La camomilla (Matricaria recutita) è una pianta della famiglia delle Asteraceae. Conosciuta fin dall'antichità per le sue notevoliproprietà sedative e calmanti, ha anche effetti ipoglicemizzanti utili in caso di diabete. Scopriamola meglio.
Proprietà della camomilla
Con i fiori di camomilla si preparano infusi notoriamente adoperati per le loro virtù blandamente sedative. In realtà la pianta non ha principi attivi ipnoinducenti, come la maggior parte delle erbe officinali che si usano contro l’insonnia, ma al contrario, ha principalmente proprietà antispasmodiche, come la melissa, cioè produce un rilassamento muscolare, per la presenza nel suo fitocomplesso dei flavonoidi (eupatuletina, quercimetrina) e delle cumarine.
Queste combinazioni di principi attivi rendono la camomilla un ottimo miorilassante, utile in caso di crampi intestinali, cattiva digestione, sindrome dell’intestino irritabile, spasmi muscolari e dolori mestruali, ma anche in caso di tensione nervosa e stress, perché provoca una sensazione di piacevole rilassamento con effetto calmante sul nervosismo e l’ansia.
Le tisane ottenute con questa pianta eliminano i gas intestinali e favoriscono la digestione, producendo un generale miglioramento delle funzionalità del sistema gastroenterico.
Come la malva, la camomilla è dotata di buone proprietà antinfiammatorie naturali, grazie all’azione protettiva sulle mucose esercitata dalle mucillagini e dai componenti del suo olio essenziale (azulene e alfa-bisabololo). Per questa ragione è utilizzata come rimedio lenitivo, decongestionante, addolcente e calmante, in tutti tipi d’irritazioni dei tessuti esterni e interni: dermatiti, ferite, ulcere, gastrite, congiuntivite, riniti, irritazioni del cavo orale, gengiviti e infiammazioni urogenitali.
La pianta è utilizzata con successo anche come antidolorifico in caso di mal di denti, sciatica, mal di testa, mal di schiena e cervicale. Questo grazie agli acidi organici (acido salicilico, acido oleico, acido stearico) e ai lattoni, che gli conferiscono virtù antiflogistiche simili a quelle del cortisone.
Recenti studi hanno dimostrato anche gli effetti ipoglicemizzanti, utili per abbassare il livello di zuccheri dal sangue, in quanto inibisce la trasformazione del glucosio in sorbitolo, responsabile, quando in eccesso, dei danni agli occhi, reni e cellule nervoso, che si riscontrano nelle persone che soffrono di diabete.
Modalità d'uso
USO INTERNO INFUSO: 1 cucchiaio raso fiori di camomilla, 1 tazza d’acqua Versare la camomilla nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 5 min. Filtrare l’infuso e berlo in caso di tensione nervosa, cattiva digestione e crampi.
USO ESTERNO Impacchi con compresse di garza sterile imbevute di infuso, sono ottime per gli occhi stanchi, rossi, o in presenza di congiuntivite, per purificare la pelle e per cicatrizzare le ferite.
I gargarismi con l’acqua dell’infuso aiutano nelle infiammazioni della bocca.
Controindicazioni
L'assunzione e l'utilizzo della camomilla non ha particolari controindicazioni. Gli unici effetti collaterali che possono verificarsi sono collegati ad eventuali reazioni allergiche dovute alla presenza di lattoni sesquiterpenici nella pianta.