di incamminarsi verso la casetta, lasciano un saluto per Igor e invitano la coppia ad andarle a trovare......Wilmina ringrazia e promette che ci andranno sicuramente  appena le giornate diventeranno più belle e più calde....baci ed abbracci e le due zie tornano a casa di buon passo per evitare che il buio le colga nel bosco.....

Igor e Wilmina

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Oggi c'è un sole molto caldo e la neve ha iniziato a sciogliersi, gli abitanti della casa decidono di andare a fare una bella passeggiata nel bosco e questa volta, a loro, si aggiungono anche pappagalli, cavie, cincillà e criceti visto le temperature parecchio alte per la stagione, sgranchirsi le gambe e le ali fa sempre bene.... Le zie decidono di incamminarsi verso una collinetta per mostrare ai nuovi arrivati posti che loro ancora non conoscono....Nel bosco di Delnonsodove, ad un certo punto finiscono gli alberi e si innalza una bellissima collina, parecchio grande e finita la collina ritornano ad esserci gli alberi del bosco che continua ancora per tanti kilometri...è un bosco immenso dove vivono parecchie creature, lui dispensa da mangiare per tutti quelli che vivono entro i suoi confini...Zia Gina, chiama a sè Bianchina e Biancaneve e dice che nella stagione calda l'erba qui è molto rigogliosa e ricca di sostanze preziose per il corpo, è qui che loro vengono a fare il fieno e qui le due capre potranno pascolare tranquillamente, anzi, fa la proposta di rimettere a posto il fienile che già esiste e che è un po'

da restaurare così che possa servire da riparo nelle giornate piovose dell'estate,

qui Bianchina e Biancaneve potranno anche trovare la compagnia di altre capre che anche loro fanno alpeggio sulla collinetta, non per niente la collina è stata battezzata la collina delle caprette....

Appena la neve sarà sciolta inizieranno i lavori per la sistemazione della dimora... Bianchina e Biancaneve sono subito entusiaste della proposta e non vedono l'ora di trasferirsi lì, anzi, appena conosceranno le altre capre, visto che il fienile è capiente, proporranno loro di fare una piccola comune per vivere tutte assieme e così nascerà una nuova comunità all'interno del bosco Delnonsodove....

E' bello vivere in questo bosco, dove rispetto ed educazione, pace ed amore regnano sovrani, tanto avrebbero da imparare gli esseri umani da queste creature semplici!

se sorge qualche discussione si cerca di trovare un punto di incontro, qui si vive bene perchè si mette in pratica un solo comandamento, il più importante ed è quello che fa andare a gonfie vele ogni cosa: "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te".... 

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semplice no? non ci vuole poi tanto per fare andare per il verso giusto le cose non credete? ma allora perchè gli umani non ci riescono?......ma, bando alle domande senza risposta, ormai è ora di tornare nella casetta, tra un po' il sole scende e l'aria diventerà fredda, i pappi e i piccioni se ne sono già volati via con tante grida stridule ed i pelosi devono invece fare la strada a piedi ma non si lasciano certamente demoralizzare, sono felici di questa passeggiata non prevista, il sole caldo di oggi ha fatto loro un bel regalo, gli animali sanno essere grati alla natura e la natura li ricompensa sempre....

Stasera a cena si discuterà di come sistemare il fienile, ognuno dirà la sua e poi alla fine si sceglierà la miglior proposta, per cena zia Polly ha fatto una bella pizza, prima di uscire aveva impastato la farina e al ritorno l'aveva trovata ben lievitata, la pizza delle zie è sempre molto buona e croccante perchè fatta col lievito di pasta madre, fatto da loro con tanta pazienza ed amore....la pizza di questa sera è alle cipolle con olive e capperi oltre al sugo di pomodoro ed all'origano.

Un bel bicchiere di birra, una torta di mele, la solita tisana e la cena 

è fatta....non resta che correre vicino al fuoco e sentire la leggenda

che verrà raccontata stasera...

 “La pietra e la farfalla”

Un giorno, in un bosco di montagna, una farfalla meravigliosa svolazzando tra un fiore e l’altro, si posò su di un fiore nato vicino ad una pietra.

La pietra vedeva passare ogni giorno quella farfalla e quel giorno, visto che le era così vicina, le disse: “Ciao, che meravigliosi colori che hai e come è bello vederti svolazzare, io invece sono qui immobile e posso vedere ben poco del mondo e poi…. ho solo questo colore grigio!”.

La farfalla un po’ vanitosa rispose: “Si, ho dei bellissimi colori, tutti mi ammirano e vado dove voglio.

Tu invece sei sempre lì. Ma non ti annoi?”.

La pietra ci pensò un poco e rispose: “No, non mi annoio perché comunque posso vedere le cose belle del mondo che riesco a vedere di qui e ho tanti amici alberi attorno a me, però mi sento un po’ male se penso che non posso andare dove vorrei, come te”.

A quel sentire, un faggio maestoso che aveva ascoltato tutto intervenne e disse: “Cara mia vecchia amica pietra, se tu non fossi qui, io come altri alberi e altra vegetazione attorno a te non potremmo vivere perché le nostre radici sono affondate nel terreno e si abbracciano con forza a te per sostenerci.

Tu che sembri una piccola pietra sei invece maestosa e imponente ed è proprio perché sei lì da secoli immobile che hai permesso a noi alberi attorno a te di crescere stabili.

E’ vero quindi che non hai i colori della farfalla ma la tua bellezza sta nell’essere roccia.

Tu invece cara piccola farfalla, è vero che sei splendida con i tuoi colori ed è bello vederti volare quei pochi giorni della tua vita, ma non potresti esistere se non ci fosse questa vegetazione che abbraccia le proprie radici a rocce maestose come questa che sembra una piccola pietra, ma non lo è”.

Da quel giorno, la farfalla andò a trovare ogni giorno la pietra per raccontargli del creato che lei vedeva, e quando la farfalla fu sul punto di morire la pietra le disse: “Cara amica mia ti ricorderò per sempre perché, anche se pochi giorni, hai rinunciato a svolazzare un po’ del tuo tempo per raccontarmi le cose belle del mondo che io da qui non posso vedere”. 

E adesso non resta che andare a dormire, Buona Notte amici cari! 

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Anche oggi splende il sole nel bosco Delnonsodove, le zie hanno deciso che è arrivato il momento di sfasciare la gamba alla volpe Foxy, adesso si vedrà se tutto si è aggiustato, se la piccola camminerà bene anche senza il tutore vorrà dire che la guarigione è perfetta....un po' di tensione c'è tra gli amici, tutti sperano che  Foxy possa tornare com'era prima dell'incidente e quando le zie hanno finito di sfasciarla e le dicono di provare a camminare, restano tutti col fiato sospeso in trepida attesa di vedere cosa succederà...dopo i primi passi un po' incerti la volpacchiotta va spedita come un treno, la zampa è guarita bene e lei è tornata come nuova...."evviva" urlano tutti in coro

circondando la bestiola, adesso non avrò più problemi e potrà riprendere a correre e a saltare...Foxy ringrazia le zie e chiede il permesso di andare a fare un giro nel bosco accompagnata da Pantoule e Trilly la leprotta...

i 3 mettono uno zainetto a spalla con dentro un po'

di viveri e s'incamminano per la stradina del bosco.....

"stai attenta Foxy a non approfittare troppo della tua

zampetta", le gridano le zie....i 3 fanno segno di sì con la testa e nel frattempo spariscono dietro gli alberi...Pantoufle guida il drappello visto che conosce bene i posti, le altre due sono nuove quindi si smarrirebbero facilmente...

Foxy è felice di poter camminare ancora senza sentire più alcun dolore, Pantoufle ha intenzione di portarle in un posto che è considerato "magico"...cammina, cammina arrivano finalmente in una distesa fatta di tante vallate, Pantoufle svolta verso quella sulla destra chiamata Il Lago Fatato, visto che nel mezzo c'è un bel laghetto contornato da tante grotte....decidono di visitarle e i nostri amici restano a bocca aperta nel vedere tale meraviglia, sono grotte di sale rosa e sono molto benefiche per le vie respiratorie....respirare quest'aria ricca di ioni negativi è un toccasana per i polmoni...usciti da lì vanno verso un'altra grotta la cui entrata è bloccata da una bella cascata argentea, in questo periodo è ghiacciata...il sole picchiando sopra a tutti questi ghiaccioli rimanda dei bei riflessi di tutti i colori, tutto sembra un paesaggio fatato e difatti lì a poco i nostri amici vedono comparire una bella fatina                che si presenta col nome Bluette,

dice di essere la sorella della fatina Violetta, la fatina

che avevano incontrato Bianchina e Biancaneve nel                       

loro pascolo e che ha rivelato loro l'esistenza di questo bosco                                        dove hanno così potuto mettersi in salvo...Bluette racconta ai

nostri amici del Villaggio delle Fate presente in quella vallata e della loro

amicizia con tutti gli animali che vivono nel bosco                       Delnonsodove....la loro vita è semplice, le loro case sono i tronchi degli                          alberi secchi,          si nutrono di bacche e di frutti di bosco, ma possono

anche vivere senza mangiare, una volta vivevano

nel mondo degli uomini, ma quando questi ultimi si

sono fatti sempre più egoisti, arroganti e menefreghisti, non credendo più all'esistenza di questa piccole creature, anzi deridendo e facendosi beffe di coloro che ancora ci credevano, hanno deciso di trasferirsi qui per vivere fianco a fianco con gli animali che sono migliori degli uomini e con cui hanno un buonissimo rapporto di vicinato....le fatine, sono sempre disposte a dare una mano a chi chiede loro aiuto, è la loro missione di vita, questa...

Pantoufle, Trilly e Foxy sono contenti di aver fatto questo incontro e si ripromettono di venire ancora in questo posto incantato, invitano la fatina ad unirsi a loro per fare merenda assieme, si siedono su un grosso masso vicino ad un'altra grotta e dividono la merenda preparata dalle zie....poi decidono di rientrare a casa, salutano la fatina e prendono la strada del ritorno....questa sera a cena, i nostri tre amici hanno un bel po' da raccontare agli altri rimasti a casa....

La cena è pronta e tutti vogliono ascoltare il resoconto della passeggiata dei tre amici, subito chiedono a Foxy come è andata con la zampa e lei risponde felice che è tutto posto, non ha più problemi per fortuna. tutti tirano un sospiro di sollievo a queste parole, ma adesso sono curiosi di sapere dove sono andati e chi hanno incontrato....nel sentire il racconto dell'incontro con la fatina, anche gli altri decidono di andare tutti in quella vallata del Lago Fatato a parlare pure loro con la fatina e a visitare quel posto...

Zia Polly e zia Gina sono molto amiche delle fatine di quel villaggio e hanno piacere di tornare ancora a trovarle....la cena finisce tra tante chiacchiere e promesse di andare tutti assieme in quel posto fatato...

Ed ora tutti attorno alla stufa con la tisana alla menta della zia Polly a sentire la favola raccontata dalla zia Gina

Il fungo e la fatina

Nel bosco dopo una settimana di pioggia era nato un funghetto tutto rosso con i pois gialli. Era li che cresceva serenamente nel bosco quando arrivò un bambino che iniziò a urlare…

Papà papà guarda che bel funghetto tutto colorato, lo raccogliamo?  E il papà gli disse con tono allarmato: non va assolutamente raccolto, è un fungo molto velenoso.

E andarono via.

Il funghetto non capì e chiese al grande albero sotto cui era nato che cosa significasse essere velenoso. Il vecchio albero disse:

significa che se qualcuno ti raccoglie e ti mangia morirà di sicuro!

Il fungo rabbrividì al sol pensiero che un bimbo o una bimba potessero raccoglierlo e i giorni seguenti furono tristi perché lui aveva paura,  e fortunatamente i bambini e le bambine lo evitavano.

Un giorno in cui il sole penetrava fra gli alberi del bosco arrivò vicino al funghetto rosso con i pois gialli una fatina verde che gli chiese:

Perché sei triste?  Ed il fungo raccontò la sua storia.  La fatina sorrise e esclamò: che meraviglia!

Il funghetto non capiva… La fatina fece un incantesimo e lo trasformò in una casa con la porta, le finestre e anche le tendine sulle finestre.

Il funghetto disse: e adesso?  E adesso vivremo sempre insieme e nessun uomo potrà scoprire della mia esistenza  perché tu mi proteggerai e io potrò fare i miei incantesimi indisturbata.

Il fungo si sentiva felicissimo perché avrebbe vissuto per sempre con la sua fatina verde e sarebbero stati felici e contenti.

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e adesso, tutti a nanna, domani è un altro giorno e ci saranno altre cose da vivere nella casetta nel bosco Delnonsodove........  notteeeeeeeeeee! 

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La zia Gina ha deciso di iniziare a piantare un po' di sementi nel semenzaio in mansarda, interpella la zia Polly che la informa di quali semi hanno a disposizione,

ecco qua la lista:

Pomodoro -Melanzana -Peperone -Peperoncini -Cipolle -Porro -Lattuga 

-Sedano -Cavolo Rapa -Cetriolo -Origano -Asparagi -Mais -Rucola -Bieta da coste --Valeriana -Spinaci -Cicoria -Zucchine.

Benissimo, oggi nella casetta si inizia a seminare per preparare i trapianti per i mesi di marzo e aprile...

Le zie, naturalmente , sono molto informate sulle varie lune.

Con la luna crescente si effettua la semina ,adottando sistemi di protezione, di melanzane, pomodori, peperoni, zucchine, meloni, sedano, indivia, carciofi e cavoli, oltre a lattuga, piselli e carote; per quanto riguarda le erbe aromatiche, si può seminare prezzemolo ed erba cipollina.

Nella fase di luna calante si inizia a lavorare e concimare il terreno in vista delle semine primaverili. È inoltre il periodo più adatto per la raccolta di ortaggi a bulbo, come scalogno, aglio e cipolla. I giorni di luna calante rappresentano il momento più adatto per seminare lattuga, aglio, sedano, porri, ravanelli, radicchio, erbette e spinaci

Con la luna piena si concima alberi da frutto e si semina cipolla, scalogno e aglio, oltre che prezzemolo. La fase di luna piena è considerata il momento migliore per 

raccogliere le erbe aromatiche e officinali da essiccare tipo rosmarino, alloro, salvia, timo e origano.

Oggi si passa la giornata in soffitta a fare gli ortolani.....

appena andrà via la neve, si inizierà a vangare e a concimare 

l'orto per prepararlo ai trapianti delle piantine cresciute in casa

e alle sementi che andranno direttamente in terra.

