OLIVO
Proprietà Dell'Olivo
In vitro, a livello sperimentale, le foglie fresche della pianta hanno dimostrato di agire in modo favorevole su colesterolo, glicemia e pressione arteriosa (effetto diuretico e vasodilatatore).
Le foglie di olivo essiccate, invece, utilizzate in decotto vengono sfruttate contro gotta e reumatismi.
Fondamentale nell'alimentazione e non solo è l'olio di oliva: costituisce un alimento prezioso sia per la componente vitaminica ad attività antiossidante sia per gli acidi grassi, ma è anche usato come eccipiente per numerose preparazioni galeniche e specialità medicinali.
Attività biologica
Benché il suo utilizzo non abbia ottenuto l'approvazione ufficiale per alcun tipo d'indicazione terapeutica, all'olivo vengono attribuite numerose proprietà. Fra queste, ricordiamo le attività ipoglicemizzanti, antiossidanti, antiaritmiche, ipotensive e spasmolitiche a livello della muscolatura liscia intestinale. In particolare, queste azioni sembrano essere imputate principalmente ai flavonoidi e ai fenoli contenuti nella pianta.
In alcuni studi condotti su animali, le foglie di olivo hanno dimostrato di essere in grado di indurre un effetto ipoglicemico in ratti diabetici.
Anche l'azione antiossidante dell'olivo è stata confermata da studi condotti su animali. In particolare, le foglie di olivo - grazie ai flavonoidi in esse contenuti - hanno mostrato la capacità di ridurre il danno ossidativo a livello epatico e renale in ratti diabetici.
Altre ricerche condotte in vitro, invece, hanno confermato le proprietà miorilassanti dell'olivo esercitate a livello della muscolatura liscia intestinale.
Infine, uno studio clinico condotto in pazienti ipertesi, ha dimostrato che la somministrazione giornaliera di circa 1,6 grammi di estratto di foglie di olivo (sotto forma di capsule), è in grado d'indurre un significativo abbassamento della pressione sanguigna. L'estratto di olivo è stato ben tollerato e non sono stati riportati effetti indesiderati. Tuttavia, nei pazienti sottoposti allo studio si è verificato un piccolo ma significante aumento dei livelli di glicemia e di calcio.
Olivo nella medicina popolare e in omeopatia
Nella medicina popolare, le foglie di olivo vengono utilizzate per il trattamento dell'arteriosclerosi, dell'ipertonia, della gotta, dei reumatismi e del diabete mellito; oltre ad essere impiegate come rimedio contro la febbre.
L'olio della pianta, invece, viene utilizzato nella medicina tradizionale come rimedio interno per il trattamento di infiammazioni della cistifellea, colangiti, ittero, ulcere gastrointestinali, stitichezza, flatulenza e calcoli renali.
Esternamente, invece, la medicina popolare utilizza quest'olio nel trattamento di eczemi, psoriasi, scottature (comprese quelle solari) e reumatismi.
L'olivo trova impieghi anche nella medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli, gocce, tintura madre e macerato glicerico.
In quest'ambito la pianta viene utilizzata come rimedio contro febbre, elevata pressione sanguigna, arteriosclerosi, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete, ulcerazioni e retinopatie diabetiche, artrite reumatoide, astenia e come rimedio per favorire la diuresi.
La quantità di rimedio omeopatico da assumere può essere differente fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si deve trattare e della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.
N.B.: le applicazioni dell'olivo per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Impiego cosmetico: olio di oliva - insaponificabile di olio d'oliva - estratto di foglie di oliva
Controindicazioni
Evitare l'assunzione di olivo in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Inoltre, l'utilizzo dell'olivo è controindicato anche nei pazienti affetti da colelitiasi, poiché può provocare l'insorgenza di coliche biliari.
Interazioni Farmacologiche
effetti di sommazione con gli ipoglicemizzanti orali.
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ORTICA
Proprietà e benefici dell'ortica La grande quantità di principi attivi noti, e altri ancora non studiati a fondo nel loro insieme, fanno dell'ortica una delle piante con il maggior numero di proprietà medicinali. Le foglie contengono clorofilla in abbondanza, il colorante verde del mondo vegetale (la cui composizione chimica è molto simile a quella dell'emoglobina che tinge di rosso il nostro sangue) che conferisce alla pianta una spiccata proprietà antianemica. Si usa contro l'anemia causate da mancanza di ferro o da perdite di sangue, perché il ferro e l’acido folico, in essa contenuti, stimolano la produzione dei globuli rossi.
La pianta possiede anche proprietà vasocostrittrice (contrae i vasi sanguigni) ed emostatica (ferma le emorragie), quindi è impiegata specialmente nei casi di emorragie nasali e uterine. È utilissima inoltre per le donne che soffrono di mestruazioni abbondanti.
