Curatore: A. Campanini
Editore: Carocci
Collana: Biblioteca medievale
Anno edizione: 2011
In commercio dal: 15 dicembre 2011
Pagine: 421 p., Brossura
EAN: 9788843053278
Ildegarda di Bingen (1098-1179), benedettina tedesca, deve la sua fama soprattutto all'opera mistica e filosofica, alle visioni che le valsero la santità e alle pregevoli composizioni musicali. Il suo eclettismo la spinse a esplorare altri campi del sapere sino a pervenire a quello medico e naturalistico: il "Libro delle creature" è uno dei frutti di quell'esperienza. Strutturato come un'enciclopedia, i libri che lo compongono passano in rassegna il mondo vegetale, quello animale e quello minerale, restituendo una sorprendente conoscenza della natura. In un creato costituito dai quattro elementi e percorso dagli umori, l'uomo e gli esseri animati e inerti hanno in comune l'essere creature. Se "Dio ha raffigurato tutte le sue opere nella forma dell'uomo" - come Ildegarda asserisce in una visione -, realizzando un microcosmo dotato di anima, l'uomo riflette anche nelle creature un po' di sé, delle sue caratteristiche fisiche e anche dei suoi sentimenti. Ma il Libro delle creature non è soltanto questo: le creature non sono soltanto oggetti da conoscere, classificare e studiare, ma veri e propri concentrati di principi e sostanze che servono all'uomo per curarsi e nutrirsi. Un immenso ricettario dove tutto, dalla pianta più sconosciuta all'animale più feroce, dal metallo più nascosto alle acque del fiume più impetuoso ha la sua utilità per il benessere dell'uomo. Dopo le sublimi visioni mistiche Ildegarda sembra qui ricordarci che anche il corpo, e non solo l'anima, vuole la sua parte.
Curatore: Paola Calef
Editore: Sellerio Editore Palermo
Collana: La memoria
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 18 aprile 2019
Pagine: 395 p., Brossura
EAN: 9788838939259
Ildegarda di Bingen fu colta da visioni fin dai primi anni dell'infanzia, ma visse a lungo senza renderle pubbliche e, tanto meno, fissarle per iscritto. Fu solo nel 1136, all'età di trentotto anni, che la religiosa benedettina - diventata badessa del convento di Disibodenberg, sulle rive del Reno - decise di offrirsi allo sguardo dei suoi contemporanei nei tratti di una profetessa in contatto con l'aldilà celeste.
Allora, le sue pagine furono sottoposte al giudizio del pontefice Eugenio III e, ottenuto l'avallo papale, cominciarono ben presto a diffondersi nel mondo cristiano. Ildegarda divenne consigliera di uomini fra i più noti e potenti di quegli anni al punto che Federico Barbarossa la invitò nel suo palazzo di Ingelheim per consultarla - e predicò in chiese e cattedrali di molte città, fra cui Treviri, Magonza e Colonia. Tuttavia, non è Ildegarda visionaria e profetessa quella rimasta a noi più vicina; bensì quell'altra Ildegarda i cui libri, all'epoca, furono sottratti dalla raccolta delle sue opere inviate a Roma per il processo di canonizzazione. Erano libri che - come nel caso illustre di "Cause e cure delle infermità" - racchiudevano testimonianza di un'attività più terrena: quella di erborista e medica, che, per la sua familiarità col corpo e con gli elementi della natura, aveva ben motivo di suscitare inquietudine, tanto sembrava avvicinarsi a un sapere sotterraneo, confinato fra le tenebre. Il ritratto di Ildegarda finisce per riassumersi nei termini di una contraddizione inevitabile, scrive Angelo Morino nell'introduzione al volume, da un lato - dalla parte della santa la trasmettitrice di parola divina celebrata da papi e imperatori, e dall'altro - dalla parte della strega - la studiosa di un mondo dalle luci prossime alla notte più scura o, meglio, ritenute tali se ad avventurarvisi era una donna.