Finito il lavoro è già ora di cena e come dopocena c'è la novella della zia Gina accompagnata come sempre dalla tisana, questa sera alla menta e liquirizia, preparata dalla zia Polly....ssssssshhhhhhtttt ...tutti zitti che la zia Gina ha già iniziato a raccontare, stiamo ad ascoltare anche noi:

Il ratto di Proserpina

Persefone

La dea Demetra era particolarmente amata dagli uomini. Proteggeva il lavoro dei campi, faceva maturare i frutti e biondeggiare il grano, ricopriva la terra di fiori e di erbe.
Ella aveva una figlia, Proserpina, una fanciulla bionda e soave, sempre sorridente, con due grandi occhi fiduciosi e profondi.
In un mattino sereno in cui il sole illuminava ogni cosa Proserpina, in compagnia di altre ninfe, si divertiva a correre sui prati ricoperti di erba rugiadosa e di fiori multicolori. Le splendide creature ridevano, scherzavano, gareggiavano nel raccogliere rose, giacinti, viole per fame ghirlande e adornarsi le vesti.
Ad un tratto avvenne un fatto prodigioso, un terribile boato lacerò l'aria. La terra si spaccò e dal baratro balzò fuori, su un cocchio d'oro trainato da quattro cavalli nerissimi, un dio bello e vigoroso ma dallo sguardo triste. Con le sue braccia possenti afferrò Proserpina e la trascinò con sé incitando i cavalli a correre velocemente.
Era Plutone il dio delle tenebre che, preso dalla bellezza di Proserpina, si era innamorato perdutamente di lei. Aveva chiesto e ottenuto da Giove di poterla sposare, perciò era venuto sulla terra e l'aveva rapita.
La fanciulla atterrita levò in alto terribili grida, ma nessuno udì la sua voce. Implorò il padre Giove ma questi, avendo permesso il ratto, non poté aiutarla.
I cavalli intanto galoppavano veloci. Proserpina, prima di entrare nel grembo della terra, rivolse alla madre un'ultima e disperata invocazione. Il suo grido fu così forte che montagne, boschi e prati fecero eco alla sua voce.
Demetra l'udì dall'Olimpo. Sconvolta dall'ansia, scese volando in terra. Cercò ovunque l'adorata figlia, vagò per nove giorni e nove notti. Visitò gli angoli più nascosti e lontani senza mai assaggiare né ambrosia né nettare tanto era il suo dolore. La cercò persino negli antri marini, chiese notizie all'aurora, al tramonto, ai fiumi, ma nessuno volle dirle la verità.
All'alba del decimo giorno, quando ogni ricerca risultò vana la dea, in preda alla più folle angoscia, interrogò il sole. - Dimmi la verità - implorò - tu, che dal cielo tutto illumini, dimmi chi l'ha rapita e in quale luogo la vedesti. 
Il sole ebbe pietà di lei e volle rassicurarla:
- È stato Plutone, il dio delle tenebre, a rapire la tua diletta figlia per farla sua sposa. Ora Proserpina è laggiù e con il suo sorriso rallegra quel tristissimo luogo.
Demetra, sempre più disperata, si allontanò dall'Olimpo e si rifugiò ad Eleusi, in un tempio a lei consacrato, dimenticandosi della terra che aspettava la sua protezione.
Così a poco a poco i frutti marcirono, le spighe seccarono, i fiori e i prati ingiallirono e infine la terra divenne brulla e riarsa.
Allora Giove ebbe compassione degli uomini, chiamò Iride e la mandò da Demetra perché l'invitasse a tornare tra gli dei. Ma la dea messaggera non riuscì ad ottenere nulla.
Tutti gli dei, uno dopo l'altro, andarono a supplicarla offrendole doni magnifici, ma Demetra non si lasciò convincere. Rispondeva che non avrebbe donato né messi né ricchezze ai campi se prima non avesse riavuto sua figlia.
Giove mandò allora Mercurio dal re degli inferi affinché lo persuadesse a rendere la fanciulla alla madre. 
Plutone non osò disubbidire al volere di Giove, ma meditò in cuor suo di non restituire Proserpina per sempre. Esortò la fanciulla a salire sul carro che doveva ricondurla sulla terra. Prima che ella si allontanasse però le offrì alcuni chicchi di melograno. Proserpina li accettò, ignorando che per un'antica legge divina i rossi chicchi di quel frutto l'avrebbero per sempre legata agli inferi.
Insieme a Mercurio la fanciulla ritornò nel mondo della luce e si recò nel tempio di Eleusi, dove trovò Demetra. Al solo vederla la dea si trasfigurò in volto, corse incontro alla figlia, l'abbracciò teneramente. Si consolarono a vicenda, parlando a lungo tra loro.
Allora Demetra comprese che il legame tra la sua amata figlia e Plutone era ormai indissolubile e perciò chiese a Giove di poterla avere con sé almeno per una parte dell'anno.
Il dio dell'Olimpo acconsentì, così Demetra ritornò finalmente fra gli dei e la natura si risvegliò. 
Da quel giorno, ogni volta che Proserpina torna nel mondo, i prati si coprono di fiori, i frutti cominciano a maturare sugli alberi e il grano germoglia nei campi. 
È la stagione della Primavera.

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La zia Gina ha scritto un'altra novella e la zia Polly ha fatto le illustrazioni, la metto qui sotto per chi volesse leggerla, sarà la novella che verrà letta stasera al caldo della stufa, prima di andare a dormire....oggi gli abitanti della casetta se ne sono stati tutto il giorno ritirati per via della pioggia che ha battuto insistente nel bosco, hanno passato la giornata a rincorrersi per casa e a fare un bel casino e più volte le zie hanno dovuto riprenderli 

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La storia di Poldo e Batuffolo

C'era una volta un piccolo coniglio bianco che si era perduto nel bosco, girava senza meta perchè non sapeva proprio dove andare, quando d'un tratto vede comparire davanti a se' un piccolo scoiattolino, anche lui tutto smarrito, timidamente gli si avvicina e gli chiede informazioni su che strada prendere, ma il piccolino non sa cosa rispondergli visto che pure lui si è perso.

I due animaletti decidono così di continuare la strada assieme con la speranza di trovare qualcuno a cui chiedere informazioni...il coniglietto si presenta dicendo di chiamarsi Poldo e lo scoiattolino per tutta risposta dice che il suo nome è Batuffolo.

Contenti di essersi trovati i due amici cominciano ad esplorare il bosco in cerca di un riparo per la notte.

E' una bella giornata invernale, gli uccellini cantano allegri sui rami degli alberi, godendosi il sole che splende alto nel cielo e scalda i loro corpicini intirizziti dalle ultime nevicate, tutte le creature del bosco sono ancora nelle loro tane prima di risvegliarsi alla bella stagione che arriverà a breve. Poldo e Batuffolo stanno molto attenti per vedere se riescono a trovare un posto dove andare a dormire, sono un po' stanchi perchè hanno girovagato parecchio prima di incontrarsi e adesso avrebbero bisogno di un bel giaciglio dove riposare.

Camminano e camminano ancora per un bel po' prima di adocchiare una buca nel terreno, chissà dove porterà questa buca? si chiedono curiosi e Poldo, senza pensarci su due volte si imbuca velocemente e....miracolo, è una tana abbandonata da qualche animale che ha vissuto lì e sembra faccia proprio al caso dei nostri due amici...Poldo dice a Batuffolo di scendere pure lui che finalmente hanno trovato un riparo per la notte e possono finalmente rilassarsi e ritemprarsi dalla fatica.

La tana è ancora arredata dal precedente proprietario, meglio di così non poteva di certo andargli e ringraziano la buona sorte che ha fatto loro trovare questo posticino... 

La tana è provvista anche di una bella stufetta, vicino alla quale trovano anche della legna pronta da bruciare per scaldarsi un po' e poi subito di corsa a dormire....

Il mattino dopo si svegliano sul tardi, erano talmente stanchi che hanno dormito più di 12 ore di fila, e decidono di uscire per cercarsi qualcosa da mangiare e per ispezionare la zona attorno alla tana.

Ad un certo punto vedono saltar fuori da dietro un albero un topolino

che li saluta sorridendo, "eilà, chi siete voi?" i nostri due amici gli 

dicono che sono stranieri ma che avrebbero intenzione di sistemarsi in

quel bosco, gli raccontano di aver trovato una bella tana e se non

appartiene a nessuno, vorrebbero farla diventare la loro dimora; il 

Topolino, il cui nome è Bigio, risponde che da parte sua non c'è

nessun problema, gli racconta che la tana della quale hanno preso

possesso apparteneva ad una volpe, che però, avendo trovato marito,

aveva deciso di trasferirsi da lui, quindi loro potevano benissimo

usufruirne. Racconta poi che lui vive assieme ad altri topi in una comunità che hanno costruito lì nei paraggi e se solo ne hanno voglia sono invitati a visitarla e saranno i benvenuti...i nostri amici accettano subito l'invito, è giusto avere dei buoni rapporti di vicinato e si incamminano seguendo Bigio...appena arrivati nel villaggio il loro nuovo amico presenta i suoi compagni:

c'è il topolino scrittore che scrive tante belle favole da raccontare ai piccolini

                           

                                        

                                il topolino musicista che allieta tutta la combriccola

                                    

                                            chi pensa solo a mangiare

                                        

e chi a divertirsi                            c'è il professore che ha il compito di istruire                                                                                             tutti

 

 

                                                                                                                                                                     

 

Le femmine del villaggio, non c'è niente da dire, sono molto laboriose,

c'è chi cura i marmocchi                    chi cuce e fa                i lavori domestici

 infine c'è il contabile del gruppo e quello che ha sempre da ridire su tutto!

                                          e chi, invece, per fortuna è sempre contento ed allegro

davvero una bella combriccola, sarà divertente averli come vicini di casa pensano i nostri due amici e ringraziando salutano tutti e continuano il loro girovagare alla scoperta di nuove cose.

Arrivano in un punto dove il sentiero si divide e decidono di prendere quello sulla loro destra, camminano ancora un po' e si trovano nei pressi di un bel laghetto, lo spettacolo che hanno davanti è da sogno, il cielo azzurro che si specchia nell'acqua del laghetto è davvero da mozzare il fiato.....si avvicinano di più e vedono due ranocchie                                                              e più in là, ecco una coppietta di innamorati                                                                                           in viaggio di nozze

 

"Che bello!!! altri amici da conoscere, così almeno non ci sentiremo soli"....e dopo essersi presentati e aver scambiato due parole con le rane, salutano e se tornano verso la loro tana, per oggi può bastare, un po' di conoscenze le hanno fatte e hanno anche avuto modo di vedere quanto è bello il posto dove sono capitati mentre giravano senza una meta precisa.

Ormai Poldo e Batuffolo hanno deciso che si installeranno qui in pianta fissa, hanno una casa e anche degli amici con cui passare il tempo, quindi il loro girovagare è arrivato alla fine.

Domani sarà un nuovo giorno con delle nuove novità e così tutti i giorni a venire, si faranno compagnia, divideranno le provviste che si procureranno di volta in volta, cureranno la loro tana, andranno a trovare i loro amici e se ne faranno dei nuovi, i giorni passeranno, i mesi pure e così gli anni, ma la loro amicizia durerà per sempre nel tempo perchè giorno dopo giorno impareranno a rispettarsi e a volersi bene e a superare le incomprensioni che nella vita ci sono sempre e, a questo punto, a noi non resta che augurare loro una buona vita nella pace di quel bosco....

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La neve ormai si sta sciogliendo tutta nel bosco Delnosodove, ce n'è ancora un po' nei posti in ombra rivolti a nord, ma per il resto è andata via.

La zia Gina stamattina si è alzata e visto il bel tempo ha programmato di andare a dare un'occhiata al pezzo di terreno dove viene fatto l'orto e accompagnata dalla zia Polly, da Gerolamo il lupo e da Bianchina la capra, muniti entrambi di vanga e rastrello, si sono diretti verso l'orto che, essendo in un posto dove batte bene il sole, il terreno non è più gelato ed è già pronto per essere vangato...è sempre meglio preparare il terreno un po' in anticipo così almeno, quando decideranno di seminare, è tutto già a posto....Anita viste le sue condizioni di gravidanza è rimasta a casa con tutti gli altri, oggi sarà lei che preparerà il pranzo per tutti....i due lupi, passati i giorni di festa, hanno deciso di fermarsi dalle zie fino all'arrivo dei nascituri, così le zie possono dare una mano coi piccoli, la stanza dove sono alloggiati è abbastanza grande per ospitare anche i bebè e pare che siano due gemelli, così ha sentenziato la zia Polly toccando il ventre di Anita.

Nella casetta sono tutti affaccendati a dare una mano ad Anita, non vogliono che si affatichi troppo, quindi c'è chi va a prendere l'acqua del pozzo e mette la pentola sul fuoco a bollire per la pasta, chi si mette a pelare le patate e le carote, 

 

Pantoufle, Trilly, Owen e Choky si sono offerti di farlo loro, così senza farsi accorgere faranno sparire nella loro pancia qualche bella carotina...sono proprio dei piccoli furbastri birbantelli quei 4 pelosetti!!!.....il menù odierno della casetta saranno gli  spaghetti al sugo di pomodoro e basilico             e come secondo ci saranno le patate e le carote cotte al vapore e condite con succo          di limone ed olio extravergine, il tutto accompagnato da un buon humus di ceci che sta facendo Anita e per dolce ci sarà una bella torta all'acqua al cacao, anche quella preparata dalla lupa che mentre sta impastando gli ingredienti si vede arrivare in picchiata Pitù e Tato

che si portano via un po' di impasto, subito seguiti da Gingle e Natalie che non

vogliono essere da meno         ad Anita non resta che brandire una bella scopa per

farli stare bravi e poter cucinare in santa pace la torta.

Biancaneve               e la volpe Foxy               si stanno rincorrendo per tutta la casa 

Kira, Tobia, Lulù e Timmy stanno provando ad insegnare dei passi di danza alle gallinelle, tra un po' è carnevale e loro vogliono festeggiarlo danzando

Ecco che l'orologio suona l'una e le zie sono di ritorno dai campi,

Gerolamo e Bianchina hanno fatto proprio un bel lavoro, l'orto adesso è tutto vangato e concimato, pronto per essere inseminato....la tavola è già apparecchiata, il pranzo è pronto, non resta che accomodarsi e mangiare tutto quello che è stato cucinato.