L'ortica è consigliata anche in caso di convalescenza, denutrizione e di esaurimento, perché le foglie sono ricchissime di sali minerali, specialmente di silicio, che stimola il sistema immunitario, di fosforo, magnesio, calcio, manganese e potassio; e di vitamine A, C e K, che la rendono remineralizzante, ricostituente e tonificante.
Ha inoltre azione depurativa, diuretica e alcalinizzante: è indicata in caso di gotta, affezioni reumatiche, di artrite, di calcoli renali, di renella e iperglicemia e cistite; e in generale, quando occorre produrre un'azione disintossicante.
L'ortica ha una grande capacità di alcalinizzare il sangue e facilita l'eliminazione dei residui acidi del metabolismo, che sono strettamente legati a tutte queste malattie.
Si ottengono buoni risultati del suo impiego nei disturbi degli organi dell’apparato digerente, grazie alla sua attività digestiva, perché contiene piccole quantità di cretina, un ormone prodotto da alcune cellule del nostro intestino, che stimola la secrezione del succo pancreatico e la motilità dello stomaco e della cistifellea: l'ortica facilitata così la digestione e migliora la capacità di assimilare i cibi.
Grazie alla presenza di tannini possiede anche proprietà astringenti ed è perciò usata con successo per fermare la per fermare la diarrea, in caso di colite o di dissenteria.
Infine l’ortica possiede un’azione galattogena, dovuta alla capacità di aumentare la secrezione del latte materno, e perciò è consigliabile durante l'allattamento.
Per uso esterno ha effetto emolliente, grazie al quale viene impiegata nel trattamento delle malattie croniche della pelle, specialmente in caso di eczemi, eruzioni cutanee e contro l'acne, pulisce, rigenera e rende più bella la pelle; si usa contro l'alopecia. I migliori risultati si ottengono assumendola per via orale e, al contempo, facendo applicazioni locali.
I peli urticanti dell'ortica contengono istamina (1%) e acetilcolina (0,2%-1%), sostanze prodotte anche dal nostro organismo, che si attivano come trasmettitori degli impulsi nervosi del sistema neurovegetativo. La cura per uso interno si può completare con urticazioni locali ad azione antinfiammatoria sull'articolazione dolorante.
Modalità d'uso INFUSO: 1 cucchiaio raso di foglie di ortica, 1 tazza d’acqua
Versare l’ortica nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min.
Filtrare l’infuso e berlo lontano dai pasti per usufruire dell’azione remineralizzante, antianemica, depurativa e diuretica.
Controindicazioni dell'ortica L'assunzione dell'ortica è sconsigliata durante la gravidanza perché stimola la motilità dell'utero. Tutta la pianta è ricoperta da una peluria urticante che può causare allergia e irritazioni. Infine, date le proprietà diuretiche, se ne sconsiglia l'uso in concomitanza con farmaci diuretici
L'ortica può essere usata anche come fertilizzate naturale
Descrizione della pianta Dell'ortica esistono numerose specie, nel nostro caso la dioica è pianta erbacea perenne, con fusto eretto (1,5 m) a sezione quadrangolare. La radice è rizomatosa, strisciante, provvista di numerose radichette.
Le foglie sono ovali-cuoriformi, opposte, provviste di picciolo con i margini dentati e ricoperte da numerosi peli urticanti.
I fiori sono piccoli e poco appariscenti, di colore verdastro, riuniti in lunghe spighette che compaiono da giugno a ottobre. Come dice il nome stesso è una pianta dioica vale a dire che ci sono individui che portano solo fiori femminili e altri che portano solo fiori maschili.
A prima vista si riconoscono facilmente, in quanto, nelle "piante femminili" i fiori sono riuniti in spighe pendule mentre nelle "piante maschili" i fiori sono riuniti in spighe erette.
Il frutto è un achenio che contiene un solo seme. Tutta la pianta è ricoperta da una fitta peluria urticante.
L'habit dell'ortica Il genere “ortica” appartiene alla famiglia delle Urticaceae e raggruppa piante erbacee annuali o perenni, che nascono spontanee ovunque (è una pianta praticamente cosmopolita) fino a circa 2500 m di altitudine, soprattutto vicino alle case dove ci sono detriti di sostanze organiche, vale a dire terreni molto azotati.
Molto frequente anche in gruppi estesi lungo i cigli delle strade, tra le macerie, ma anche nelle radure boscose.
Cenni storici Il nome ortica deriva dal latino urere che significa “bruciare” in riferimento ai suoi peli urticanti. Le sue proprietà si conoscevano già nell’antichità. Castore Durante, ad esempio, nel suo “Herbario Nuovo” (1585), dopo aver detto: “E’ così notissima pianta l’ortica, che si conosce da ciascuno fino nella notte oscura”, elencò una vastissima quantità di “virtù di dentro” e di “virtù di fuori”.
