MACA
Proprietà della maca delle Ande
La radice della maca contiene tutti i più importanti principi nutritivi, essenziali al nostro organismo, che la rendono praticamente un alimento completo. Ricca di aminoacidi essenziali (10,2%), sali minerali, vitamine, carboidrati, acidi grassi e fibre, la pianta rappresenta un prodotto naturale completo nella sua composizione chimica.
Grazie a questi costituenti presenta la capacità di migliorare la risposta allo stress e alla fatica, e la resistenza agli sforzi massimali. Queste proprietà, rinvigorente ed energizzante, sono attribuibili alla sua azione sulla glicogenesi, cioè la produzione di glucosio, a partire dalle riserve energetiche, rendendolo disponibile e circolante in caso di attività fisica o intellettuale.
La presenza degli aminoacidi (costituenti elementari delle strutture muscolari) le conferiscono proprietà anabolizzanti, perché aiuta ad aumentare la massa muscolare negli sportivi e quindi è indicata come supplemento alimentare nelle attività ad alto consumo energetico.
Ricca di vitamine A, C e del complesso B, di calcio, ferro e zinco, agisce beneficamente sul sistema nervoso ed è consigliata nella cura dell’anemia di varia natura, per la capacità di elevare il livello di emoglobina; e per rinforzare il sistema immunitario nel combattere tutti i sintomi influenzali come febbre, tosse e raffreddore.
La maca, grazie agli alcaloidi e agli steroli, ha anche una straordinaria azione equilibrante sul sistema ormonale nel suo insieme (ipotalamo, ghiandole surrenali, pancreas) capace di favorire la fertilità sia maschile, che femminile.
Da inserire come ingrediente principale nelle diete afrodisiache è conosciuta, infatti, come viagra peruviano, nelle donne agisce come stimolante della maturazione dei follicoli di Graff e dell’ingrossamento nell’endometrio. È perciò indicata alle donne in tutti i momenti della vita, perché riduce la sindrome pre-mestruale, è utile contro i dolori mestruali (dismenorrea), e regolarizza il ciclo; in gravidanza e allattamento agisce come remineralizzante e come abbiamo visto ha degli effetti benefici sull’utero.
Negli uomini favorisce un incremento del volume seminale, aumentando la quantità di sperma per eiaculazione, e migliora la motilità spermatica.
Modalità d'uso
Essendo considerata un alimento, la dose di maca da assumere giornalmente non è ancora stata standardizzata in modo rigoroso, e può variare in funzione delle esigenze personali. In media si consigliano da 5 a 20g di radice essiccata (o farina), al giorno.
800-1000 mg estratto secco in compresse o capsule da assumere ai pasti
Controindicazioni della maca delle Ande
La maca delle Ande non ha mostrato particolari controindicazioni o effetti collaterali. Tuttavia si sconsiglia di assumerla senza un consulto specialistico.
Descrizione della pianta
Pianta erbacea annuale di piccole dimensioni, ma per la formazione di radici di accumulo può essere definita perenne. La radice è un tubero carnoso, simile alla rapa, di forma arrotondata, del diametro di circa 8 cm. e lunga fino a 14 cm, di colore variabile dal giallo a rosso scuro.
Le foglie sono basali piccole e alterne sui rami laterali. I fiori sono piccoli e apicali di colore giallo.
L'habitat della maca delle Ande
Nativa della Cordigliera delle Ande del Perù e della Bolivia, cresce tra i 2500 e 5000 m. in condizioni impossibili: venti molto forti, escursione termica estrema (dall’intenso calore del mattino al freddo gelido della notte) temperature sotto zero e luce solare molto intensa, su terreni molto poveri e rocciosi.
In questa zona ostile, dove c’è poco ossigeno, esistono rare vegetazioni; crescono solo patate amare e Maca. Non esistono alberi, ma solo piante di basse altezze.
Cenni storici
Nelle tribù precolombiane del Perù, come hanno dimostrato i numerosi ritrovamenti archeologici, la maca veniva considerata come un dono degli dei. Inoltre si coltivava come alimento, e a volte era usata come condimento nelle cerimonie di danza religiosa.
Il frate Antonio Vásquez de Espinoza in una descrizione dell'anno 1598 fa menzione del consumo di questa pianta da parte delle popolazioni locali, che la utilizzavano come un forte ricostituente afrodisiaco, capace di aumentare il desiderio sessuale tanto negli uomini che negli animali, e in particolar modo di promuovere la fertilità; e ci informa che dopo la conquista del Perù, i colonizzatori finirono con l’utilizzarla come imposta.
Solo nell’anno 1980, si mostrò interesse per questo potente tubero, anche grazie alle tante ricerche fatte da tedeschi e americani. Dopo quella data fu rinominata come: "la coltura persa degli Incas".