Il pomeriggio è dedicato ai lavori di casa...Cip e Ciop assieme a Rox e ai piccioni vanno a fare un giro nel bosco.

ed ecco che arriva l'ora di cena e come dopo cena il momento della leggenda, questa sera è il turno di zia Polly che decide di raccontare e di dedicare a Gerolamo ed Anita, 

In una calda notte di luglio di tanto tempo fà un lupo, seduto sulla

cima di un monte, ululava a più non posso.

 

In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a 

nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa

e lieve.

 

Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve

arrivaron fino all'argentea regina della notte che, alquanto infastidita

da tutto quel baccano, gli chiese:

"Cos'hai da urlare tanto? Perchè non la smetti almeno per un po'?

 

Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia 

cucciolata. Sono disperato...aiutami! rispose il lupo"

 

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfiò, si gonfiò,

si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminossissima palla.

 

"Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto disse,

dolcemente partecipe, al lupo in pena".

 

Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura. sull'orlo

di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo

strinse forte forte a sè e, felice ed emozionato, ma non senza aver

mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto

della vegetazione.

 

Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo 

regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e 

i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo,

possono ammirarla in tutto il suo splendore.

 

I lupi lo sanno...E ululano festosi alla luna piena.

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e adesso, di corsa, tutti a nanna ...dolce notte!

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Ed eccoci arrivati a Carnevale, c'è aria di festa e di scherzi nella casetta....ieri le zie hanno preparato le classiche chiacchiere, hanno preso farina, zucchero, lievito, amido ed infine la buccia grattugiata del limone, le hanno messe tutte in un recipiente, in un altro recipiente hanno messo gli ingredienti liquidi: olio, succo di mela e latte di riso, hanno mescolato il tutto con un mestolo di legno fino ad ottenere una palla morbida e liscia che hanno lasciato riposare una mezz'ora, coperta, al fresco, dopo di che hanno steso la pasta col mattarello e fatto le chiacchiere, poi infornate nel forno della stufa della cucina....

La zia Polly ha preparato delle mascherine e dei cappellini di cartone di vari colori per tutti gli abitanti della casetta 

tutta la combriccola si è divertita a fare i coriandoli e le stelle filanti

 

                  La zia Gina ha organizzato dei giochi in casa per passare questa giornata                                    in allegria: la corsa nei sacchi, la caccia al tesoro, il trenino, balli                                e canti, tutti sono entusiasti di questa festa e si buttano a capofitto                               nelle danze, si fanno scherzetti a vicenda

             e risate a crepapelle,      mangiano le chiacchiere accompagnate da un           bicchiere di buon sidro e alla fine ci sarà un teatrino dove la zia Gina e la zia Polly racconteranno storie e leggende del Carnevale:

La fuga di Pulcinella 

Pulcinella era la marionetta più irrequieta di tutto il vecchio teatrino. Aveva sempre da protestare, o perché all’ora della recita avrebbe preferito andare a spasso, o perché il burattinaio gli assegnava una parte buffa, mentre lui avrebbe preferito una parte drammatica. “Un giorno o l’altro” egli confidava ad Arlecchino “Taglio la corda”. E così fece, ma non fu di giorno. Una notte egli riuscì ad impadronirsi di un paio di forbici dimenticate dal burattinaio, tagliò uno dopo l’altro i fili che gli legavano la testa, le mani e i piedi e propose ad Arlecchino: “Vieni con me.” Arlecchino non voleva saperne di separarsi da Colombina, ma Pulcinella non aveva intenzione di portarsi dietro anche quella smorfiosa, che in teatro gli aveva giocato centomila tiri. “Andrò da solo” decise. 

Si gettò coraggiosamente a terra e via, gambe in spalla. “Che bellezza” pensava correndo “non sentirsi più tirare da tutte le parti da quei maledetti fili! Che bellezza mettere il piede proprio nel punto dove si vuole”. Il mondo, per una marionetta solitaria, é grande e terribile, e abitato specialmente di notte, da gatti feroci, pronti a scambiare qualsiasi cosa che fugge per un topo cui dare la caccia. Pulcinella riuscì a convincere i gatti che avevano a che fare con un vero artista, ma ad ogni buon conto si rifugiò in un giardino, si acquattò contro un muricciolo e si addormentò. Allo spuntare del sole si destò ed aveva fame. Ma intorno a lui, a perdita d’occhio, non c’erano che garofani, tulipani, zinnie e ortensie. “Pazienza” si disse Pulcinella e colto un garofano cominciò a mordicchiarne i petali con una certa diffidenza. Non era come mangiare una bistecca ai ferri o un filetto di pesce persico; i fiori hanno molto profumo e poco sapore. Ma a Pulcinella quello parve il sapore della libertà, e al secondo boccone era sicuro di non aver mai gustato cibo più delizioso. Decise di rimanere per sempre in quel giardino e così fece. Dormiva al riparo di una grande magnolia le cui dure foglie non temevano pioggia né grandine e si nutriva di fiori; oggi un garofano, domani una rosa.

Pulcinella sognava montagne di spaghetti e pianure di mozzarella, ma non si arrendeva. Era diventato secco secco, ma così profumato che qualche volta le api si posavano su di lui per suggere il nettare, e si allontanavano deluse solo dopo aver tentato invano di affondare il pungiglione nella sua testa di legno. Venne l’inverno, il giardino sfiorito aspettava la prima neve e la povera marionetta non aveva più nulla da mangiare. Non dite che avrebbe potuto riprendere il viaggio: le sue povere gambe di legno non lo avrebbero portato lontano. “Pazienza” si disse Pulcinella “Morirò qui. Non é un brutto posto per morire. Inoltre morirò libero: nessuno potrà più legare un filo alla mia testa, per farmi dire sì o no”. La prima neve lo seppellì sotto una morbida coperta bianca. In primavera, proprio in quel punto, crebbe un garofano. Sottoterra, calmo e felice, Pulcinella pensava;”Ecco, sulla mia testa è cresciuto un fiore. C’é qualcuno più felice di me?” Ma non era morto, perché le marionette di legno non possono morire. E’ ancora là sotto e nessuno lo sa. Se sarete voi a trovarlo, non attaccategli un filo in testa: ai re e alle regine del teatrino quel filo non dà fastidio, ma lui non lo può proprio soffrire.

fiaba di Gianni Rodari

 

La storia di Arlecchino

C’era una volta, in un quartiere povero di Bergamo, un bambino di nome Arlecchino. Quando arrivò il Carnevale, tutti i bambini ricevettero in dono dalle proprie mamme un bel costume da indossare in quei giorni di festa. Solo Arlecchino rimase senza maschera: la sua mamma, infatti, era troppo povera per comprare delle stoffe colorate. Così, il povero bimbo dovette andare a festeggiare indossando la sua casacca bianca.
Quando gli altri bambini scoprirono che Arlecchino non aveva un costume, chiesero alle loro mamme i ritagli di stoffa avanzati da ciascun costume e li portarono alla mamma di Arlecchino, perché ne facesse un costume. La mamma cucì insieme tutti i ritagli e gli scampoli di stoffa: nacque così il costume più colorato e più originale del Carnevale.

 

 

 

 

 

 

 

 

E così fu Carnevale 

Nel cuore della savana, in un tempo molto lontano tutti gli animali che oggi riconosciamo per le loro caratteristiche, avevano un aspetto ben diverso a quello attuale. In particolare la giraffa non aveva un collo diverso da tutti gli altri, e l’elefante aveva la stessa statura degli altri animali. Ma accaddero due episodi assai curiosi. La giraffa era sempre stata impicciona, e si nascondeva tra i cespugli per ascoltare i discorsi delle bestie della foresta. Ovviamente la giraffa non riusciva mai a mantenere un segreto, e per questo non era molto amata dagli altri animali. Nonostante ciò, il goffo animale continuava ad origliare e ad allungare la testolina per spiare tutti quanti. La sua curiosità, però, ben presto fu motivo di uno strano incidente: infatti, mentre un giorno la giraffa era nascosta dietro una roccia ad aspettare qualcuno da spiare, non vedendo arrivare nessuno allungò il collo, e rimanendo in quella posizione per ben tre ore alla fine si accorse che il suo corpo era cambiato.

Tanto era rimasta affacciata che il suo collo si era allungato, e non sarebbe più

tornato come prima! Così da quel momento la giraffa diventò un animale molto riservato, e non si impicciò mai più degli affari altrui. Nello stesso periodo avvenne un episodio molto simile a quello della giraffa. Infatti anche l’elefante, che era un animaletto piccolo ed esile, aveva un brutto vizio: era molto ingordo, e voleva essere pasciuto, servito e riverito dagli altri animali. Per di più, ogni volta che nessuno faceva la guardia alle provviste, l’elefante divorava ogni cosa fino all’ultima briciola.

Tutte le creature, stanche delle sue prepotenze, si riunirono di nascosto e decisero di porre fine alle angherie dell’elefante. Fino a quel momento, ogni ragionamento non era servito a niente, così si arrivò ad adottare rimedi estremi. Gli animali, avviliti per la situazione, discussero a lungo fino a che, di comune accordo, decisero di dargli una bella lezione. Anche la giraffa, che aveva già imparato ad avere rispetto per gli altri, fu pienamente d’accordo con gli altri animali, e tutti insieme invitarono l’elefante prepotente in un prato dove avevano preparato un ricco banchetto. L’elefante aveva accettato ben volentieri, tutto contento di essere venerato dagli altri. Ma dopo aver mangiato come solo un elefante può fare, gli furono servite altre pietanze, ed altre ancora. Sdraiato sull’erba, si sentì gonfio come un pallone. Non riuscì ad alzarsi per tre giorni, tanto si era abbuffato. L’elefante, alquanto malandato a causa di quel gonfiore, andò ad immergersi nello stagno per darsi una rinfrescata. Fu lì che specchiandosi nell’acqua dello stagno, vide che il suo corpo era rimasto tutto gonfio, enorme, pesante!

La sua ingordigia lo                         aveva trasformato per sempre. Quando la giraffa lo vide conciato a quel               modo, lo consolò raccontando la sua esperienza. Di lì a poco, toccò alla scimmia, che a quel tempo era l’animale più vanitoso della foresta. Il motivo di tanta vanità era il suo meraviglioso pelo, molto simile a quello di uno scoiattolo. È difficile da credere, ma anche la sua coda era folta e vaporosa! La scimmia, piena di sé, guardava tutti gli altri con aria di sufficienza, perché riteneva che nessuno fosse tanto grazioso da meritare di stare accanto a lei. Anche stavolta, gli animali, sconfortati per la circostanza, discussero a lungo, e sempre di comune accordo, decisero di dare una lezione memorabile anche alla scimmia vanitosa. Dopo aver costruito una specie di passerella, ognuno di loro si procurò una torcia. Tutti insieme invitarono la scimmia a fare una sfilata per loro, e spiegarono a quella sciocca bestiola che le torce servivano a creare le luci adatte allo spettacolo. La scimmia colse subito l’occasione di sfoggiare la sua meravigliosa pelliccia, ma l’aspettava una brutta sorpresa. Infatti, mentre la scimmia si pavoneggiava, tutti gli animali

lanciarono le torce addosso alla sciagurata, che per non bruciare viva

corse verso lo stagno.

Quando uscì dall’acqua, la scimmia aveva il pelo così rovinato che divenne

la creatura più brutta e malridotta del genere animale.

In quell’istante passò da quelle parti il Leone,

il Re di tutti gli animali, e si meravigliò di                       fronte a quella trasformazione! La giraffa, l’elefante e                            la scimmia, avevano cambiato aspetto, e si disperavano al pensiero                di non tornare più come prima……Il saggio leone, allora, cercò di trovare una soluzione, e così decise di dare una festa in maschera per tutti gli animali, così che i tre stolti amici non si sentissero fuori luogo. Tutti gli animali furono felici, e la festa fu chiamata Carnevale. Tutti erano travestiti, e nessuno poteva riconoscere nessun altro. La giraffa, la scimmia e l’elefante, per quel giorno di festa, dimenticarono la loro disavventura, ma dopo il Carnevale, nulla tornò come prima!

fiaba di Rossana Costantino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L'aria si sta piano piano riscaldando, la neve si sta sciogliendo tutta e le zie oggi hanno deciso di scavare una bella pozza d'acqua, quasi un laghetto, così che le oche possano usufruirne nei giorni caldi...vicino al pozzo c'è una sorgente d'acqua che sgorga da un pendio ed esce direttamente dalla terra, quindi è pura ed

incontaminata, in questo bosco non essendoci esseri umani non

c'è neanche l'ombra dell'inquinamento, qui è ancora come

prima che arrivasse l'uomo, tutto è cristallino, questa acqua

è quella che forma il ruscello che passa nel casottino a

rinfrescare i cibi nelle giornate calde dell'estate...le zie hanno

pensato bene di scavare appena sotto alla caduta dell'acqua

e tutti danno una zampa per aiutarle, Pantoufle e Trilly

sono degli esperti in buche, Gerolamo si è munito di un

piccone e Bianchina di una pala, le galline fanno del loro meglio raspando il terreno e così ne approfittano per mangiarsi qualche bel vermetto, le biricchine uniscono l'utile al dilettevole (la loro gola)          anche i cani non scherzano, sono pure loro dei buoni scavatori

con tutti questi "operai" in un giorno riusciranno a fare un bel laghetto, le zie pensano già alle ninfee che potranno metterci, poi arriveranno senz'altro anche delle ranocchie ad abitarci e chissà che non arrivi anche qualche bella tartarughina d'acqua.

L'idea che le zie hanno in mente è questa:

bisogna recuperare un bel po' di sassi per contornarlo tutto, una bella quantità, quelli più grossi, è già presente sul posto e gli altri andranno a cercarli nel bosco quando andranno a fare le passeggiate, un sasso al giorno a testa e si fa in fretta a finire il lavoro.

La giornata volge al termine e la buca è completata, è profonda circa 1 metro e di diametro fa 3 metri, c'è da dire che è proprio un bel laghetto....adesso non resta che togliere la deviazione fatta all'acqua che impediva e complicava l'opera di scavo e ammirare il lavoro fatto con grande soddisfazione!!!