Il libro delle opere divine. Testo latino a fronte
Curatore: M. Cristiani, M. Pereira
Editore: Mondadori
Collana: I Meridiani. Paperback
Anno edizione: 2014
Formato: Tascabile
In commercio dal: 6 maggio 2014
Pagine: CLXXII-1318 p., ill. , Brossura
EAN: 9788804641100
Del 'Liber divinorum operum', ultima opera della trilogia profetica di Ildegarda di Bingen e sintesi definitiva del suo pensiero, si presenta qui la prima traduzione italiana. Essa è la prima traduzione integrale condotta sul testo dell'edizione critica, pubblicata nel 1996 a cura di Albert Derolez e Peter Dronke (vol. XCII del 'Corpus Christianorum, Continuatio Mediaevalis'), e riprodotto a fronte per gentile concessione dell'editore Brepols. Nel tradurre si sono tenuti presenti due aspetti: la stratificazione compositiva e il carattere profetico del Liber divinorum operum. Il ms. di Gent permette di ricostruire tutti i passaggi della composizione, dalle tavolette su cui Ildegarda scriveva, fino all'ultima revisione e alla suddivisione in capitula.
Visioni
Curatore: Anna Maria Sciacca
Editore: Castelvecchi
Anno edizione: 2016
In commercio dal: 28 aprile 2016
Pagine: 453 p., ill. , Brossura
EAN: 9788869445583
Ildegarda di Bingen è oggetto da molti anni dell'interesse di storici, teologi, studiosi di scienze e di folclore: la sua lunga vita, infatti, è stata caratterizzata da una multiforme attività di studi, impegni, apostolato, di cui resta eco nella produzione scritta giunta sino a noi. Il lavoro di Anna Maria Sciacca prende in esame i tre libri protetici, in cui sono raccolte le visioni della santa. La traduzione di ciascuna visione è preceduta dall'elenco degli argomenti trattati, per chi volesse approfondirli, e seguita da una spiegazione del significato morale e teologico, attraverso il riassunto della lunga e circostanziata spiegazione in latino che Ildegarda stessa fornisce con dovizia di riferimenti biblici. Questo studio originale e inedito è introdotto dalle riflessioni di monsignor Enrico dal Covolo, rettore della Università Pontificia Lateranense.
Ordo virtutum. Il cammino di anima verso la salvezza
Curatore: M. Tabaglio
Editore: Gabrielli Editori
Collana: Memorie del Medioevo
Anno edizione: 1999
In commercio dal: 1 gennaio 1999
Pagine: 180 p., ill.
EAN: 9788886043779
Con le parole, con le immagini, con la musica. Per diffondere tra gli uomini il messaggio inviatole da Dio Ildegarda di Bingen si affida al valore razionale e speculativo delle parole, ai colori vivi e brillanti delle miniature che accompagnano i suoi scritti, ai suoni tersi e melodiosi che rendono l'anima vibrante. E mentre le parole e le immagini coinvolgono l'uomo in quanto essere sensibile e razionale, la musica si rivolge alla sua componente divina, risveglia in lui il ricordo e la nostalgia dell'armonia di cui godette prima del peccato, ed anticipa per brevi istanti la gioia ineffabile della beatitudine. Nell'Ordo virtutum, dramma liturgico fra i più antichi, nato verso la metà del XII secolo dall'ispirazione di Ildegarda di Bingen, le personificazioni delle Virtù seguono con trepidazione i passi incerti dell'Anima, gioiscono del suo avvicinarsi, piangono il suo allontanarsi, rintuzzano con voci melodiose i subdoli attacchi del Demonio, che le accusa di non sapere chi esse siano, poiché il loro grembo rimarrà sterile e non potranno per questo adempiere al ruolo di mogli e di madri conferito loro dal Creatore. Di fronte all'ottusità del Diavolo, incapace di concepire alcunché di diverso dalla terrestrità, le Virtù dispiegano la visione armonica del loro regno e della loro potenza, la luce, i profumi, il rigoglio di un'esistenza dedicata all'amore sovraterreno. Chi potrebbe mai resistere a queste immagini? Anche Anima, ferita e delusa dall'abbraccio del mondo, trova in esse conforto e speranza, nuova forza per la sua voce e nuove melodie per il suo canto.