MUIRA PUANA
Le proprietà della Muira puama sono:
È un ottimo stimolante sessuale (migliora l'erezione nell'uomo e l'inturgidimento dei genitali nella donna) e, in generale, ha proprietà afrodisiache (aumenta il vigore e il desiderio sessuale sia nell'uomo che nella donna). È un ottimo tonico neuromuscolare per tutto l'organismo. Ha ottimi effetti contro l'affaticamento, come antinevralgico, come digestivo. Cura l'inappetenza, la depressione, l'esaurimento, i dolori mestruali e i reumatismi. Può ridurre il grasso corporeo, aumentando la massa magra muscolare oltre che ridurre il colesterolo. Svolge un'azione benefica nei confronti della memoria e dei disturbi nervosi. I principi attivi della Muira puama sono contenuti in quasi tutte le parti della pianta ma è principalmente nella corteccia e nella radice che si trovano delle sostanze ricche di acidi grassi estreri, oli essenziali (inclusi il beta-cariofillene e l’alfa-humulene), steroli vegetali, triterpeni (fra cui il lupeolo) e in particolare un alcaloide, la muirapuamina, ad azione vasodilatatrice specifica e con una spiccata azione afrodisiaca.
Questo alcaloide agirebbe sui sistemi “catecolaminergici” del sistema nervoso centrale ed i suoi principi attivi funzionerebbero da precursori dei neurosteroidi cerebrali. Le catecolamine e i neurosteroidi sovrintendono al determinante ruolo di generare la sensazione di energia e vitalità fisica complessiva, ne deriva una azione rivitalizzante generale che ha positivi influssi sullo stato generale.
Modalità d’uso Della Muira puama vengono utilizzate le radici, dove si trovano in quantità notevoli molte sostanze di natura resinose ed un particolare alcaloide (muirapuamina). La Muira puama viene usata nei casi di impotenza, diminuzione della libido, astenia psichica, stanchezza fisica ed intellettuale.
Questa pianta officinale è utilizzata per combattere l'impotenza in uso interno, sotto forma di gocce, e come uso esterno, sotto forma di decotto concentrato, per bagnare le parti genitali.
Decotto: mettere 10-15 g di Muira puama in infusione in 1 litro di acqua bollente e lasciare in ebollizione per 15 minuti con il succo di un limone. Zuccherare a piacere. Iniziare con una tazza al giorno ed eventualmente aumentare fino a due tazze al giorno. Infuso: un cucchiaino da caffè per tazza. Bollire 5 minuti, infusione 5-10 minuti. Da 1 a 2 tazze al giorno. Molti studi hanno dimostrato che un ciclo di assunzione di due/tre settimane, rispettando la dose consigliata, migliora lo stato erettile in generale, le funzioni sessuali, il vigore ed il desiderio sia nell’uomo che nella donna.
Ottimo come stimolante nervoso. Bisogna tuttavia non esagerare con le dosi, perché l'aumento di acetilcolina nei muscoli può addirittura alterare la coordinazione nei movimenti.
Controindicazioni della Muira puama Gli effetti collaterali associati all'uso di Muira puama sono lievi e perlopiù limitati alla possibile comparsa di saltuari dolori allo stomaco e alla testa, associati a nervosismo ed iperagitazione. In ogni caso, contattare sempre il proprio medico prima di utilizzare prodotti a base di Muira puama.
Descrizione della pianta La Muira puama è conosciuta anche come marapuama il cui nome significa «legno della potenza» e «erba dell'amore». Si tratta del Ptychopetalum olacoides appartenente alla famiglia delle Olacaceae. La Ptycopetalum olacoides è un arbusto dai rami sottili e foglie ovali sempreverdi che può arrivare anche a 5 m di altezza. Possiede fiori bianchi che hanno un odore pungente e aromatico che ricorda il gelsomino.
Habitat della Muira puama Muira puama, è un albero tipico dell'Amazzonia brasiliana e di altre zone della foresta pluviale. Nel genere Ptycopetalum esistono diverse specie tra le quali la Ptycopetalum olacoides tipica del Brasile della foresta amazzonica, e Ptycopetalum uncinatum del Brasile. Delle due specie si preferisce usare la prima in quanto più ricca dei principi attivi utili all'uomo.
Cenni storici Le antiche tribù autoctone attribuivano a questa pianta fantastiche proprietà, chiamandola erba dell’amore ed usandola in molte cerimonie propiziatorie all’accoppiamento. I primi esploratori europei, negli anni 1920-1930, osservarono che gli indigeni dell’Amazzonia usavano la Muira puama per curare molteplici patologie.
Una volta portata in Europa, questa pianta entrò a far parte della medicina erboristica inglese ed è inserita nella British Herbal Pharmacopoeia, un’autorevole fonte della medicina erboristica inglese, dove è raccomandata per il trattamento sia dell'impotenza che della dissenteria.
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