Un altro giorno è passato e gli abitanti della casetta si sono dati parecchio da fare, sono stanchi e stasera a cena mangeranno anche le gambe del tavolo     tanta è la fame che hanno, hanno consumato un bel po' di energie e adesso devono pensare a recuperarle, a questo penserà la zia Polly con uno dei suoi piatti speciali che fanno resuscitare anche un morto

Il menu di stasera: Insalata di grano saraceno con zucchine, fave e carote e poi polpette di piselli e menta da accompagnare magari ad una caponata di melanzane rosse: una delizia!...e come dolce la zia Gina ha preparato una crostata  rustica con mele e fichi alla cannella e per finire e digerire il tutto una bella tisana digestiva: ​ menta, salvia e limone con un pizzico di zenzero....

e poi, anche stasera, come di consuetudine, racconterà una fiaba:

I 3 topolini

C’erano una volta tre topolini, che si affannavano a correre qua e là tra i campi. Era autunno e il primo dei tre cercava chicchi di grano e legumi da portare nella tana per l’inverno. Il secondo, invece, cercava paglia e fiocchi di cotone per riscaldarsi e combattere il gelo. Il terzo, invece, gironzolava qua e là senza far nulla: guardava il sole di novembre, si specchiava nell’acqua e osservava gli umani che lavoravano nei campi. I due compagni lo rimproveravano spesso: “Perché perdi tempo? Come faremo a superare l’inverno se tu non ci aiuti a fare provviste?” Ma il terzo topolino non si curava di loro.

Quando arrivò l’inverno, i tre topolini si rifugiarono nella tana e chiusero l’uscita con un pezzo di corteccia. Non sarebbero usciti fino alla primavera successiva. C’era cibo in abbondanza e il freddo non faceva paura, avvolti com’erano dal cotone e dalla paglia. Dopo i primi giorni, però, i primi due topolini cominciarono a soffrire la noia. Dopo aver fatto colazione al mattino, trascorrevano tutta la giornata senza far nulla. Così, il terzo topolino cominciò a raccontare loro delle storie: durante l’autunno, aveva visto un vecchio pescatore cadere nello stagno mentre cercava di agguantare una trota. E una volta, aveva seguito due bambini che davano la caccia alle libellule. Insieme alle storie, il topolino inventava anche delle brevi poesie sul sole e sugli alberi.

Gli altri due topolini si accorsero che il loro compagno non aveva perso tempo durante l’autunno: al contrario, mentre loro immagazzinavano provviste per nutrire e riscaldare il corpo, il terzo topolino aveva messo da parte il necessario per l’anima. Aveva raccolto per loro la luce del Sole e la meraviglia della vita. I tre topolini trascorsero un inverno meraviglioso: con la pancia piena, al calduccio e allietati da storie e poesie.

​fonte

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                E' in arrivo Ostara la festa dell'equinozio di Primavera, è tempo di grandi                  pulizie, si aprono le finestre per far circolare aria nuova e primaverile, nel         prato stanno spuntando violette e primule, gli animali cominciano a risvegliarsi dal lungo sonno dell'inverno, le piante mettono i primi germogli ed una tenera erbetta sta già spuntando nei prati, sarà tempo di iniziare a seminare nell'orto....

Ostara è la festa della rinascita del ritorno sulla terra delle dea Persefone, la sua risalita dagli inferi, la madre Demetra dalla felicità si prepara a rendere fertile tutta la terra...le zie non mancano di festeggiare questa festa, iniziano con le grandi pulizie di tutta la casetta,

poi si mettono tutti all'opera per colorare e decorare le uova delle gallinelle

Anita si diverte un mondo a fare questo lavoro, per lei è la prima volta e ne è entusiasta.

Fin da tempi remotissimi l’uovo è simbolo del Cosmo e della Vita al suo interno che si genera e rigenera, per questo motivo le uova sono anche il simbolo universale e più antico legato alle celebrazioni primaverili.

Il cibo tradizionale di Ostara sono le uova cucinate nei modi più curiosi e appetitosi. Mangiare uova in questo Equinozio è  equivalente a incamerare l'energia di Oestara.

La casetta viene decorata con l’abbondanza dei fiori di primavera, le stanze saranno illuminate con le primule, le forsythie e le candele colorate di giallo e di malva, di celeste e di verde. Vengono fatte coroncine di fiori da portare in testa, si svuotano  i  cassetti per fare un pò di pulizia, buttando tutto ciò che non serve e che fa ristagnare l'energia nella stanza, Si accendono candele bianche e nere a coppie, simbolizzanti la luce e l'oscurità in diverse stanze della casa, le zie tengono molto a rispettare queste tradizioni e così anche gli altri abitanti della casetta, tutti sono molto legati alla natura e a madre Terra. 

Ad Ostara il giorno e la notte sono perfettamente in equilibrio ed uguali in lunghezza, e la forza del sole sta crescendo,           in questo giorno viene celebrata la sua forza guaritrice, il rinverdimento della terra e la nascita di nuova vita in primavera.

L'anno scorso per Ostara le zie avevano programmato una bella scampagnata con picnic sulla collinetta dove questa estate si trasferiranno Bianchina e Biancaneve a pascolare con le altre capre abitanti nel bosco e mentre pasteggiavano allegramente hanno visto una rondine che arrivava da lontano e veniva nel bosco a passare

la stagione calda, solo che per problemi ad un'ala non era riuscita a stare dietro

allo stormo e adesso si trovava persa e non sapeva cosa fare...le zie subito la prendono per vedere com'è ridotta l'ala e per fortuna non notano niente di rotto, solo un'ammaccatura che con qualche giorno di riposo assoluto guarirà velocemente, lei non è neanche in grado di costruirsi un nido e a questo ci penseranno le zie al ritorno nella casetta...le offrono ospitalità così che possa rimettersi bene e riprendere forza anche nell'ala che adesso non funziona al 100%...finiscono il picnic e rientrano con la rondinella, una volta a casa le fanno un bel nido con il fieno e la fanno riposare lì con la raccomandazione di non muoversi.....Bicocca (questo è il nome della rondinella) ubbidisce a tutte le raccomandazioni delle zie e dopo una settimana è pronta a riprendere il volo...zia Polly la porta fuori sotto il portico e nel mentre vede arrivare uno stormo di rondini, sono le sue compagne che, essendosi accorti che lei non era più con loro, sono tornate indietro a cercarla....tutto è bene quel che finisce bene...Bicocca ringrazia tutti e spicca il volo unendosi allo stormo...ma ecco che il giorno dopo, ancora nel dormiveglia, gli abitanti della casetta sentono un bel trambusto sotto la grondaia, la zia Gina esce a vedere cosa succede e...... ma chi l'avrebbe mai detto, le rondini sono tornate e hanno deciso di installarsi nella casetta, i nidi che stanno facendo resteranno lì e tutti gli anni potranno così tornare a passare la stagione estiva dalle zie....

                                       

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Anche quest'anno Bicocca e le sue compagne sono tornate nei loro nidi della casetta, stanno annunciando che la primavera è tornata e che ha inizio la bella stagione.... nella casetta oggi pomeriggio c'è stata un po' di agitazione, Anita ha iniziato a sentire qualche doloretto al suo pancione foriero della nascita dei suoi piccolini....

adesso è ora di andare a letto e le zie raccomandano a Gerolamo di andare subito a svegliarle se per caso inizieranno le doglie, ormai il termine è scaduto e i lupacchiotti possono benissimo presentarsi anche nel cuore della notte....in effetti verso le 3 di mattina ecco che Gerolamo si precipita nella camera delle zie, tutto trafelato e in apprensione, le zie scendono di corsa dal letto e si precipitano nella

stanza dei lupi per dare una mano a far nascere i bambini...Anita

sta cercando di spingere più che può e Gerolamo le sta vicino per

darle forza e dopo un attimo ecco spuntare il primo nasino che,

con l'aiuto delle zie viene alla luce completamente, passa una

buona mezz'ora ed ecco un altro nasino spuntare,subito viene

estratto e messo vicino alla mamma ed al fratellino a succhiare il

prezioso latte...ormai, nella casetta, sono tutti in piedi e fremono dalla

voglia di vedere i nuovi arrivati...."Piano ragazzi, non fate confusione, lasciate mamma Anita e i suoi cuccioli tranquilli a riposare, domani mattina potrete vederli meglio, adesso tornate tutti nei vostri giacigli" raccomandano le zie....Gerolamo non sa più cosa fare, è emozionatissimo e tanto felice di essere diventato padre...tutto è andato per il meglio e alle zie non resta che tornare a dormire pure loro....

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E' un nuovo giorno e gli abitanti della casetta sono in piedi di buon'ora perchè vogliono vedere i due lupacchiotti nati nella notte, le zie fanno fatica a trattenerli e li pregano di avere pazienza, Anita e i suoi cuccioli devono riposare, potranno vederli nel pomeriggio, i nati sono 2 maschietti e tutti aspettano di sentire che nomi verranno scelti per loro, pare che Anita sia propensa a scegliere Romolo e Remo...la mattina passa veloce e finalmente viene il tanto atteso momento di fare la conoscenza dei nuovi nati...la stanza dei lupi è presa d'assolto da tutta la combriccola, tutti vogliono fare una carezza a quelle dolci creature e vogliono coccolarle un po', zia Polly ha fatto due peluches di pannolenci perchè possano giocare, zia Gina, invece, si è premurata di  preparare  una bella tisana galattofora per Anita in modo che possa avere tanto latte per nutrire le sue due creature...Gerolamo è ancora molto emozionato e non fa altro che ringraziare tutti per aver loro permesso di fermarsi nella casetta a partorire....qui sa che Anita sarà protetta e coccolata assieme ai suoi bebé....

L'entusiasmo nella casetta è alle stelle, arriva l'ora di cena ma nessuno vuole andare a mangiare, le zie dicono che è meglio lasciarli riposare adesso, portano la cena in camera ai lupi e vanno ad apparecchiare per gli altri nel soggiorno, stasera ci sarà una bella farinata di ceci con le cipolle rosse, poi un plumcake salato con i peperoni, e qualche dolcetto per concludere la serata, la fiaba di questa sera verrà raccontata nelle stanza di Gerolamo ed Anita e verrà consumata là anche la tisana....

ecco la leggenda che la zia Gina si appresta a raccontare, zia Polly ha preparato per tutti una bella tisana alla liquerizia...

I gattini dei Salici

Un'antica leggenda di origine Polacca narra di una gatta che, disperata per la fine che avrebbero presto fatto i propri cuccioli, gettati al fiume dal proprio padrone, stava manifestando tutto il suo struggente dolore con pietosi e strazianti miagolii.

I Salici, presenti sulla sponda del fiume, impietositi dalla scena atroce, tesero i loro rami verso il fiume per permettere ai gattini di aggrapparsi, così facendo li salvarono dalla triste fine.

Da allora, ogni primavera i Salici non fioriscono ma, in ricordo di quanto accaduto, si ricoprono di una morbida infiorescenza lanuginosa e di colore bianco, simile al pelo dei gattini, tali infiorescenze vengono chiamate proprio "gattini".

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Oggi la giornata è stata bella e calda, la luna è in fase crescente e le zie hanno deciso da andare nell'orto per iniziare a piantare qualcosa. Cetrioli, meloni, pomodori, zucchine, zucche, melanzana, peperone, anguria e le leguminose fave, piselli, fagioli, fagiolini, fagiolo nano, cavolfiore e cavolo broccolo.

In luna crescente si seminano e si trapiantano anche le aromatiche: acetosa, aneto, coriandolo, crescione, cumino, menta, erba cipollina, origano.

Prendono i semi, il rastrello, l'annaffiatoio e via verso l'orto...il compito di smuovere la terra è lasciato alle gallinelle, una volta che hanno finito loro, si possono distribuire i semi che poi verranno coperti rastrellando la terra, una bella bagnata e questa parte di orto è fatta, il resto e cioè: aglio, bietola, carote, cavolfiore, fagiolini, finocchi, patate, cipolle, si farà durante la luna calante.

Bene, l'orto è quasi fatto, speriamo adesso nel tempo bello così che tutto possa crescere bene ed in abbondanza.

Si torna tutti a casa e si va a giocare coi piccoli di Anita che ormai sgambettano ovunque.

Bianchina e Biancaneve nel frattempo sono andate sulla collinetta che diventerà presto il loro pascolo, hanno girato per il bosco in cerca di altre caprette per fare un villaggio, ne trovano 3 intente a brucare e propongono loro il progetto che hanno in mente che viene subito accettato,

 

 

strada facendo si imbattono in un gruppo di pecore con 3 agnellini e invitano pure loro, sono 3 mamme coi rispettivi bambini, posto c'è per tutti ed erba da mangiare anche...e così le portano sulla collinetta e tutte assieme cominciano a sistemare la cascinetta che diventerà la loro casa....Biancaneve è contenta perchè avrà degli amici con cui giocare, le pecorelle sono molto simpatiche e fanno subito amicizia con lei, il gruppo è formato, i giacigli sono stati preparati, l'erbetta è già cresciuta bene ed è molto tenera, nella cascina c'è anche del fieno che hanno dato le zie e  poco distante da lì scorre un ruscello dove potranno andare ad abbeverarsi, quindi si può già trasferirsi qui ed iniziare la nuova vita con i nuovi amici.

 

 

 

 

Nella casetta le zie stanno preparando la cena, domani andranno tutti a vedere come si sono sistemate Bianchina e Biancaneve, verranno anche i 2 lupacchiotti caricati sulle spalle di Gerolamo, zia Polly e zia Gina, in mattinata prepareranno un bel pranzetto da portare sulla collinetta, faranno una bella scampagnata e divideranno il pranzo anche coi nuovi abitanti della collina delle caprette, quindi meglio alzarsi all'alba per preparare una bella quantità di pietanze per festeggiare tutti assieme la nascita di questa nuova comunità, adesso però è ora di coricarsi, una bella novella e poi a nanna che domattina la sveglia sarà molto presto!!!

 

 

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Davanti alla casetta delle zie c'è una bellissima pianta di melograno, un ciliegio giapponese, un pesco da fiore, un mandorlo, una camelia, 2 magnolie stellate che in questo periodo sono già tutte in fiore, è uno spettacolo bellissimo da godersi, più in là c'è una fila di ulivi, attorno alla casetta ci sono azalee, ortensie, agrifogli, lavanda a volontà, iperico, forsizie, settembrine, un roseto, erica, aiuole di violette, primule, salvia splendens, iris, tagete, alchechengi, tulipani, 3 piante di mirto, crisantemi, peonie, dalie, mimose, glicini di diversi colori e tantissimi girasoli, pare di stare in paradiso.....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La novella che racconterà stasera la zia Gina nella stanza dei lupi, sarà questa:

Tulipani: la leggenda di un pegno d’amore

C’era una volta un paese di fiori e di incanti, dove prendevano vita le mille storie delle mille ed una notte, c’era un paese dove gli uomini innamorati coglievano un fiore di campo carnoso e sensuale per darlo in omaggio alle loro compagne come pegno di amore eterno.