Dalla pianta in Germania si ricavavano anche delle fibre tessili, usate in Europa durante la prima guerra mondiale. Oggi sono ancore impiegate da popolazioni primitive dell’Asia settentrionale, che ne ricavano un rozzo tessuto, praticamente indistruttibile. In molte tradizioni popolari appartenenti a tutta l'Europa centrale, si crede che una pianta di ortica allontani i fulmini se gettate nel focolare.
Anche in passato si usava flagellare con l'ortica le parti doloranti del corpo affette da dolori reumatici, perché stimolava benefiche reazioni. Questo non deve stupire se si pensa che i reumatismi vengono curati anche con la puntura delle api. Altre credenze popolari sostengono che portare con sé una pianta di ortica allontani influssi negativi.
fonte
ORTHOSIPHON
Proprietà Dell'Orthosiphon L'ortosiphon vanta ottime proprietà diuretiche, poiché facilita l'eliminazione di cloruro di sodio e con esso la ritenzione idrica. I preparati a base di ortosiphon, proprio per queste sue caratteristiche, sono indicati nelle forme di ipertensione arteriosa, nell'insufficienza cardiaca, e in tutti i casi di ritenzione idrica per cui il medico ritiene opportuno intervenire con sostanze ad attività diuretica.
Attività biologica Come accennato, l'ortosiphon è una pianta dotata d'interessanti proprietà diuretiche, conferitegli principalmente dai flavonoidi in esso contenuti. L'olio essenziale di ortosiphon - grazie al suo contenuto di sesquiterpeni - ha, invece, dimostrato di possedere proprietà antibatteriche e antiflogistiche.
Ortosiphon contro i calcoli renali e le infezioni del tratto urinario Grazie all'azione diuretica che l'ortosiphon è in grado di esercitare, il suo utilizzo ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento delle infezioni urinarie e dei calcoli renali. In verità, per esser più precisi, la pianta viene utilizzata per favorire la diuresi, in modo tale da poter sfruttare il potere dilavante di cui le urine sono dotate, favorendo in questo modo una più rapida risoluzione delle infezioni che colpiscono le vie urinarie e prevenendo la formazione di eventuali calcoli renali. Naturalmente, per trattare e prevenire i sopra citati disturbi, l'ortosiphon deve essere impiegato internamente. Se l'ortosiphon viene assunto sotto forma di estratto liquido (rapporto droga/estratto 1:1, utilizzando acqua come solvente di estrazione), generalmente, si consiglia l'assunzione di circa due grammi di prodotto una o due volte al dì. È bene ricordare che per favorire l'effetto diuretico, è fondamentale assumere l'ortosiphon con abbondanti quantità di liquidi. Ad ogni modo, per maggiori informazioni circa gli impieghi dell'ortosiphon nel trattamento dei calcoli renali e delle infezioni urinarie, si rimanda alla lettura dell'articolo dedicato "Curarsi con l'Ortosiphon".
N.B.: quando l'ortosiphon viene utilizzato per fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi (flavonoidi), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo. Quando si utilizzano preparazioni a base di ortosiphon, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di flavonoidi contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite. In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente ortosiphon, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.
Ortosiphon nella medicina popolare e in omeopatia Nella medicina popolare - oltre a essere impiegato come rimedio diuretico utile per contrastare infezioni delle vie urinarie e calcoli renali - l'ortosiphon viene impiegato anche nel trattamento di reumatismi, gotta, ematuria e albuminuria. L'ortosiphon, inoltre, viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli, tintura madre e gocce orali. In quest'ambito la pianta viene utilizzata in caso di nefrolitiasi, coliche renali, calcoli biliari, cellulite, sovrappeso e obesità. La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e a seconda del tipo di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole utilizzare.
N.B.: le applicazioni dell'ortosiphon per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Controindicazioni Evitare l'assunzione di ortosiphon e sue preparazioni in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e in pazienti che presentano edema causato da insufficienza renale e/o cardiaca.
Interazioni Farmacologiche sommazioni di effetti con la contemporanea assunzione di farmaci diuretici ed ipotensivi.
Tratto da
OLMO
Proprietà dell'olmo Le caratteristiche proprietà attribuite sin dall'antichità all'olmo sono quelle depurative, astringenti, sudorifere, disinfiammanti delle mucose e, in particolare proprietà cicatrizzanti.
Le parti utilizzate dell’olmo sono principalmente la corteccia e le foglie da cui si ottengono i rimedi naturali quali tisane, tinture madri, gemmoderivati e altri estratti.