Come per lucido specchio. Libro dei meriti di vita
Curatore: L. Ghiringhelli
Editore: Mimesis
Collana: Abraxas
Anno edizione: 2013
In commercio dal: 9 ottobre 2013
Pagine: 372 p., Brossura
EAN: 9788857517070
Il "Liber vitae meritorum" è, con lo "Scivias" e il "Liber divinorum operum", uno dei tre testi principali di teologia mistica di Ildegarda di Bingen. Più che un'etica cristiana medievale, è una narrazione visionaria di forte intensità morale, ancora oggi di estrema attualità. Affrontando il tema del rapporto tra macrocosmo e microcosmo, il testo giunge a definire con profondità la relazione che esiste tra l'uomo e un Dio che ha voluto farsi uomo egli stesso. Dal conflitto tra vizi e virtù (i cosiddetti "meriti di vita") scaturisce l'osservazione della meravigliosa armonia tra progetto divino e libera volontà umana. Ildegarda, - che dà di sé la definizione di "creatura semplice" - riferisce la propria personale esperienza mistica che si traduce in una grandiosa visione cosmica al centro della quale sta, appunto, l'Uomo. Innanzi a lui si svolge il confronto tra vizi e virtù, tra i quali è necessaria ogni giorno una scelta: se questa sarà eticamente errata e sarà improntata al vizio, nell'aldilà purgatoriale l'anima incorrerà in una serie di punizioni. L'autrice si sofferma anche su questo aspetto, sottolineando come l'uomo debba in vita cercare di allontanarsi dal vizio ed emendarsi dei propri peccati, per accedere così, dopo la morte, alla vita "tutta di gioia" con la descrizione della quale il testo si conclude. Prefazione di Claudio Bonvecchio.
Hildegard von Bingen. Viaggio nelle immagini. Ediz. a colori
Curatore: Sara Salvadori
Editore: Skira
Collana: Cataloghi di arte antica
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 23 maggio 2019
Pagine: 224 p., ill. , Rilegato
EAN: 9788857240145
Il significato del complesso testo profetico di Hildegard von Bingen, tra simbolismi e visioni.
“Le cose che non vedo non le conosco.”
Così Hildegard von Bingen (1098-1179) descrive le visioni mediante le quali attinge alla conoscenza delle realtà cosmiche, umane e divine. Quando l’urgenza di trasmettere questo messaggio si fa ineludibile, Hildegard dà inizio alla scrittura di Scivias – “conosci le vie” –, nel tentativo di trasformare in linguaggio umano quello che vede e ode. A distanza di quasi novecento anni, Viaggio nelle immagini è il primo libro che, a partire dall’elemento iconografico, illustra il complesso testo profetico della santa e dottore della Chiesa. Di grande rilevanza il capitolo che presenta le 35 miniature riprodotte a grandezza originale, accompagnate da un sintetico racconto della visione e da una legenda che ne chiarisce il significato simbolico. A queste tavole, che offrono una Grammatica del simbolo, seguono le pagine riccamente illustrate della Retorica, dove la lettura per temi che attraversa tutta l’opera di Hildegard è resa evidente. Grazie a un prezioso lavoro analitico, frutto di sette anni di ricerca, la profondità dello scritto originale della mistica tedesca trova in questo volume uno strumento unico nel suo genere per raggiungere il lettore. In questo modo la bellezza ritrovata delle immagini scopre una nuova potenza, che, giungendo fino al nostro tempo, risulta più che mai attuale per guidarci nelle complesse vie della conoscenza e della sapienza.
tratto da https://www.ibs.it/