 

Questo fiore incantato era nato in una notte triste ed eterna culla dell’amore tra il giovane Shirin e la bella Ferhad. Un giorno Shirin si allontanò, il suo amore lo aspettava, ma i giorni passavano e lui non tornava, così una sera Ferhad si avventurò nel deserto nella speranza di trovarlo, ma l’unica cosa che trovò furono la stanchezza e la fatica che la fecero cadere su delle pietre aguzze. Distrutta dal dolore e dalle ferite Ferhad incominciò a piangere e le sue lacrime si mischiarono al sangue delle sue ferite e bagnarono il terreno da cui nacquero i primi tulipani. Da allora tutte le primavere questi fiori tornano a fiorire nelle terre di Persia in ricordo di questo amore infelice.

 

Sì proprio il tulipano, perché in Persia (l’attuale Iran) i tulipani crescono spontanei e il loro fascino è stato protagonista di molte storie e leggende, dalle storie d’amore delle mille e una notte alle tradizioni dell’harem, secondo le quali il maharajah lanciava un tulipano rosso alla prescelta per quella notte.

Per molto tempo il tulipano rimase un segreto delle terre mediorientali dove cresceva spontaneo, poi arrivò in Turchia e proprio da lì nel 1554, fu scoperto dall’ambasciatore austriaco che lo portò a Vienna, in seguito arrivò dall’Austria fino a Parigi ed infine in Olanda, dove divenne un business. Il tulipano conquistava tutti ed era diventato il fiore delle dame della nobiltà, tanto caro da far parte della dote delle ragazze che andavano spose.

Subì un crollo, ma rimase ed è tutt’ora uno dei punti di forza del business olandese.

 

Ci sono molte leggende che gli girano intorno, alcune lo vedono nascere dal sangue di un giovane rifiutato e sacrificatosi per quell’amore non corrisposto, altre lo individuano come il fiore che le odalische lanciavano fuori dai giardini dell’harem per dedicarlo ai loro amori perduti, in ogni caso una cosa è certa, il tulipano è il fiore dell’amore.

Jordana Pagliarani

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Nel bosco Delnonsodove stamattina sono arrivate due cicogne

arrivano dall'Africa e come tutti gli anni, in primavera, questa

coppia viene a sistemarsi su un albero vicino la casetta delle 2 zie, le quali sono molto contente di vederle arrivare, ci sarà da sistemare un po' il nido dello scorso anno, ma con poco lavoro il nido sarà come nuovo, qui hanno intenzione di far nascere la loro prole.

La cicogna bianca è da sempre una specie simbolo di famiglia, prosperità, amore coniugale e filiale, in quanto sia il maschio che la femmina, monogami per la vita, si occupano dei nidiacei e in antichità si riteneva che nutrissero i genitori divenuti anziani.

Un saluto a tutti gli abitanti della casetta e poi via di corsa a ristrutturare il nido per prepararlo per l'arrivo dei nidiacei. 

Il periodo di incubazione delle uova dura 32-34 giorni e covano entrambi i sessi.  Alta più di un metro, circa 115 cm, con un’apertura alare di due metri, la cicogna bianca arriva a pesare ben 4 kg. Il piumaggio è bianco, senza zone sfumate o giallastre, in netto contrasto con il colore nero delle lunghe penne remiganti delle ali. non canta e non emette richiami, si tratta di una specie silenziosa.

Romolo e Remo i due lupacchiotti stanno crescendo bene,

Anita e Gerolamo per l'estate hanno deciso di trasferirsi nella loro

tana, torneranno a vivere nella casetta alla caduta della prima

neve, oggi è giornata di partenze, quest'anno la stagione bella è

già arrivata e con essa il caldo, l'orto delle zie sta già sfornando un

sacco di verdura e così chi sta traslocando, può fare una bella scorta.

Oggi andranno tutti ad accompagnare i lupi e si fermeranno là a mangiare, zia Polly ha preparato un buon pranzetto da portare appresso per soddisfare tutti i palati, la comitiva è piuttosto numerosa e fa un gran baccano festoso nell'attraversare il bosco...Anita e Gerolamo, come sapete, non abitano lontano dalla casetta delle zie, quindi una scappatella la possono sempre fare, i lupacchiotti vogliono imparare bene la strada così da poter tornare per giocare coi loro amici e viceversa...

La giornata è splendida, il cielo è blu e non si vede neanche una nuvola, il sole splende alto nel cielo e diffonde i suoi raggi illuminando tutto, gli uccellini cantano felici sui rami degli alberi, intonano il loro ringraziamento a Madre Natura, gli alberi sono tutti un fiore...sembra di essere in un bosco incantato e pieno di magia..... Gerolamo un mese fa' era venuto qui nella tana per preparare un bel orticello, le zie gli avevano dato parecchie varietà di semi da seminare e qualche alberello da piantare, anche qui passa lo stesso ruscello che passa poi dalle zie e l'acqua per l'orto non manca e qualcosa sta già spuntando e molto presto si potranno mangiare tante varietà di verdure...sì, anche i lupi sono sistemati bene e poi, come dicevo, 10 minuti di strada e si è dalle zie.....

Nel pomeriggio si spostano tutti sulla collina delle caprette dove Bianchina e Biancaneve assieme alle loro nuove amiche passeranno l'estate, le giornate si sono già molto allungate e si potrà cenare lassù con la cena preparata e portata dalla zia Gina. Vengono accolti con tanta gioia, Bianchina racconta la loro nuova vita con queste nuove compagne e tutte sono soddisfatte di questa idea del villaggio....

mangiano, bevono e si divertono tanto e sono dispiaciuti, finita la cena, di andare via....ma anche questo posto non dista tanto, nè dalla tana dei lupi nè dalla casetta delle zie, quindi si può tornare in qualsiasi momento...

E' ora di incamminarsi verso casa, saluti ed abbracci a tutti e un arrivederci a presto, i nostri amici si avviano verso la casetta soddisfatti della bella giornata che hanno passato....

                                                                                                                   

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Vi ho mai parlato del "Rifugio degli Asinelli"?....nel bosco Delnonsodove

c'è pure un bel gruppo composto da parecchi asinelli, anche loro organizzati in una comune...è qui che vive Eolo, l'asinello che, una volta all'anno, accompagna la zia Gina al mulino a fare scorta di farine varie.

Gli asinelli vivono in un grande capannone suddiviso in zona notte e zona giorno, hanno anche un ampio locale dove far giocare i piccoli quando piove e fa brutto tempo, per il resto sono sempre fuori a far scorpacciate di erba fresca...il solito ruscello che attraversa tutto il bosco passa anche di qui e rifornisce la comunità dell'acqua necessaria.

I prati sono molto estesi e sono tutti circondati dal bosco, gli asinelli possono fare delle belle galoppate per sgranchirsi le gambe e l'erba è buonissima da mangiare, le zie vengono qui parecchie volte durante l'anno con delle belle scorte di pane secco e farina della polenta, Eolo e i suoi amici come le vedono arrivare si mettono a ragliare per dar loro il benvenuto....in questo bosco ci sono solo amici che si vogliono un gran bene e cercano di aiutarsi a vicenda, com'è lontano da qui il mondo egoista degli esseri umani!!!

Per fortuna qui è tutto un altro mondo e tutti possono vivere felicemente la loro vita

La zia Gina va da Eolo per mettersi d'accordo per il solito viaggio "farinoso" da fare anche quest'anno...il momento è ancora lontano, il grano deve ancora crescere e maturare per poi essere raccolto e macinato nel mulino gestito da una grande comunità di piccoli e laboriosi nani.

 

Questi nani, hanno dei grandissimi campi coltivati a grano, mais e cereali vari. 

Per la semina occorrono circa due settimane di tempo e sono l’ultima di ottobre e la prima di novembre. La neve è molto utile perché protegge il grano dal gelo durante l'inverno e quando si scioglie bagna il terreno in profondità dando vigore alle piantine che iniziano a crescere bene in primavera.
Il grano si inizia a raccogliere verso la metà di giugno quando è di un bel giallo oro.

ed entro il mese di agosto- settembre si trebbia e poi si macina e lo si rende farina. La passione che questi nani ci mettono nel loro lavoro fa sì che le loro farine siano davvero speciali, tutto quello che viene fatto con amore dà sempre i migliori risultati.

Questa comunità di nani ha come nome "Il Villaggio dei Mugnai" e ci vivono una ventina di nani, tutti dediti alla semina e alla raccolta dei cereali, primi fra tutti il grano e il mais, hanno anche delle risaie dove coltivano il riso integrale, oltre il loro orto e il frutteto che danno tanti bei frutti e verdure per il loro uso personale....

Nel bosco Delnonsodove regna l'armonia, la pace e l'amore, gli esseri umani dovrebbero imparare da queste comunità sparse in tutto il bosco, di come ci si deve comportare per vivere tutti bene ed in pace, nel massimo rispetto di tutti, Natura compresa, aiutandosi a vicenda invece di farsi la guerra ad ogni piè sospinto....

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La vita nella casetta scorre tranquilla, adesso è tempo di coltivare l'orto e mettere tanti bei fiori attorno al laghetto costruito qualche mese fa'.....l'altro giorno gli abitanti della casetta hanno avuto una bella sorpresa quando si sono accorti che nel laghetto era venuta ad abitare una splendida coppia di cigni

Elviro ed Elvira li hanno accolti con tanta gioia, adesso possono condividere il laghetto con questi nuovi amici... Eldo ed Elda provengono dal mondo degli esseri umani, sono riusciti a scappare dalla cattiveria delle persone e anche loro hanno saputo da una dolce fatina la strada per arrivare nel paese Delnonsodove, abitato solo da anime pure ed oneste....e qui potranno vivere finalmente felici ed in santa pace circondati dai loro nuovi amici contenti del loro arrivo.

Questa sera ci sarà una bella festa per dare il benvenuto alla coppia, zia Polly è già in cucina che spadella aiutata dalla zia Gina che preparerà un bel dolce accompagnato da una delle sue tisane e si cenerà in riva al laghetto, ormai le temperature nel bosco Delnonsodove sono già estive, quindi è possibile restare fuori fino a quando verrà buio.

Finita le cena si accende un bel falò ed Eldo ed Elda raccontano la loro vita precedente nel mondo degli umani e perchè hanno deciso di trasferirsi qui....inizia Elda a raccontare: "Vivevamo in un laghetto in un parco dove c'erano sempre tanti bambini che giocavano, tra questi c'erano anche dei teppisti che si divertivano a tirarci dei sassi, un giorno Eldo ne prese uno grosso sul collo e restò come paralizzato, per fortuna una notte passò di lì una dolce fatina che vedendo Eldo in quello stato si prodigò con la sua magia a rimetterlo in sesto e ci parlò del bosco del paese Delnonsodove e dei suoi abitanti pacifici che vivono tranquilli in perfetta

armonia e ci consigliò di trasferirci là...subito prendemmo la decisione di

partire per questo posto e lei ci indirizzò verso una cascata, dove dietro, ben

nascosta c'era una grotta e da lì seguendo un sentiero che si trovava dopo la

grotta saremmo arrivati a destinazione....e così, dopo tanto camminare, ci

siamo trovati nel bosco e ci siamo messi a cercare un posto con acqua a disposizione ed

ecco che siamo arrivati fino a qui". Eldo si mette a raccontare di come è stato male dopo aver preso il sasso sul collo, pensava che per lui fosse giunta la fine, ma l'arrivo della fatina ha cambiato il suo destino, adesso sta bene ed è felice di aver trovato il laghetto delle due zie e tanti amici con cui passare le giornate, finalmente in piena tranquillità...

E' giunta l'ora della novella prima di andare a coricarsi, stasera la racconta la zia Gina e per restare in tema la fiaba che racconta è 

 “Il Lago dei Cigni”

C’era una volta in un luogo incantato una bella principessa. Un giorno la principessa, mentre giocava con altre giovani donzelle, venne colpita dall’incantesimo di un malefico mago che, indispettito dalla bellezza della fanciulla, decise di trasformarla in un Cigno.
Il Cigno, che si distingueva dagli altri per la sua bellezza unica, passava ormai da anni le sue giornate nuotando in un lago originato dalle lacrime di dolore della Regina. Ma un giorno l’immortale vita del meraviglioso Cigno venne sconvolta dall’arrivo di un giovane Principe. Questo ,durante una battuta di caccia, si allontanò dal sua gruppo e si imbatte nella visione della splendente creatura che era quel Cigno.

Il principe si fermò a guardare quella creatura stupenda e, nonostante fosse in battuta di caccia, decise di non impugnare il suo arco colpito dalla bellezza di quel Cigno. Quando calò il Sole, il Cigno si avvicinò alla riva del lago e, battendo le ali ripetutamente, si trasformò nella bellissima principessa e si diresse, indossando la coroncina che la distingueva, al Principe.
Il giovane Principe fu colpito nel vedere la trasformazione del Cigno in fanciulla ma questa, dopo essersi avvicinata a lui, lo ringraziò di essere li e gli raccontò la storia dell’incantesimo subito dal Mago. Quando la Principessa gli raccontò che l’unico modo per liberarsi da quel maleficio era ricevere una vera e sincera dichiarazione d’amore da un Principe, questo non esitò e le disse che avrebbe fatto di tutto pur di spezzare quell’incantesimo.
La Principessa lo ringraziò e si congedò chiedendogli di tornare al Lago il giorno seguente.
Congedatosi e ritornato a casa, Il principe si ricordò che il giorno seguente sarebbe diventato maggiorenne e che, dopo un lussuoso ballo, avrebbe dovuto scegliere la Principessa che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Ormai non poteva saltare il ballo ma decise che avrebbe rifiutato tutte le Principesse che si sarebbero presentate in quanto il suo cuore era ormai nelle mani della Principessa Cigno.

Arrivò il Ballo ed il Principe ballò con tutte le fanciulle destinate al trono. Erano tutte bellissime ma i suo pensiero andava unicamente alla Principessa che il giorno precedente lo aveva stregato sulla riva del Lago. La Reginachiese al Principe quale fosse la fanciulla da Lui scelta ma lui, ormai perso d’amore, annunciò alla madre che si rifiutava di scegliere una di quelle principesse e che il suo amore era interamente destinato alla Principessa Cigno.
Fu allora che, con grande trambusto, il Mago cattivo si presentò al ballo. Aveva portato con se anche la Principessa o almeno qualcuno con il suo aspetto. Il principe, pensando si trattasse di un sortilegio inflitto dal mago alla Principessa, ballò con lei ed alla fine annunciò a tutta la sala il loro imminente matrimonio. In quel preciso istante un meraviglioso Cigno Bianco si catapultò nella sala da ballo.
Il principe capì di essere stato ingannato dal Mago e, disperato, si scusò con la sua amata per l’ingenuità che lo aveva spinto a prendere in sposa un essere così immondo.

