Lapislazzuli: descrizione
Classe minerale: tettosilicati.
Formula chimica: (Na,Ca)8[SO4/S/Cl)2/(AlSiO4)6] + Fe
Il lapislazzuli è un allumosilicato di sodio con zolfo e cloro che si forma nel corso della metamorfosi del calcio in marmo. In pratica è una roccia perché composta da un insieme di minerali (in prevalenza lazurite e calcite) che conferiscono alla pietra un aspetto quasi omogeneo e il caratteristico colore azzurro intenso. La presenza del ferro determina invece la formazione di inclusioni piritiche color oro.
Il lapislazzuli ha una lucentezza vitrea, è opaco o appena traslucido ai bordi. Le qualità più apprezzate a scopo ornamentale sono quelle di colorazione uniforme e densa e i giacimenti più importanti si trovano in Afghanistan, Cina e Cile. Poiché è una pietra di consistenza porosa, è sensibile alle pressioni, alle alte temperature, alle sostanze chimiche e ai solventi.
Lapislazzuli: elemento
Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delle emozioni e della femminilità (amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).
Lapislazzuli: chakra
Quinto chakra Vishudda (“Gola”)
Lapislazzuli: mitologia
Il termine lapislazzuli deriva dal latino lapis, “pietra”, e dall’arabolazhward, “azzurro”.
In Egitto e in Mesopotamia era usata nei rituali. Insieme all’agata è una delle pietre preziose più antiche, le testimonianze che abbiamo risalgono al V millennio a.C.: è stata rinvenuta sia nelle tombe faraoniche che in quelle sumere.
In India il lapislazzuli è noto per il potere di rafforzare la vista e di salvaguardare la salute.
Nel Buddismo è considerato uno dei sette tesori e simboleggia la coscienza di sé.
Gli antichi Romani credevano che avesse proprietà afrodisiache, mentre nel Medioevo si pensava che allontanasse la paura e l’invidia.
Nel Medioevo, con la polvere di lapislazzuli si creava la qualità di blu più pregiato per gli affreschi, il blu oltremare, estremamente resistente nel tempo. Per la sua superficie che ricorda un cielo stellato, il lapislazzuli è anche detto “pietra del cielo”.
Lapislazzuli: effetto sul corpo
Il lapislazzuli è indicato nei disturbi e nelle infiammazioni alla gola e alle vie aree superiori, tra cui la laringite, tutte le forme di allergia e l’asma. Il lapislazzuli è utile per la vista e l’apparato osseo. Se portato al polso calma la pressione alta, regola il funzionamento della tiroide ed è utile come antinfiammatorio e antipiretico. Regolarizza il ciclo mestruale.
Lapislazzuli: effetto sulla psiche
Il lapislazzuli promuove saggezza e onestà, aiuta l’autoaffermazione e stimola l’intuizione e la concentrazione. Porta a far chiarezza su di sé e sulle proprie intenzioni. Dà sostegno nelle proprie decisioni e promuove la gentilezza.
Il lapislazzuli ha un forte potere calmante, tiene sotto controllo la collera e invita a razionalizzare le emozioni. Nota come pietra dell’amicizia, facilita l’espressione dei sentimenti, rende estroversi e migliora le relazioni interpersonali. Aiuta a padroneggiare i conflitti e spinge ad affermare con sincerità le proprie opinioni. È la pietra che mette in collegamento l’uomo con l’universo e armonizza il microcosmo con il macrocosmo.
Lapislazzuli: modalità d’impiego
Il lapislazzuli può essere scaricato dopo l’uso sotto l’acqua corrente. Per l’uso sul piano spirituale si può appoggiare il lapislazzuli sulla fronte durante la meditazione. Per quanto riguarda la terapia a livello fisico, si può portare con sé come pietra ornamentale attorno al collo anche per lunghi periodi.