I principali principi attivi sono sostanze tanniche, flobafeni, fitosferina, minerali come potassio e silice ed inoltre principi amari. La mucillagine ad esempio è ricca di speciali tannini ed è contenuta in particolare nelle radici. Queste speciali mucillagini sono in grado di aderire come un film sulle pareti intestinali proteggendole e rigenerandole, per questo l’olmo è un rimedio molto utile per i problemi gastrointestinali.
Aiuta inoltre a sciogliere ed espellere il muco e le tossine purificando la superficie di vari organi promuovendo così lo svolgimento delle loro funzioni nel migliore dei modi.
Modalità d'uso USO INTERNO: generalmente si assumono decotti mucillaginosi di corteccia di olmo, in grado di alleviare i disagi dovuti ai malanni che attaccano gola e intestino e di lubrificare la mucosa.
Anche il gemmoderivato di olmo campestre è indicato come utile rimedio contro l’acne perché è capace di regolarizzare la produzione di sebo. Il dosaggio sono 30 gocce in due dita di acqua, da prendere lontano dai pasti per 2 o 3 volte al giorno.
USO ESTERNO: le mucillagini tanniniche dell'olmo sono ottime da applicare anche come gel su piccole ferite, abrasioni e punture: grazie al potere cicatrizzante e antinfiammatorio, il corpo ne trarrà giovamento. Inoltre il decotto può essere utilizzato per impacchi esterni sempre a scopo di aiutare la guarigione della pelle in presenza di acne, eczemi, dermatiti ed herpes.
Controindicazioni dell'olmo Nessuna particolare controindicazione è legata all'utilizzo dei prodotti a base di olmo. Generalmente, in via del tutto precauzionale, si raccomanda un utilizzo limitato dei prodotti officinali alle donne in dolce attesa.
L'olmo tra i rimedi naturali contro l'ulcera
Descrizione della pianta Generalmente sono due i tipi di olmo utilizzati a scopo officinale: l'olmo americano (Ulmus americano e Ulmus rubra) e l'Ulmus campestris o minor molto più facilmente reperibile anche sul territorio italiano.
Si tratta di alberi in grado di raggiungere anche i trenta metri, particolarmente longevi, infatti, superano tranquillamente i 50 anni di età. La forma della chioma è a cono e solitamente arrotondata. La corteccia è scura e molto rugosa, infatti, è percorsa in tutte le direzioni da incisioni e screpolature.
Una particolarità dei suoi rami è l’aspetto che da pelosi nei primi due anni di crescita diventano lisci da adulti. Le foglie sono ovoidali con margine seghettato e solitamente hanno la base della foglia asimmetrica. I fiori sono ermafroditi, riuniti in mazzi, di colore rosse che fioriscono da febbraio ad aprile.
Il frutto è una samara colore giallo che quando cade ruota come un elica sino a terra. L’odore è quasi impercettibile e il sapore è aspro.
Habitat dell'olmo L'olmo campestre e l'olmo rosso sono diffusi in Europa, nel Caucaso, in Asia centrale e in Nord America, nei boschi e negli incolti dal livello del mare fino ai 1500 metri, grazie alla sua capacità di resistere al freddo e ai venti.
Cenni storici Le sue proprietà e in particolare la capacità di cicatrizzare le ferite è conosciuta sin nell’antichità sia in occidente che in oriente. Vi sono testimonianze del uso dell’olmo con proprietà curative dagli sciamani americani e veniva decantato persino da Plinio il vecchio.
Nel medioevo era molto in uso proprio per aiutare la guarigione delle ferite di soldati e cavalieri colpiti in battaglia.
Negli ultimi anni in Europa gli olmi stanno sempre più morendo a causa di una malattia che si propaga molto rapidamente. Gli studiosi e gli scienziati sono in cerca di una cura efficacie contro tale malattia.
OLMARIA
Proprietà Dell'Olmaria L'olmaria è una pianta priva di tossicità, della quale si usano le sommità fiorite sotto forma di infuso per le loro modeste proprietà diuretiche, antiinfiammatorie e calmanti. Occorre porre attenzione al contenuto in salicilati, perché nei soggetti allergici all'aspirina l'olmaria può essere responsabile di reazioni allergiche anche gravi.
Effetti collaterali In seguito all'assunzione possono, seppur raramente, comparire irritazioni della mucosa gastroduodenale.
Controindicazioni Evitare l'assunzione di olmaria in caso di allergie ai salicilati (aspirina) od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Interazioni Farmacologiche possibile potenziamento degli effetti collaterali in caso di contemporanea assunzione con alcool, sedativi e barbiturici, antiaggreganti ed anticoagulanti, FANS, metotrexate, ACE-inibitori, antidiabetici orali.
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