La Principessa, perse ormai tutte le speranze di spezzare l’incantesimo, chiese al principe di uccidere il malefico mago come suo ultimo desiderio. Questo impugnò l’arco e sferrò un colpo verso il malefico stregone che si schiantò a terra. A quel punto la Principessa, dopo aver dato l’addio al suo bel principe andò verso il Lago e si immerse nelle sue gelide acque per l’ultima volta.
Il Principe però, distrutto dall’aver perso per sempre la sua adorata principessa, si recò anche lui verso il lago e si gettò dalla cima di un dirupo dritto nelle acque burrascose raggiungendo così la sua amata.

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Oggi è una bella giornata di Giugno, calda                 ma ventilata, i nostri amici hanno deciso di andare a trovare Bianchina e Biancaneve per vedere se la comunità si è allargata, prima però passano dai lupi così si possono aggregare alla combriccola pure loro....

Romolo e Remo quando li vedono arrivare corrono loro incontro tutti festosi, Anita e Gerolamo sono felici di rivedere i loro amici e si uniscono volentieri per fare visita alla capre....durante il tragitto raccontano alle zie come va la loro vita nella tana, l'orto sta dando i suoi frutti e le piante stanno crescendo bene, ma ecco che si vede già la collina delle caprette, Bianchina e Biancaneve, come li vedono spuntare si precipitano giù dalla discesa e li invitano a conoscere le ultime arrivate che presentano ad una ad una....  la prima ad essere presentata è Fiorella, una grossa capra nera e bianca, poi c'è sua figlia Stella, Nerina, Fiocco ed una piccola tibetana di nome Penepole, Penny per gli amici e poi le altre che conoscono già..."Bene -dice la zia Gina- sono contenta che siate diventate un bel gruppo così almeno potete sostenervi a vicenda, vedo che avete già fatto il fieno per l'inverno, il fienile è bello pieno, adesso potete godervi tutta l'erba che cresce".

Zia Gina e zia Polly hanno cucinato tutto ieri per portare un bel

pranzetto da gustare assieme... "accomodatevi sotto l'albero che adesso

è ora di mangiare"dice la zia Polly mentre toglie dallo zaino una bella

polenta accompagnata da una peperonata mischiata a bocconcini di

seitan, la zia Gina ha pensato al dolce: torta all'acqua e tanti biscotti

allo zenzero accompagnati da una caraffona di tisana alla menta e

liquirizia.....tutti si precipitano a consumare la loro porzione e mentre

mangiano raccontano delle loro vite nelle nuove dimore, sono tutti felici e contenti di come si sono sistemati ed oggi, in particolar modo, sono felici della visita dei loro amici della casetta nel bosco...così, ridendo e scherzando passa la giornata e viene ora di rientrare con la promessa di ritornare presto, anzi i nostri amici decidono di dedicare una  domenica al mese per i loro incontri, una volta nella casetta delle zie, un'altra nella tana dei lupi e l'altra ancora nel villaggio delle caprette...

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Tra qualche giorno sarà la festa del solstizio d'estate, il giorno più lungo dell'anno e da qui in poi le giornate inizieranno ad accorciarsi piano, piano...le zie festeggeranno, come tutti gli anni questa festa che vede la celebrazione dell'estate e il successo del raccolto; in questi giorni verrà anche raccolta l'erba di san Giovanni per appenderla alla porta come amuleto di protezione....le zie sono solite fare il SamboFritz un simil champagne fatto coi fiori di Sambuco, ecco la ricetta:

Ingredienti

  • 5-6 limoni

  • 1 kg e 250g di zucchero (100g per litro di bevanda)

  • 6 teste di fiori di sambuco

  • Acqua fino a 12-13 litri.

  • Lavare i limoni e col pelapatate togliere la buccia e tagliarla finemente.

  • Spremere il succo dei limoni.

  • Mettere insieme nel contenitore da almeno 15 litri, lo zucchero, l’acqua il succo di limone e le bucce di limone.

  • Togliere i fiori dagli steli. Gli steli sono velenosi, perché l’intera pianta (con l’eccezione dei fiori e del succo delle bacche) contiene cianuro e vari alcaloidi. 

  • Alla fine aggiungere i fiori di sambuco e mischiare il tutto. Lo zucchero deve essere sciolto.

  • Lasciare riposare per 1-2 giorni ma non chiuso ermeticamente. Se si vuole si può anche mischiare alcune volte.

  • Dopo aver lasciato la miscela per 1-2 giorni,

  • Filtrare con una garza in uno scolapasta con sotto una pentola.

  • Riempire le bottiglie usando un colino ed una caraffa.

  • Chiudere ermeticamente le bottiglie. La pressione può diventare altissima.

Pronto dopo 40 giorni

  • 40 giorni dopo l’imbottigliamento la bibita e’ finalmente pronta.

  • Da mettere nel frigo alcune ore prima di consumare

  • Aprire la bottiglia lentamente, altrimenti tutta la limonata spruzza fuori dalla bottiglia in pochi secondi.

 

 

 

E poi la notte del 24 raccoglieranno le noci per fare il Nocino con la grappa acquistata al mulino dei nani.

Ecco la ricetta: 

Ingredienti:

Noci Verdi 30

Grappa 1 l

Zucchero 300 gr

Cannella 1 pezzetto

Chiodi di Garofano 5

Preparazione:

Tagliate in quattro le noci, mettetele in un vaso a chiusura ermetica, unitevi la cannella e i chiodi di garofano e ricoprite il tutto con la grappa. Chiudete il vaso ermeticamente e mettetelo a riposare in un posto caldo scuotendolo ogni tanto per una ventina di giorni. Unite lo zucchero mescolando fino a farlo sciogliere. Richiudete il vaso e sistemandolo sempre in un posto caldo lasciatelo riposare un mese scuotendolo sempre di tanto in tanto. Filtrate con una garza e imbottigliate. Consumare dopo 60 giorni di riposo.

Quest'anno si festeggerà in tanti visto gli amici che in inverno si sono stabiliti nella casetta delle zie, quindi si dovranno fare delle belle scorte perchè ce ne sia per tutti.

La leggenda narra che durante questa notte il sole, rappresentato come il fuoco, si sposi con la luna, rappresentata come l’acqua, e da questa credenza nascono i riti dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare.

Come preparare l'Acqua di San Giovanni: raccogliere, durante la vigilia della notte del 24 giugno, una misticanza di erbe e fiori che può essere composta da ginestre, papaveri, fiordalisi, petali di rose canine e di rose coltivate, caprifogli, foglie profumatissime dell’erba di santa Maria, menta, iperico (chiamato anche erba di san Giovanni che ha proprietà paragonabili ad alcuni psicofarmaci), mazzi di sambuco, garofanetti, trifoglio, ranuncoli, lavanda, camomilla matricaria, timo, amaranto, basilico, salvia, rosmarino, centinodio, mentuccia, malva e foglie di noce, artemisia (chiamata anche assenzio volgare e dedicata a Diana-Artemide), finocchio selvatico (potente amuleto utile ad affinare l’occhio negli inganni), l’avena (simbolo d’abbondanza che aiuta a fare la scelta giusta).

Al tramonto bisogna immergerle in un bacile d’acqua e lasciarle fuori tutta la notte in modo che la rugiada magica vi si depositi sopra.

La mattina del ventiquattro ci si può lavare il viso e il corpo con questa acqua profumata, in un rito sacro e misterioso tramandato da anni, quest’acqua ha il potere di preservare dalle malattie, scacciare il malocchio e la malasorte.

Alla sera poi si farà un grande falò e si ballerà attorno tutta la notte, la cenere dei fuochi di San Giovanni, sparsa nei campi, proteggerà i semi dai parassiti.

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Siamo in piena estate oramai, il campo di lavanda delle zie è in fioritura,

ieri gli abitanti della casa hanno fatto il raccolto ed oggi la puliscono, ne fanno tanti mazzetti e la mettono ad asciugare all'ombra;

parte di questa lavanda verrà sgranata e poi messa nei sacchetti confezionati dalla zia Polly, parte verrà usata per fare l'olio essenziale dalla zia Gina, altra verrà impiegata nella preparazione di saponi e candele e il rimanente servirà per addobbare tutte le stanze della casetta...

per un po' di giorni saranno tutti impegnatissimi in questo compito, la vita nella casetta procede in pace ed armonia, nei pomeriggi più caldi i lavori fuori vengono sospesi e ripresi poi in serata quando il sole picchia di meno                   in estate si lavora al mattino presto e in serata, nel pomeriggio si riposa                      sotto al pergolato all'ombra del glicine e della passiflora oppure si legge             un libro sulla riva del laghetto di casa coi suoi ospiti: oche, cigni, rane e tartarughe....

I nostri amici si godono appieno la stagione, l'altro giorno sono venuti a fare visita  Wilmina ed Igor e si sono fermati qualche giorno per fare un po' di vacanza assieme alle zie... sono stati portati nella tana dei lupi e hanno fatto la loro conoscenza, poi tutti assieme sono andati al villaggio delle caprette, hanno portato in regalo un po' di pietre da loro lavorate....mentre rientravano, sulla strada del ritorno hanno incrociato un povero orso                 scappato dal mondo degli uomini perchè era inseguito per essere ammazzato              ingiustamente, per fortuna la fatina Violetta l'ha trovato che vagava senza sapere dove andare a nascondersi e gli ha indicato la strada per venire nel bosco del paese Delnonsodove e lui, tutto contento ha fatto come gli era stato detto..... le zie lo invitano a casa loro per passare la notte, la mattina seguente, assieme a Wilmina e Guglielmo lo accompagneranno nella comunità degli orsi del bosco che si trova nei paraggi della Cittadella dove vivono i nani, l'orso di nome Matteo ringrazia ed accetta l'invito....

L'indomani di buon'ora si alzano e dopo una colazione golosa a base di miele (Matteo, da buon orso adora il miele) si incamminano verso questa comunità, le zie fanno scorta di cibo e miele da offrire agli orsi e così cariche iniziano a trotterellare allegramente verso la meta...strada facendo si fanno raccontare dall'orso un po' delle sua vita. lui dice di essere stato trasferito per ripopolare le montagne dove gli orsi si erano estinti, salvo poi decidere di abbatterlo con l'accusa di essere pericoloso per gli abitanti del posto, ma lui non ha mai fatto del male a nessuno e non capisce il perchè di questa decisione ma, per fortuna, mentre scappava ha incontrato la fatina Violetta che l'ha indirizzato qui....

Dopo una buona mezz'ora di cammino ecco che si inizia a salire per raggiungere la Comunità degli orsi, qui gli alberi si fanno sempre più alti, il paesaggio è molto selvaggio e le tane degli orsi sono sparse su tutta la montagna...a ricevere i nostri amici, c'è Daniza, l'orsa a capo di tutto il branco, che è felice di vedere un nuovo arrivato. Le zie offrono il cibo e il miele e tutti si accomodano sotto ad un grande albero a consumare il pasto....la comunità è composta da una trentina di orsi, compresi i piccolini e tutti fanno una gran festa a Matteo invitandolo a fermarsi lì con loro...Daniza gli mostra una tana ancora libera e se a lui piacerà non dovrà neanche fare la fatica di farsene una...Matteo accetta subito con entusiasmo e ringrazia per l'accoglienza ricevuta e promette alle zie di andarle a trovare spesso..

Salutati tutti gli orsi, i nostri amici si incamminano sulla via del ritorno soddisfatti che sia andato tutto bene, Matteo adesso non dovrà più temere per la sua vita e assieme agli altri orsi vivrà in pace ed armonia lontano da chi voleva fargli del male....

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L'estate prosegue con le sue giornate calde, il sole è alto nel cielo azzurro privo di nuvole, una brezza leggera rende meno pesante la calura.

Stamattina c'è stata la sveglia di buon'ora per i nostri amici della casetta, è tempo di smielare l'alveare per fare scorta di miele...

le api nel bosco Delnonsodove sono molto laboriose e non sono aggressive, lasciano prendere il miele senza attaccare, sanno che le loro scorte non verranno toccate e sono ben felici di dare quello che avanza alle zie.

 

Verso le 10.00 il raccolto è compiuto e si torna nella                    casetta per continuare il lavoro....si mette tutto in bidoni dove il miele maturerà e poi verrà invasato, questo è il miele di acacia, molto dolce e delicato...

Dopo aver pranzato sotto il pergolato, si farà la siesta pomeridiana in riva al laghetto e zia Gina, per restare in tema racconterà a tutti i presenti una novella

 La regina delle api.
Narra la storia che tre principi, vagando per le vie del mondo, giunsero un giorno in un castello incantato, sul quale da molto tempo gravava una maledizione. Nelle stalle non vi erano che cavalli di pietra e il castello era tutto deserto, fatta eccezione per un nano grigio. Chiunque tentasse di sciogliere l’incantesimo per riportare la vita in quel magico luogo, e fallisse nell’impresa, veniva tramutato in una statua e mai avrebbe potuto incontrare la bellissima principessa.
Su una antica lapide erano state scritte le tre difficili imprese che avrebbero liberato il castello, e di queste, la terza richiedeva di distinguere fra tre principesse dormienti, uguali fra loro come gocce d’acqua, quale fosse la più giovane e soave.
I primi due nobili fratelli, che credevano di saperla lunga e non avevano buon cuore, fallirono immediatamente, ma il terzo, il più giovane e leale, riuscì a superare tutte le difficoltà delle prime due imprese grazie all’aiuto di alcuni animaletti suoi alleati, che svolsero in gran parte il lavoro per lui. Così giunse al cospetto di tre bellissimi letti, in ognuno dei quali dormiva beatamente una fanciulla. L’unica cosa che distingueva le tre giovani era ciò che avevano mangiato prima di cadere addormentate. La maggiore aveva assaggiato un pezzetto di zucchero, la seconda qualche goccia di sciroppo e la più piccola un cucchiaino di miele.
Il principe non sapeva quale scegliere, ma di lì a poco giunse dalla finestra la regina delle api con tutte le sue ancelle, che un tempo egli aveva salvato dal fuoco che i suoi fratelli volevano appiccare all'alveare. Volando elegantemente accanto ai letti, essa si posò sulle labbra delle tre fanciulle per saggiarne la dolcezza, e subito riconobbe colei che si era nutrita di miele. Il giovane principe la scelse e in tal modo spezzò la malia: la pietra tornò morbida carne, il sonno abbandonò i dormienti e la vita tornò a risplendere su tutto il castello.
La bellissima principessa e il suo cavaliere si sposarono e vissero per sempre nella felicità.

(fiaba dei Fratelli Grimm) fonte

e continuerà raccontando una leggenda Greca:

In Grecia, lo stesso Zeus sarebbe stato nutrito dalle api, o meglio nutrito di solo miele da sua madre Melissa. Il nome di Melissa deriva dal greco meli, “miele” e significa letteralmente “colei che è datrice di miele”, “colei che offre il miele”. Melissa, in origine, era dunque considerata un’ape mellifera, ed al contempo la regina di tutte le api. Nelle leggende greche, ella ci viene descritta come una bellissima principessa cretese, certe volte come una materna Ninfa del Miele, che aveva nutrito il piccolo Zeus nel tempo in cui il grande dio patriarcale non era ancora l’onnipotente padre degli Dei, ma il grazioso figlio della "vergine Dea".

Melissa fu definita proprio "vergine Dea" perchè aveva la facoltà di essere autogenerativa, proprio come le api che possono riprodursi senza l' unione sessuale con il maschio. Quando Zeus crebbe, per ringraziare la principessa delle sue dolci cure, decise di liberarla del suo semplice corpo di donna mortale e la trasformò in ape. Si racconta anche che le api chiesero a Zeus (quando divenne un dio) di poter avere un pungiglione per potersi difendere dagli uomini che le rubavano il miele. Zeus non gradì la loro richiesta, ma le accontentò, avvertendole che qualora avessero usato il pungiglione avrebbero pagato con la vita. Secondo un’altra leggenda, Melissa era una Sacerdotessa dedicata a Demetra, depositaria delle segrete conoscenze e dei sacri riti misterici della Dea, sui quali aveva giurato di mantenere l’assoluto silenzio. Infastidita da un gruppo di curiose, che la istigavano a rivelare i suoi saperi, ella negò senza mai cedere, fino a quando le donne, deluse ed infuriate, la uccisero facendola a pezzi. La Dea vide ciò che era accaduto e trasformò il corpo straziato della sua amata figlia in uno sciame lucente di api, che si levò leggero e volò verso l’infinito per ricongiungersi a Lei. Le sacerdotesse della grande dea madre Demetra a Eleusi erano proprio chiamate "api". I greci antichi ritenevano che le api fossero nate spontaneamente da cadaveri di animali, e che perciò simboleggiassero la resurrezione e la rinascita. Le veneravano in quanto sacre messaggere che portavano le preghiere dalla Terra al Cielo, ogni cosa creata da queste sacre creature, come il miele o la cera, era considerata un dono degli dei. Secondo le leggende nordiche esse affioravano sulla terra da un sotterraneo mondo incantato, dove vivevano insieme alle fate. Si riteneva che possedessero virtù profetiche, per questo se ne osservava il volo per divinare e determinare il futuro, e che fosse portatrice del fuoco divino.

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Oggi è il 1° Agosto e nel bosco del paese Delnonsodove si festeggia Lammas.

Lammas è la festa del raccolto, una festa legata al mondo agricolo ed in
particolar modo alla raccolta del grano, la prima delle 3 Feste del raccolto.

Questa festa verrà fatta al Mulino dei Mugnai dove ci sono estesi campi di grano e di altri cereali, quindi tutti gli abitanti del bosco sono invitati a parteciparvi....

 

I nostri amici si stanno preparando, aspettano l'arrivo dei lupi, delle caprette e degli orsi e poi tutti assieme si incammineranno verso il Mulino dove festeggeranno alla grande questa festa campestre, la festa del raccolto, si ringrazierà la Madre Terra per i frutti che ha dato, c'è il sacrificio del grano che verrà trasformato in farina per poter nutrire tutte le anime del bosco, l'ultimo covone verrà tenuto per costruire le bamboline, questa bambola verrà poi tenuta fino all’anno successivo per propiziare   un raccolto migliore per l’avvenire, è arrivato il momento di tirare le prime somme dell’anno trascorso e raccogliere i primi  frutti che sono stati piantati, ci saranno danze, canti e falò, si racconteranno novelle e si mediterà sul fatto che si sta avvicinando il cambio di stagione, è il momento in cui i giorni si accorceranno e i campi matureranno, i lunghi giorni d'estate ormai sono passati e si potrà vedere i frutti degli sforzi fatti, adesso è il momento di raccogliere.

L'estate è giunta al suo massimo splendore. Il sole è caldo nel cielo, la terra è gravida di frutti, pronti per essere raccolti.

Questa festa ricorda che tutte le cose nascono e muoiono per poi rinascere. Oggi la ruota dell'anno è al culmine della fertilità, ma è anche il momento in cui comincia un processo di lento declino. Il sole, impiegando tutte le sue energie nei campi, non riesce a mantenersi forte e inizia ad indebolirsi, le giornate diventano sempre più brevi mentre le notti si allungano. Ma non ci deve essere tristezza, questa è la Ruota della vita che deve continuare a girare.

Finita la raccolta si farà un pane speciale con erbe dedicato a questa festa, verrà distribuito ai presenti che ne porteranno a casa una fetta assieme ad un bel mazzo di spighe di grano che servirà per ornare la casa e alla bambolina propiziatrice per i prossimi raccolti....

Domani sempre per restare in tema di Lammas i nostri amici con i loro amici andranno tutti a fare la raccolta dei mirtilli a scopo divinatorio: se i mirtilli saranno abbondanti, si saprà che il prossimo raccolto sarà più che sufficiente. 

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L'estate sta volgendo al termine, settembre è arrivato e tra qualche giorno si festeggerà Mabon, l'equinozio d'autunno,  il giorno e la notte durano lo stesso numero di ore, ma da questo giorno in poi la luce comincerà a diminuire sempre più e favorirà l’arrivo dell’inverno.Mabon è il secondo raccolto dell'anno. Dopo aver raccolto i cereali a Lughnasadh, ora la frutta e la verdura stanno entrando in questa stagione.

La tavola, imbandita con tovaglia e tovaglioli di colori autunnali, con candele rosse o marroni, può essere decorata con erbe secche, castagne, noci, more, ghiande, mais, fiori di girasole e foglie autunnali. Non devono mancare biscotti di farina di avena, mandorle e vino.
Pietanze tradizionali sono il pane di grano, i fagioli, le patate e le zucchine al forno.
Il fuoco viene acceso con le foglie secche che si raccolgono in giardino.

I nostri amici della casetta, si riuniranno con tutti gli altri per festeggiare questa festa che si terrà a casa delle 2 zie. In questo periodo sono stati tutti impegnati nella raccolta delle mele e dell'uva e adesso si procederà nella produzione di succo, aceto e buon vinello, poi ci sono le piante di melograno pronte a donare i loro frutti e anche da questi si ricaverà un buon succo con cui dissetarsi.

La vita continua tranquilla nella casetta nel bosco, tutti sono indaffarati a fare qualcosa e sono felici quando arrivano queste feste, così almeno possono riunirsi tutti assieme e condividere le loro gioie e le loro preoccupazioni e nel frattempo si rilassano un po'....stasera la zia Gina racconterà una novella attorno al fuoco del falò di Mabon e la zia Polly ha già pronte un bel po' di caraffe di tisane per tutti i gusti e poi si andrà tutti a dormire contenti e soddisfatti di questa giornata di festa.

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L'aria si è ormai rinfrescata nel bosco del paese Delnonsodove e gli abitanti si preparano per la stagione invernale che arriverà tra non molto.... ieri la zia Gina assieme all'asinello Eolo si è recata al mulino per fare la solita scorta di farine, quest'anno ad Eolo si è aggiunto anche Pony, un abitante della "Colonia dei Pony" situata nelle vicinanze di quella degli asini...

 

 

 

 

 

 

e dato che gli abitanti della casetta sono aumentati c'è bisogno di un po' più di scorte, quindi meglio portarsi un altro aiutante....ma ecco che all'ultimo momento e facendo una bella sorpresa a tutti, arriva Gerolamo pronto anche lui a dare una zampa...e visto che le temperature sono ancora discrete, anche i pappagalli decidono di andare pure loro, cogliendo l'occasione per fare dei bei voli per tutto il tragitto....cammino facendo, i nostri amici, approfittano per raccontarsi di come hanno passato l'estate e chiacchiera dopo chiacchiera arrivano al mulino senza neanche accorgersi. La zia Gina ha un sacco contenente un bel po' di lavori fatti dalla zia Polly: maglioni, sciarpe, berretti, guanti che servono per fare il baratto coi mugnai in cambio delle farine. 

Dopo essersi scambiati le merci ed aver chiacchierato un po' con le mogli dei mugnai, la zia Gina con i suoi aiutanti e il loro carico riprendono la via del ritorno, oggi è una bella giornata, il sole brilla alto nel cielo azzurro, si sta bene, fa calduccio ma in maniera regolare e piacevole, il paesaggio è da fiaba e arrivati in una radura di pini decidono di fermarsi a riposare un po' all'ombra e mangiare un bel boccone di pane casereccio....sono tutti intenti a parlottare tra di loro quando sentono dei lamenti arrivare da dietro un pino....la zia Gina si precipita per vedere chi sta piangendo e se serve aiuto e dietro al pino trova due belle tartarughe

 

 

disperate perchè hanno perso la loro casa nel mondo degli umani e adesso non sanno cosa fare...la zia Gina dice loro di non preoccuparsi che, se lo desiderano, possono benissimo trasferirsi nella casetta in mezzo al bosco dove potranno farsi una nuova dimora e dividere i pasti con gli abitanti di quella casetta....tutte contente le due tartarughe accettano l'invito, la zia Gina le prende e le mette in groppa a Pony perchè sono troppo lente per camminare con le loro gambe e ritarderebbero troppo il rientro a casa...ed eccole in groppa a Pony che, contento di essere utile, sorride soddisfatto di questo incontro casuale. Si riprende dunque il cammino verso casa, le tarte dicono di chiamarsi Tarty lui e Ruga lei e che una volta sistemati la loro intenzione sarebbe di allargare la famiglia con tanti piccoli tartarughini e quale posto è meglio crescere i propri figli se non il Bosco del paese Delnonsodove?

Ecco che la giornata volge al termine e i nostri amici sono arrivati alla loro destinazione, i sacchi delle farine vengono scaricati assieme alle due tarte che restano incantate a vedere quanto è bella la casetta di legno delle due zie....zia Polly dà loro il benvenuto e le fa accomodare dentro casa, Pony ed Eolo si incamminano verso le loro colonie e Gerolamo torna nella sua tana dove lo stanno aspettando Anita e i loro figli che ormai sono già adolescenti...

E anche quest'anno le scorte invernali sono state fatte, le 2 zie ringraziano i loro amici e presto andranno a trovarli portando loro dei buoni cibi come ricompensa dell'aiuto ricevuto...i pappagalli corrono verso i loro trespoli stanchi per i lunghi voli effettuati durante il viaggio ma molto soddisfatti di quella bella giornata...

Zia Polly ha preparato una bella cenetta per tutti, durante la quale le 2 tarte racconteranno un po' della loro vita e dei loro progetti per il futuro e poi una bella novella raccontata dalla zia Gina accompagnata da una bella tisana rilassante della zia Polly concluderà la giornata ed infine tutti a nanna a riposare per essere in forma per il nuovo giorno che arriverà....dolce notte a tutti !

                                                                                       

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Stamattina gli abitanti della casetta nel bosco sono stati svegliati da una pioggia insistente che batteva sul tetto...oggi lavori fuori non se ne possono fare, quindi è la buona occasione per mettersi all'opera e sfornare pane, polenta, dolcetti e focacce varie da portare poi, quando tornerà il bel tempo, ai loro amici come ringraziamento dell'aiuto ricevuto....

Le due zie, dopo aver preparato una gustosa colazione per tutta la tribù, si mettono subito in cucina a spadellare, preparano impasti di ogni tipo, scaldano il forno a legna e un po' alla volta ci mettono dentro i loro intrugli vari e vanno avanti tutto il giorno con questo ritmo...

 

Per gli altri abitanti della casa è l'occasione buona per conoscere meglio i nuovi arrivati, che visto il tempo brutto non possono andare a visitare il bosco attorno alla casetta...quindi decidono di mettersi tutti in salotto a raccontarsi.

Ad un certo punto sentono bussare alla porta...chi mai sarà che va in giro con questo tempo? La zia Polly va ad aprire e si trova davanti tutto inzuppato e zoppicante un bellissimo Istrice

viene subito fatto entrare in casa e lui si mette a raccontare che la sua tana è stata totalmente allagata dalla tanta pioggia caduta durante la notte e lui nella fretta si scappare per non finire annegato si è lussato un piede, a fatica ha raggiunto la casetta sapendo della sua esistenza e del cuore buono delle zie, subito pronte ad aiutare chi ha bisogno...la zia Polly corre a prendere bende e cerotti e la zia Gina con dei leggeri massaggi cerca di rimettergli a posto il piede lussato, dopo di che gli spalma una pomata e glielo benda stretto pregandolo di stare immobile qualche giorno così da guarire bene. Gli viene offerto del cibo e viene fatto accomodare nel salotto relax dove ci sono già tutti gli altri...che festa grande oggi...un nuovo amico è ospite della casetta, i nostri amici gli fanno tante feste e lui ringrazia tutti commosso...il suo nome è Gioele e vive da solo nel bosco, spera sempre di incontrare qualcuno della sua specie per avere un po' di compagnia....comunque adesso la compagnia non gli manca certamente, nella casetta, se solo vuole, può starci a tempo indeterminato come hanno fatto altri prima di lui....ed ecco che anche  stasera si deve aggiungere un piatto in più a tavola.

La pioggia continua a battere incessante, ma nella casetta risplende il sole nei cuori di tutti i suoi abitanti, si inizia ad accendere un po' la stufa per riscaldare l'ambiente e ci si prepara ad affrontare il periodo invernale, le scorte ci sono quindi l'inverno non può fare paura, lavori ce n'è da fare anche nel periodo freddo quindi anche la noia è bandita dalla casetta.

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Anche oggi la pioggia non dà tregua. L'autunno è arrivato e con lui si avvicina la festività di Samhain , la casetta delle zie inizia a riempirsi di addobbi e dei colori caldi di questo periodo dell'anno.
Con le prime ventate di aria fredda ed una tazza di tisana calda alle erbe aspettano tutti questa festività che segna la fine dell'anno pagano e l'inizio del nuovo, quindi i progetti e le speranze sono tante anche se gli abitanti del bosco sono contenti di quello che hanno, sanno vedere il bello dove c'è e ringraziano la Natura per tutto quello che offre loro e per dimostrare questa loro gratitudine sono ben felici di festeggiare tutte le sue feste.

Si inizia ad intagliare qualche zucca al cui interno verrà messa una candela accesa, si preparano candele arancioni e nere, nastri arancioni e neri da appendere nella casetta,

Questo è il tempo dell’interiorità, perfetto momento di introspezione, che ci accompagnerà sino a Yule (21 dicembre). L’oscurità comincia, le foglie cadono e i giorni si accorciano, gli animali si preparano al letargo. Così anche noi dovremmo rallentare, ritirandoci più verso l’interno.

I simboli di questa festa sono la zucca, le nocciole e la mela.

Verrà fatta una ghirlanda di fettine di mele tagliando semplicemente una mela a fettine sottili e fatte poi seccare, la casa addobbata con cesti di frutta di  stagione,  cornucopie, zucche  e melograni, candele, pigne e crisantemi.

 

Nella notte di Samhain si racconta La leggenda di Jack  O’ Lantern, che parla di un fabbro ubriacone e giocatore d'azzardo chiamato Stingy Jack. Nella notte di Halloween incontra il diavolo in un pub, e sta per cadere nelle sue mani, così gli offre la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. A quel punto, il diavolo si trasformò nella moneta per pagare l’ultimo drink, ma Jack se lo mise velocemente in tasca dove teneva una croce d’argento. E così il diavolo era in trappola. Jack liberò il diavolo in cambio di altri dieci anni di vita, trascorsi i quali il diavolo tornò da Jack per riscuotere la sua anima. Jack gli chiese un ultimo piacere, prima di consegnarsi a lui, ossia se poteva prendergli una mela su un albero. Il diavolo non vedendo nessun pericolo in ciò, sogghignò e salì rapidamente sull’albero, ma a quel punto, Jack incise una croce sulla corteccia e lo imprigionò nuovamente, proponendo al diavolo di liberarlo solo se non fosse mai più tornato a prenderlo. Il diavolo accettò, e quando, anni dopo Jack morì, andò all’inferno per le sue colpe, ma il diavolo gli impedì l’ingresso per vendetta. Gli diede però un tizzone ardente per illuminare il suo cammino. Jack mise il tizzone in una rapa svuotata per non farlo consumare, e vagò per l’oscurità. Ogni notte di Halloween, quando il portale con l’oltretomba si apre, Jack torna a passeggiare con la sua lanterna, e quando gli irlandesi emigrarono in America trovarono le zucche che si adattavamo meglio delle rape ad essere intagliate. Da qui nasce la tradizione della zucca ad Halloween o Jack O’ Lantern. 

Buon samhain a tutti voi! 

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La vita nella casetta procede regolarmente, è passato Yule e anche quest'anno è stato festeggiato alla grande da tutti gli abitanti del bosco Delnonsodove, adesso arriva la festa dell'Epifania e la zia Gina stasera racconterà la storia della Befana...zia Polly ha preparato una calza per ognuno degli abitanti della casetta che è stata appesa al camino piena di leccornie: mandarini, uvetta, arachidi, caramelle, biscotti e carbone.

La festa dell’Epifania ha origini pagane e risale all’antica Roma: l’anziana signora rappresentava l’anno vecchio appena terminato tanto che in molti paesi d’Europa si usa ancora bruciare fantocci con vestiti logori per salutare l’anno passato e accogliere quello nuovo.

Leggenda della Befana

In un villaggio, non molto distante da Betlemme, viveva una giovane donna che si chiamava Befana. Non era brutta, anzi, era molto bella e aveva parecchi pretendenti.. Però aveva un pessimo caratteraccio. Era sempre pronta a criticare e a parlare male del prossimo. Cosicché non si era mai sposata, o perché non le andava bene l’uomo che di volta in volta le chiedeva di diventare sua moglie, o perché l’innamorato – dopo averla conosciuta meglio – si ritirava immediatamente.
Era, infatti, molto egoista e fin da piccola non aveva mai aiutato nessuno. Era, inoltre, come ossessionata dalla pulizia. Aveva sempre in mano la scopa, e la usava così rapidamente che sembrava ci volasse sopra. La sua solitudine, man mano che passavano gli anni, la rendeva sempre più acida e cattiva, tanto che in paese avevano cominciato a soprannominarla “la strega”. Lei si arrabbiava moltissimo e diceva un sacco di parolacce. Nessuno in paese ricordava di averla mai vista sorridere. Quando non puliva la casa con la sua scopa di paglia, si sedeva e faceva la calza. Ne faceva a centinaia. Non per qualcuno, naturalmente! Le faceva per se stessa, per calmare i nervi e passare un po’ di tempo visto che nessuno del villaggio veniva mai a trovarla, né lei sarebbe mai andata a trovare nessuno. Era troppo orgogliosa per ammettere di avere bisogno di un po’ di amore ed era troppo egoista per donare un po’ del suo amore a qualcuno. E poi non si fidava di nessuno. Così passarono gli anni e la nostra Befana, a forza di essere cattiva, divenne anche brutta e sempre più odiata da tutti. Più lei si sentiva odiata da tutti, più diventava cattiva e brutta.
Aveva da poco compiuto settant’anni, quando una carovana giunse nel paese dove abitava. C’erano tanti cammelli e tante persone, più persone di quante ce ne fossero nell’intero villaggio. Curiosa com’era vide subito che c’erano tre uomini vestiti sontuosamente e, origliando, seppe che erano dei re. Re Magi, li chiamavano. Venivano dal lontano oriente, e si erano accampati nel villaggio per far riposare i cammelli e passare la notte prima di riprendere il viaggio verso Betlemme. Era la sera prima del 6 gennaio. Borbottando e brontolando come al solito sulla stupidità della gente che viaggia in mezzo al deserto e disturba invece di starsene a casa sua, si era messa a fare la calza, quando sentì bussare alla porta. Lo stomaco si strinse e un brivido le corse lungo la schiena. Chi poteva essere? Nessuno aveva mai bussato alla sua porta. Più per curiosità che per altro andò ad aprire. Si trovò davanti uno di quei re. Era molto bello e le fece un gran sorriso, mentre diceva: “Buonasera signora, posso entrare?”. Befana rimase come paralizzata, sorpresa da questa imprevedibile situazione e, non sapendo cosa fare, le scapparono alcune parole dalla bocca prima ancora che potesse ragionare: “Prego, si accomodi”. Il re le chiese gentilmente di poter dormire in casa sua per quella notte e Befana non ebbe né la forza né il coraggio di dirgli di no. Quell’uomo era così educato e gentile con lei che si dimenticò per un attimo del suo caratteraccio, e perfino si offrì di fargli qualcosa da mangiare. Il re le parlò del motivo per cui si erano messi in viaggio. Andavano a trovare il bambino che avrebbe salvato il mondo dall’egoismo e dalla morte. Gli portavano in dono oro, incenso e mirra. “Vuol venire anche lei con noi?”. “Io?!” rispose Befana.. “No, no, non posso”. In realtà poteva ma non voleva. Non si era mai allontanata da casa.
Tuttavia era contenta che il re glielo avesse chiesto. “Vuole che portiamo al Salvatore un dono anche da parte sua?”. Questa poi… Lei regalare qualcosa a qualcuno, per di più sconosciuto. Però le sembrò di fare troppa brutta figura a dire ancora di no. E durante la notte mise una delle sue calze, una sola, dove dormiva il re magio, con un biglietto: “per Gesù”. La mattina, all’alba, finse di essere ancora addormentata e aspettò che il re magio uscisse per riprendere il suo viaggio. Era già troppo in imbarazzo per sostenere un’altra, seppur breve, conversazione.
Passarono trent’anni. Befana ne aveva appena compiuti cento. Era sempre sola, ma non più cattiva. Quella visita inaspettata, la sera prima del sei gennaio, l’aveva profondamente cambiata. Anche la gente del villaggio nel frattempo aveva cominciato a bussare alla sua porta. Dapprima per sapere cosa le avesse detto il re, poi pian piano per aiutarla a fare da mangiare e a pulire casa, visto che lei aveva un tale mal di schiena che quasi non si muoveva più. E a ciascuno che veniva, Befana cominciò a regalare una calza. Erano belle le sue calze, erano fatte bene, erano calde. Befana aveva cominciato anche a sorridere quando ne regalava una, e perciò non era più così brutta, era diventata perfino simpatica.
Ogni notte, al ricordo di quella notte, il suo cuore piangeva di vergogna per il misero dono che aveva fatto portare dal re magio: una calza vuota… una calza sola, neanche un paio! Piangeva di rimorso e di pentimento, ma questo pianto la rendeva sempre più amabile e buona.
Una notte quel bambino le apparve in sogno e le disse: “Coraggio Befana! Io ti perdono. Ti darò vita e salute ancora per molti anni. Il regalo che tu non sei venuta a portarmi quando ero bambino ora lo porterai a tutti i bambini da parte mia. Volerai da ogni capo all’altro della terra sulla tua scopa di paglia e porterai una calza piena di caramelle e di regali ad ogni bambino. Ma mi raccomando! Che il bambino sia stato anche buono, non egoista… altrimenti gli metterai del carbone dentro la calza sperando che l’anno dopo si comporti da bambino generoso”.
Durante tutto l’anno, piena di indicibile gioia, fa le calze per i bambini… ed il sei gennaio gliele porta piene di caramelle e di doni.
È talmente felice che, anche il carbone, quando lo mette, è diventato dolce e buono da mangiare.

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Tra un po' arriverà l'equinozio di Primavera e nella casetta si festeggerà Ostara e l'arrivo della primavera, la natura si risveglierà dal suo letargo e con essa anche gli animali, le piante iniziano a mettere le loro gemme e la vita riprenderà il suo corso dopo il lungo sonno invernale. Nel frattempo nel bosco sono 3 giorni che piove, un po' di acqua va bene sia per le piante che per l'erbetta che crescerà rigogliosa con tanta gioia della comunità delle Caprette che finora hanno dovuto accontentarsi del fieno raccolto nell'estate passata.

Nelle giornate piovose come ben sapete i nostri amici restano in casa a fare lavoretti o a poltrire sdraiati sulle poltrone nell'angolo del relax.

Oggi il galletto Cico racconterà le avventure fatte con Bianca, Moretta e sua moglie Cica...la coppia è originaria della Germania, le 2 uova fecondate sono state spedite in Italia dove poi sono nati loro due, prima Cico e dopo qualche mese Cica, entrambi messi sotto ad un'incubatrice; a loro però non piaceva stare in quel paese dove gli esseri umani pensano solo al loro interesse a scapito degli altri esseri viventi, uomini o animali che siano e così hanno deciso di trasferirsi nel bosco Delnonsodove assieme a 2 altre galline pure loro scontente della loro vita.

Cico e Cica, una sera hanno deciso di andare nel bosco per cercare la strada che li avrebbe portati nella loro nuova dimora, insegnata loro dalla solita fatina buona d'animo e pronta ad aiutare qualsiasi animale desideroso di una vita migliore, lontano dalle violenze e dall'odio che regna sul pianeta terra. Strada facendo incontrano Moretta e Bianca pure loro dirette nella stessa direzione, fanno gruppo ed insieme si incamminano verso la cascata sotto la quale c'è il passaggio segreto visibile solo alle anime pure, che li porterà nella dimensione della pace e dell'amore e lì ci sono altre due galline di nome Belle e Fleur pronte a passare dall'altra parte.....Cammina, cammina, cammina ed eccoli arrivare in vista della casetta, tutti felici bussano alla porta sapendo di venire accolti a braccia aperte dalle zie e dagli altri abitanti ...

Vengono subito fatti entrare e rifocillati dalla zia Polly e accerchiati dagli altri abitanti che vogliono sapere la loro storia....stasera si farà una grande cena per festeggiare i nuovi arrivati e domani si tonerà alla vita di sempre, ai nuovi arrivati verrà anche a loro assegnato il loro compito da svolgere assieme agli altri.

                                                                        

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Ormai siamo a primavera inoltrata, le giornate si fanno ogni giorno sempre più calde, la verdura sta già crescendo rigogliosa nell'orto e tutti gli abitanti sono impegnati a bagnare le primizie che stanno spuntando e a seminare altre prelibatezze.

 

 

Oggi però, decidono di andare a trovare Gerolamo e Anita e poi fare una cappatina anche da Bianchina e Biancaneve per vedere come se la cavano e soprattutto per presentare loro i nuovi arrivati.

Le zie si sono svegliate all'alba per preparare un buon pranzetto da prendere dietro e consumarlo dalle caprette accompagnate anche dai lupi così da potersi riunire tutti assieme e sentire le ultime novità che ci sono.

Eccoli che si incamminano tutti nel bosco, raggiungono Gerolamo ed Anita ed i loro figli e tutti assieme si dirigono sulla collina delle caprette...Bianchina come li vede arrivare avvisa subito le altre che, prontamente,  si mettono ad apparecchiare la tavola, ormai è quasi l'ora del pranzo e tutte sono pronte a mangiare.

Baci ed abbracci..... Cico, Cica, Bianca, Moretta, Belle e Fleur vengono subito presentati e festeggiati da tutti e subito dopo ognuno di loro prende posto sulla lunga tavolata imbandita di ogni bene....chiacchiere, risa, brindisi e la giornata arriva al termine....

Le zie sono contente di aver saputo che sia i lupi che le caprette si stanno godendo le loro dimore e sono felici, non resta che salutarsi e augurarsi di rivedersi presto a casa delle zie....i nuovi arrivati sono soddisfatti di aver fatto questa scelta ed essersi trasferiti nel bosco del paese Delnonsodove dove rimarranno per sempre assieme ai loro nuovi amici.....non resta che avviarsi verso casa, domani è un altro giorno che riserverà a tutti quanti delle belle sorprese.....

..... e la Ruota dell'anno continuerà a girare, le stagioni si alterneranno coi loro ritmi e i loro frutti e i nostri amici continueranno la loro vita con nuovi incontri e con le vecchie conoscenze, nel bosco del paese Delnonsodove.

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